Italia di Mussolini e protestanti

Giorgio Spini
Claudiana Editrice, pagg.326, Euro 25,00
 
IL LIBRO – “Italia di Mussolini e protestanti” completa il filone storiografico che lo storico fiorentino da poco scomparso inaugurò nel 1956 con “Risorgimento e protestanti” e proseguì nel 2002 con “Italia liberale e protestanti”: una trilogia durata tutta una vita.
Con “Italia di Mussolini e protestanti” siamo oltre la Grande Guerra, in un periodo in cui il cammino trionfante della civiltà liberale nata dalla Riforma si è ormai arrestato.
Mussolini marcia su Roma, si insedia al governo e prepara l'alleanza con la Chiesa cattolica, mentre le teorie politico-religiose che sostengono la separazione fra Stato e Chiesa degradano.
Nelle mani della polizia segreta, la Legge sui culti ammessi che sembra garantire la libertà religiosa si rivela piuttosto un efficace strumento di controllo e repressione delle chiese evangeliche, finché le leggi razziali intervengono nella vita del Paese.

DAL TESTO – “La “Liguria del popolo” univa al veleno antigiudaico quello antiprotestante, scrivendo il 12 settembre 1936 che i protestanti sono «bolle piene di marciume, che avrebbero bisogno di una puntura di spillo, d’onde uscirebbe tanto di quel pus, che farebbe fuggire anche il più schivo settario e li farebbe bandire dalla faccia della terra». “Il Tevere” attaccò i protestanti, parlando di «meticciato religioso» e di mosse antitaliane delle internazionali ebraica e anglicana. Anche “Quadrivio” intitolò un suo articolo ‘Meticciato religioso’, in cui auspicava che a tutti gli evangelici in genere fossero applicate misure analoghe a quelle contro gli ebrei”.

L’AUTORE – Giorgio Spini (1916-2006), ha insegnato nelle università di Messina e Firenze e, negli Stati Uniti, ad Harvard, alla University of Wisconsin e alla University of California - Berkeley. Della sua vastissima bibliografia ricordiamo: “Storia dell'età moderna” (1515-1763), Einaudi e “La strada della Liberazione”, Claudiana.

INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Carlo Azeglio Ciampi – Introduzione, di Guido Verucci - Premessa del curatore - Parte prima. L’Italia evangelica agli inizi dell’Era fascista - I. La crisi dell’ecumene protestante - II. L’Italia evangelica e la conquista fascista dello Stato - III. Come agnelli tra i lupi - IV. Scendono le tenebre - V. Gobetti, “Conscientia”, Gangale - VI. In extremis - VII. Doxa - VIII. Il Concordato e la Legge sui culti ammessi - Parte seconda. Il protestantesimo italiano negli anni della crisi: tra guerre di Mussolini e leggi razziali - IX. L’Era Bocchini - X. La Grande Depressione - XI. L’ipotesi liberale wesleyana - XII. I «Fratelli» e la Nona Bolgia - XIII. Y.M.C.A., A.C.D.G., F.G.V. - XIV. Giovanni Miegge - XV. “Gioventù Cristiana”: 1931-35 - XVI. “Ebenezer” – XVII. Di fronte alle leggi razziali - Appendice 1. Scritti di Giorgio Spini su “Gioventù cristiana” ed “Ebenezer” (La fabbrica dei genii - I cicli spirituali - Il «nostro» Vico - Noi e la musa - Noi e la musa - Noi e la musa - Noi e gli altri - Noi e il mondo - Noi e il mondo - Cronache protestanti: la lotta religiosa in Germania) - Appendice 2. Fermenti «pancristiani», di Fulvio Ferrario – Postfazione, di Valdo, Daniele e Debora Spini - Indice dei nomi