Bissolati immaginario. Le origini del fascismo cremonese. Dal socialismo riformista allo squadrismo

Claudia Baldoli
Cremonabooks, pagg.95, Euro 15,00
 
IL LIBRO – Cremona fra le due guerre mondiali, una città democratica che diventa la capitale del Fascismo intransigente.
La transizione di Cremona dal socialismo riformista al Fascismo è legata all’azione politica di due uomini: Roberto Farinacci, rappresentante del Fascismo più estremo d’Italia, e Leonida Bissolati, il cui riformismo è paradossalmente all’origine del percorso farinacciano. Inoltre, il Fascismo cremonese matura all’interno di una comunità cittadina democratica, politicamente viva e partecipe. Esplorando documenti d’archivio, giornali e libri d’epoca, questo libro spiega il viaggio di Cremona attraverso la crisi del partito socialista, l’interventismo nella Grande guerra, il dopoguerra e lo squadrismo. Momenti drammatici rimossi dalla città democratica che nel 1948 si proclama di nuovo bissolatiana, risorta da un “incubo inspiegabile” durato venti anni.

DAL TESTO – “Farinacci faceva quindi parte dell’ala destra della lega patriottica e si era già spinto verso Mussolini, pur continuando a professarsi bissolatiano; egli non riteneva di dover sciogliere i legami con il vecchio maestro, forse perché la città aveva ancora bisogno della campagna, e forse anche perché così avrebbe potuto mantenere unite le due tendenze ai fini elettorali e non dividere il patriottismo, visto che le elezioni si sarebbero basate sugli esiti della guerra. Così, al momento dello scontro fra Bissolati e Mussolini, Groppali ritiene conveniente proclamare la propria solidarietà a Bissolati senza prendere posizione contro Mussolini, e Farinacci preferisce non spiegare pubblicamente il perché del suo disaccordo con Bissolati”.

L’AUTRICE – Claudia Baldoli (Milano, 1970) si è laureata in Storia all’Università di Venezia e ha conseguito il dottorato in Storia internazionale presso la London School of Economics di Londra. Insegna storia contemporanea al Birkbeck College di Londra e svolge attività di ricerca per il Comitato Nazionale “Italia del Mondo”. Ha pubblicato saggi sul Fascismo cremonese e sui Fasci italiani all’estero, tra cui: “L’ossimoro cremonese. Storia e memoria di una comunità tra Bissolati e Farinacci”, in “Italia contemporanea” n.207 (1997); “Le navi. Fascismo e vacanze in una colonia estiva per i figli degli italiani all’estero”, in “Memoria e Ricerca” n.6 (2006); ”The Remaking of the Italian Community in London. L’Italia Nostra and the Creation of a Lilltle Fascist Italy during the 1930s”, in “The London Journal” n.2 (2002); “Il caso inglese”, in “Fascismo e emigrazione”, a cura di Emilio Franzina e Matteo Sanfilippo, Laterza 2002.

INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Mario Isnenghi – Tra Bissolati e Farinacci – Nella guerra. Le origini bissolatiane del fascismo cremonese – Le vie nuove del socialismo cremonese – Rieducare il popolo – Contro il comune socialista – Interventismo e interventismi – Farinacci interventista. Gli articoli su “La squilla” – Dopoguerra cremonese – La proposta della Scala – Roberto Farinacci: socialista bissolatiano, autonomo, mussoliniano – Squadrismo – L’ultima mediazione fra contadini e agrari – Estreme resistenze del riformismo cremonese – Ricordare Bissolati