La maschera della tolleranza. Epistole 17 e 18.
Terza relazione. Testo latino a fronte

Sant'Ambrogio - Q. Aurelio Simmaco
Bur, pagg.148, Euro 8,60
 
IL LIBRO – Nel 384 d.C., alle soglie di un decennio fatale per le sorti del paganesimo, il prefetto di Roma Simmaco e il vescovo di Milano Ambrogio si affrontano in merito alla presenza dell’altare della Vittoria nel Senato. Simmaco, l’uomo della religione tradizionale, invoca pluralismo e tolleranza per gli dèi dell’antica Roma; Ambrogio, l’uomo della nuova fede, nega ogni possibilità di dialogo e di compromesso tra vecchia e nuova religio, censurando come segreta volontà di dominio l’appello di Simmaco alla tolleranza. Una delle prime e più significative tappe di quel dibattito sulla tolleranza che impegnerà tanta parte del pensiero moderno e contemporaneo e che, ancora oggi, induce a chiedersi se ci si debba rassegnare alla scelta tra un altare e un altro e all’impossibilità del dialogo tra chi crede nel dio noto e chi si interroga sul dio ignoto.

DAL TESTO – “Ognuno ha il suo modo di vivere, ognuno i suoi riti: la mente divina ha assegnato a ciascuna città un culto diverso che la proteggesse. Come ogni nascituro ha in sorte un’anima, così ogni popolo ha un genio a lui destinato. Si aggiungano i vantaggi che sono per l’uomo la maggior prova dell’esistenza degli dèi. Giacché ogni argomento irrazionale è inaccessibile, da dove deriva una conoscenza della divinità più sicura che dal documentato ricordo dei suoi favori? Se poi una lunga durata può dare autorevolezza alle religioni, dovremo rimanere fedeli a una tradizione secolare e seguire i nostri antenati, che seguirono con successo i loro.” (Simmaco)

“Dice che «non si può giungere per una sola via a un mistero così grande». Ciò che voi ignorate, noi lo sappiamo dalla voce di Dio. E ciò che voi ipotizzate, a noi è noto dalla stessa sapienza e verità di Dio. Non c’è accordo dunque fra la vostra e la nostra condotta. Voi implorate dagli imperatori la pace per i vostri dèi, noi chiediamo a Cristo la pace per gli stessi imperatori. Voi venerate le opere delle vostre mani, noi consideriamo offensivo ritenere Dio tutto ciò che si può fabbricare. Dio non vuole essere adorato in una pietra. Perfino i vostri filosofi ne hanno riso”. (Sant’Ambrogio)

I CURATORI – Massimo Cacciari insegna Estetica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute di Milano.
Ivano Dionigi insegna Letteratura latina e dirige il Centro Studi “La permanenza del Classico” presso l’Università di Bologna.
Alfonso Traina è professore emerito di Letteratura latina presso l’Università di Bologna.

INDICE DELL’OPERA – Dissimulatio: l’ultima sfida tra Cristiani e pagani, di Ivano Dionigi – Cronologia, a cura di Antonio Ziosi – LA MASCHERA DELLA TOLLERANZA – Ambrogio, Lettera 17 - Simmaco, Terza relazione - Ambrogio, Lettera 18 – Nota del traduttore, di Alfonso Traina – La maschera della tolleranza, di Massimo Cacciari