Le verità negate

Bob Woodward
Sperling & Kupfer Editori, pagg.640, Euro 19,00
 
IL LIBRO – Nel maggio del 2006, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush annunciò che l'intervento militare americano in Iraq era giunto a uno storico punto di svolta, l'inizio della fine per "le forze del terrore". Stava ingannando il mondo intero. Negli stessi giorni, una nota segreta del Pentagono rivelava che ribelli e terroristi avevano risorse sufficienti, non solo per sostenere, ma anche per alzare il livello dello scontro nel corso del 2007. Con questo volume Bob Woodward firma la sua terza inchiesta sulla presidenza Bush, qui esaminata fin dai giorni della candidatura alla Casa Bianca. Ma questa volta sceglie una posizione decisamente critica. Il principe del giornalismo investigativo americano denuncia infatti come i vertici di Washington abbiano nascosto la verità sull'Iraq agli elettori, al Congresso e persino a loro stessi. E inoltre risponde a domande fondamentali: che cosa è realmente accaduto dopo l'invasione? In che modo Bush conduce una guerra che è il fulcro della sua presidenza? Quali scenari si profilano? L'autore analizza documenti riservati che mettono a nudo le gravi debolezze dell'Iraq del dopo-Saddam Hussein e le falle dell'amministrazione statunitense; spiega come l'ex Segretario di Stato Henry Kissinger, malgrado il disastro in Vietnam, sia diventato il consigliere segreto di Bush; racconta le lotte intestine scatenatesi alla Casa Bianca a causa della guerra.

DAL TESTO – “Alla fine del dicembre 2000, a meno di un mese dalla data prevista per l’insediamento, il neopresidente George W. Bush era ancora incerto su chi avrebbe assunto la carica di segretario alla Difesa. Per un certo periodo era stato in cima alla lista l’ex senatore Dan Coats, un repubblicano dell’indiana già membro della Commissione per le forze armate (Armed Services Committee), sostenuto anche dall’ala conservatrice del partito, ma si era rivelato poco incisivo nei Colloqui e con il suo vice Dick Cheney, responsabile del gruppo transitorio in vista del nuovo governo. Coats conosceva i capi dell’esercito solo da una certa distanza ed era titubante in merito al sistema di difesa missilistico nazionale che Bush aveva illustrato durante la campagna elettorale. Non aveva mai diretto un’organizzazione di tale entità e avrebbe avuto bisogno di un collaboratore valido ed esperto al Pentagono. Non avrebbe funzionato. Il presidente voleva qualcuno che fosse in grado non solo di gestire i rapporti con i vertici militari, ma anche capace di mostrarsi flessibile come il resto della squadra che si sarebbe occupata della sicurezza nazionale. Cheney era stato segretario alla difesa con Bush senior; Colin Powell, il segretario di Stato, era stato capo degli Stati maggiori riuniti e consigliere per la sicurezza nazionale sotto Reagan. Serviva un segretario alla Difesa di maggiore spessore e con più esperienza”.

L’AUTORE – Bob Woodward, classe 1943, cronista investigativo da trentacinque anni e firma di punta del Washington Post, ha vinto numerosi premi giornalistici statunitensi, compreso il prestigioso Pulitzer, guadagnato con Carl Bernstein per aver rivelato lo scandalo Watergate. Diventato personaggio cinematografico in “Tutti gli uomini del presidente”, Woodward è autore o coautore di numerosi saggi best-seller. Ha sposato la collega Elsa Walsh, vive a Washington e ha due figlie.

INDICE DELL’OPERA – Nota dell’autore – Prologo – Le verità negate – Note – Ringraziamenti – Indice dei nomi