Il provinciale. Settant’anni di vita italiana

Giorgio Bocca
Feltrinelli, pagg.296, Euro 17,00
 
IL LIBRO – “Il provinciale attento alle opportunità, la formica che ha accumulato cultura e professione vede nel Sessantotto un’onda anomala che lo sorprende, lo sballotta, qualcosa che ribalta i valori, confonde le procedure, scompagina le gerarchie.” Così, introducendo le pagine sul Sessantotto. Il “provinciale”, che è il “personaggio guida” di questa bizzarra autobiografia, balza fuori continuamente. Emerge con il tratto burbero della disciplina sabauda, scivola con severa curiosità sul Paese che cambia, si staglia come il vero protagonista della storia sociale italiana: è lui, il provinciale che va alla conquista del mondo, protetto dalla certezza borghese, sospettoso e al contempo permeabile al nuovo. Consapevole di sé e della sua formazione, Bocca ci restituisce il suo cammino e penetra nel tessuto connettivo del nostro Paese, sommando personaggi minori e personaggi maggiori. La Topolino degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta sembra aprire un’immaginaria pista che arriva sino al presente, per un giornalismo “on the road” che è sempre stato un tratto forte del lavoro di Bocca. Dal “cumenda” Angelo Rizzoli al “cavaliere” Berlusconi, da Enrico Mattei “onesto e corruttore” al generale Dalla Chiesa reincontrato tre settimane prima della morte, i ritratti si animano, memorabili, tolstojanamente protagonisti di quella “marcia inesorabile degli eventi” che è la storia.

DAL TESTO – “Ero a “Il Giorno” da otto anni, avevo girato l’Italia in lungo e in largo, studiato il prato basso e alto della produzione, conosciuto i ricchi e i poveri, i potenti e gli umili, ma lasciai che il Sessantotto mi venisse addosso con il suo vivere in branco, la sua violenza, la sua impazienza, il capovolgimento delle parti per cui chi ha sempre avuto paura improvvisamente incute paura, chi è sempre stato confuso si sente sicuro. Forse mi lasciai sorprendere perché la scuola e le sue faccende nel mio giornalismo erano sempre state in ombra, come la cultura cattolica, come l’argomento droga, tre di quelle idiosincrasie di cui non ti chiedi il perché, come di un cibo che non ti va. E sì che la mia scuola era cominciata bene al liceo ginnasio Silvio Pellico di Cuneo e avrei dovuto capire sin da allora che ero nato conservatore. Mi piaceva che fosse una scuola di élite con pochi alunni e ottimi professori e mi piaceva che fosse classica, su fondamenta culturali eterne, con le ricche miniere linguistiche del greco e del latino – che perfezione grafica il greco, che ricchezza di suono e quanta forza, quanta autorità nel latino – e subito la grande scelta esistenziale fra gli archetipi umani, fra Ettore e Achille, fra il casto onesto difensore della sua famiglia e della sua città e l’eroe dionisiaco, ambisessuale, il feroce semidio Achille. In quella scuola i percorsi linguistici e letterari sembravano perfetti, tracciati per sempre, come la via Romea o l’Emilia; per Cesare e Tacito si arrivava a san Francesco, Dante, Petrarca e poi su all’Orlando furioso con gli omissis erotici “e dentro vi piantò l’asta di botto” cercati nelle edizioni integrali, e su ancora fino al Manzoni e ai suoi squilli di tromba e poi a Pascoli, Carducci, d’Annunzio che bastavano e avanzavano alla cultura del buon borghese.”

L’AUTORE – Giorgio Bocca (Cuneo, 1920) è tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Al suo attivo, in una carriera ormai cinquantennale, si registrano numerose pubblicazioni in un vasto arco di interessi che spazia dall’attualità politica e dall’analisi socioeconomica all’approfondimento storico e storiografico. Tra le sue opere: “Palmiro Togliatti” (1973); “La Repubblica di Mussolini” (1977); “Storia dell’Italia partigiana” (1966); “Storia d’Italia nella guerra fascista” (1969); “Il provinciale. Settant’anni di vita italiana” (1992); “L’inferno. Profondo sud, male oscuro” (1993).

INDICE DELL’OPERA – I. Gli anni della neve e del fuoco – II. La guerra di casa – III. Torino dura e viva – IV. I Natali d’oro – V. La scoperta dell’Italia – VI. Guerre e sciagure altrui – VII. Il Sessantotto – VIII. Viaggio per il comunismo – IX. Gli anni di piombo – X. L’aria che cammina – XI. La patria alpina – XII. Il più vecchio sei tu