Lo Yoga della potenza

Julius Evola
Mediterranee, pagg.254, Euro 15,49
 
IL LIBRO – Per chi dell’India abbia soltanto l’idea di una civiltà basata sulla contemplazione, sulla fuga dal mondo in un nirvâna e su un vago spiritualismo vedantino o alla Gandhi, questo libro costituirà una vera scoperta. L’Autore, infatti, fa conoscere al lettore una corrente Indù, il Tantrismo e lo Shaktismo, la quale, diffusasi a partire dal IV secolo d.C., ha esercitato un’influenza notevole sulle precedenti tradizioni, affermando una visione del mondo e della vita come potenza e proponendo metodi di realizzazione caratterizzati dall’importanza data al corpo e alle forze segrete del corpo, nonché dell’ideale di un essere che, pur essendo libero e superiore al mondo, è aperto ad ogni esperienza ed anzi sa «trasformare in cibo ogni veleno». Il Tantrismo pretende di essere la sola dottrina adeguata ai tempi ultimi, al cosiddetto kali-yuga, che è un’epoca della dissoluzione. Pratica quindi un tipo speciale di Yoga, e ritiene opportuno che vengano fatte conoscere tecniche e vie in precedenza tenute segrete a causa della loro pericolosità. Rientrano nei Tantra la cosiddetta «Via della Mano Sinistra» e il «rituale segreto dei Cinque Elementi» che comprende l’uso del sesso a fini mistici.
Con una esposizione seria, ordinata e sempre basata sui testi originali, Julius Evola espone il Tantrismo nei suoi diversi aspetti, non trascurando una interpretazione in profondità dei vari insegnamenti e dei vari simboli, effettuando accostamenti e paralleli interessanti anche con dottrine magiche e esoteriche occidentali, tanto da mettere in luce gli elementi fondamentali, lumeggiando ciò che può interessare non solamente per una informazione e per un ampliamento di orizzonti spirituali ma anche per una eventuale pratica, per possibili realizzazioni. Per Evola, il Tantrismo è l’unica Via da seguire in un «mondo dove Dio è morto», in cui lo scopo è raggiungere «una superiore libertà»: «Tutto il segreto consisterebbe nella formula apparentemente semplice di trasformare la passività in attività. Quando una passione o un moto dell’anima si manifesta, come un’onda che sorge, non si dovrebbe reagire né subire; bisognerebbe aprirsi e identificarvisi in modo attivo, conservando un sopravvanzo di forza, tanto da non essere trasportati ma da trasportare, intensificando lo stato in modo da provocare la completa emergenza della radice». Lo Yoga della Potenza, che per la sua seconda edizione (1968) è stato ampiamente rielaborato dall’Autore rispetto alla prima del 1949, è stato rivisto e corretto in occasione della sua presentazione in questa collana. Il libro è stato giudicato dalla critica come «indispensabile per chiunque voglia conoscere gli aspetti più profondi della spiritualità orientale».

DAL TESTO – “Nei primi secoli dell’èra cristiana, e con tratti più decisi già verso la metà del primo millennio, nell’areain cui si era sviluppata la grande civiltà indo-aria si assiste ad un rivolgimento caratteristico: affiora, si precisa, si afferma e si diffonde una corrente spirituale e religiosa nuova rispetto ai motivi predominanti del precedente periodo. Essa penetra o fa sentire dappertutto la sua influenza in ciò che in genere viene chiamato l’induismo, ne risentono le scuole dello Yoga, la speculazione post-upanishadica, i culti di Vishnu e di Shiva, nello stesso buddismo essa suscita una corrente nuova, il cosiddetto Vajrayâna (la “Via del Diamante o della Folgore”). Si associa infine da una parte a forme varie di culti popolari o di pratiche magiche, dall’altra ad insegnamenti strettamente esoterici e iniziatici”.

L’AUTORE – Julius Evola (Roma, 19 maggio 1898 - 11 giugno 1974), pseudonimo di Giulio Cesare Andrea Evola, è stato uno dei principali pensatori del XX secolo. Le sue posizioni, vicine al Fascismo e al Nazionalsocialismo, ne espressero una critica nella chiave del tradizionalismo. Mussolini, che ne apprezzò il lavoro, gli preferì in seguito Giovanni Gentile come teorico del Fascismo. Le sue critiche, da posizioni ancora più radicali, gli valsero in Italia la sospensione di alcune sue pubblicazioni e in Germania il sospetto delle gerarchie nazionalsocialiste. La complessità del suo pensiero gli procurò, anche dopo la fine della guerra, un grande seguito negli ambienti conservatori italiani ed europei, dai nostalgici del Fascismo fino a esponenti della destra più moderna.

INDICE DELL’OPERA – Nota del Curatore - Julius Evola e la via della realizzazione, di Pio Filippani-Ronconi – Premessa - 1. Significato e origine dei Tantra - 2. Conoscenza e Potenza - 3. Shakti. Il mondo come potenza - 4. La teoria dei tattva. La condizione umana - 5. Pashu, vira e divya. La Via della Mano Sinistra - 6. I presupposti e gli strumenti per la pratica. Avviamento verso l'esperienza del "sottile". Le posizioni - 7. La Vergine. La distruzione dei vincoli - 8. Le evocazioni. I Nomi di Potenza - 9. Il rituale segreto. L'orgiasmo. Magia sessuale iniziatica - 10. La corporeità occulta. Il Potere Serpentino. I chakra - 11. Tecniche per il risveglio del Potere Serpentino - 12. Il corpo di diamante-folgore – Conclusione - Appendice I - Bardo: Azioni dopo la morte - Appendice II - Lo Shaktismo e i "Fedeli d'Amore" - Postfazione, di Marguerite Yourcenar. Alcune ricette per un'arte di vivere meglio – Glossario - Indice dei nomi e dei testi anonimi