Storia nera. Bologna la verità di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti

Andrea Colombo
Cairo Publishing, pagg.366, Euro 17,00
 
IL LIBRO – Ottantacinque morti, oltre duecento feriti, una città in ginocchio, un paese già martoriato da anni di terrorismo e guerriglia urbana precipitato in una notte ancor più fonda.E’ la strage di Bologna, 2 agosto 1980, la più grave della storia della Repubblica. L’unica per la quale siano stati individuati e puniti dei colpevoli. Al termine di una lunga e complessa storia giudiziaria, infatti, sono stati condannati in via definitiva come esecutori materiali della strage Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, capi dei Nar. Rei confessi di molti omicidi, i due ex terroristi hanno però sempre negato ogni responsabilità nella strage e da anni si battono per una revisione del processo.
Ma per il più feroce crimine del dopoguerra italiano non sono stati individuati nè un movente né i mandanti. Anche per questo la condanna di Mambro e Fioravanti ha suscitato non poche perplessità tra giornalisti e politici come Rossana Rossanda, Paolo Mieli e l’ex presidente della Commissione stragi Giovanni Pellegrino.
Ora, a ventisette anni di distanza, Mambro e Fioravanti si sono decisi a raccontare la loro verità su Bologna e sul terrorismo nero. L’hanno raccontata ad Andrea Colombo, giornalista del “Manifesto” prima, di “Liberazione” poi, portavoce di Rifondazione comunista al Senato. Così nasce questo libro intervista, e il risultato è un profondo esame critico di una vicenda processuale indiziaria e viziata da forti pregiudizi.

DAL TESTO – “Vale e Ciavardini diventano elementi fissi nelle azioni dei nuovi Nar. A far parte dei quali c’è ora, a tempo pieno, anche Francesca Mambro. Lei e Valerio hanno cominciato a frequentarsi più assiduamente dalla fine del ’79. Lui, già latitante, la va a trovare nell’ospedale dove è ricoverata per un’operazione, poi iniziano a incontrarsi in un giardino vicino alla casa dove lei lavora come baby sitter. Non ci vuole molto perché un’attrazione reciproca già di lunga data, coniugata a un’affinità politica che secondo Francesca è determinante quanto l’attrazione stessa, li faccia mettere insieme. Ed è altrettanto ovvio che a compiere il primo passo sia l’impetuosa ragazza”.

L’AUTORE – Andrea Colombo, a lungo notista politico del ‘manifesto’, attualmente collabora con il quotidiano ‘Liberazione’. È autore di “Le due crociate del Cavaliere” (2005). Suoi contributi, tra gli altri, nei volumi collettanei “La città senza luoghi” (1990), “Ragazzi senza tempo” (1993), “Il ‘77” (1997), “L’Orda d’oro” (1998), “George Romero” (2003).

INDICE DELL’OPERA – 1. Nel vuoto. Una strage senza movente – 2. Vocazione stragisti. La «chiara marca fascista» - 3. Nato negli anni Cinquanta. Valerio Fioravanti: il «figlio modello» - 4. Una missina «rossa». Francesca Mambro: «sempre e comunque controcorrente» - 5. I vecchi e i giovani. Il neofascismo dal golpismo all’«autonomia di destra» - 6. Uno strano movimento di strani fascisti. Chiudere il conto con i genitori – 7. Acca Larentia: i giorni dell’ira. «Il partito ci ha venduti» - 8. Anarchici di destra. La nuova banda Bonnot – 9. La pace armata. «Non siete voi i nostri nemici» - 10. La ragazza con la pistola. «Ero una militante, non una fidanzata» - 11. L’omicidio Amato. «Noi eravamo una cosa diversa» - 12. L’evasione di Pierluigi Concutelli. «Una gran perdita di tempo» - 13. L’alibi dello «zio Otto». Un testimone scomodo per tutti – 14. Cronache del dopobomba. «Non è possibile che incolpino noi» - 15. L’omicidio Mangiameli. La sindrome del traditore – 16. L’inizio della fine. L’arresto di Fioravanti – 17. L’«impistaggio». La manovra del Sismi – 18. Un testimone miracolato. Massimo Sparti – 19. La fine dei Nar. «Solo belle frasi» - 20. L’ombra di piazza Fontana. I fantasmi dello stragismo – 21. Un massacratore al di sopra di ogni sospetto. Angelo Izzo, teste «affidabile» - 22. Le piste alternative. Una condanna da blindare – 23 L’onere della prova. Conclusione – Nota dell’autore – Indice dei nomi