Imparare a sparare. Vita di Vladimir Ze'ev Jabotinsky padre del sionismo di destra |
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Vincenzo Pinto | ||||
Utet, pagg.416, Euro 22,50 | ||||
IL LIBRO – La ricostruzione di una delle personalità ebraiche più contraddittorie e discusse del secolo appena trascorso. L'Autore analizza la gioventù scapigliata, la maturità politica e l'anima estetica di un ebreo nativo di Odessa, la "finestra sul Mar Nero". Giornalista, letterato, uomo d'arme e politico contemporaneamente, Vladimir Ze'ev Jabotinsky è l'unica personalità ebraica di fama mondiale ad aver scelto l'Italia, la Roma dannunziana di fine Ottocento, come sua indiscussa patria spirituale d'elezione. La riscoperta dell'ebraismo avviene in lui attraverso una acerrima lotta, condotta con vis polemica nietzschiana, contro tutti i detrattori dell'umanità dell'ebreo. Acerrimo nemico di Ben Gurion, l'altro grande padre della patria israeliana, l'antigiudeo Jabotinsky incarna letteralmente l'avvenuta cristianizzazione operata dal sionismo, realizzando l'impresa epica di umanizzare il popolo eletto.
DAL TESTO – “Dopo alcune tiepide indagini parigine avviate da Jabotinsky nell’estate del 1931 per il tramite del banchiere Angelo Donati, la convergenza tra il sionismo revisionista e l’Italia fascista si realizzò l’anno successivo. Benché il leader revisionista non fosse riuscito a partecipare alla I Conferenza interterritoriale dei Sionisti-Revisionisti italiani programmata a Milano per il febbraio 1932, la successiva corrispondenza con Sciaky evidenziò il crescente interesse da parte del leader revisionista verso un progetto di conversione spirituale dell’ebraismo alla cultura mediterranea. Nei mesi successivi il suo compagno di penna incontrò in varie occasioni i funzionari di carriera del Ministero degli Affari Esteri (Raffaele Guariglia e Giovanni Battista Guarnaschelli), cercando di vagliare la possibile creazione in Italia di una Scuola d’istruttori per il Betar e un incontro con Mussolini. Entrambe le iniziative, peraltro sollevate pochi mesi prima da Leone Carpi attraverso canali istituzionali differenti, non ebbero alcun seguito costruttivo”. L’AUTORE – Vincenzo Pinto, studioso di nazionalismo in età contemporanea, ha conseguito due dottorati in materie storiche a Torino e a San Marino. Ha pubblicato innumerevoli volumi sul sionismo e sulle influenze nietzschiane sull’ebraismo. Collabora attualmente con la Hebrew University di Gerusalemme, dove sta portando a compimento uno studio sulle influenze esercitate dalla rivista “Civiltà cattolica” nell’elaborazione dell’ebraismo contemporaneo. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. Il giovane Jabotinsky - 2. Jabotinsky il revisionista - 3. Jabotinsky il romanziere - Note – Bibliografia – Glossario - Indice dei nomi |