Radiodiscorsi Stampa
Scritto da Ezra Pound   
Lunedì 17 Settembre 2007 17:07

Ezra Pound

Radiodiscorsi

Edizioni del Girasole, pagg.275, Euro 15,00

 

pound.jpg   IL LIBRO – Nel quarantennale della liberazione (1958) di Ezra Pound dall’ospedale psichiatrico statunitense di St. Elizabeths, viene qui tradotta una selezione di 50 di quei 120 radiodiscorsi (tenuti tra il 21 gennaio 1941 e il 25 luglio 1943 da Pound per il programma “American Hour” di Radio Roma indirizzato agli ascoltatori di lingua inglese) che furono la causa impropria dei 13 anni di internamento in manicomio criminale inflitti allo scrittore, genio universalmente riconosciuto tra i massimi del ‘900. Si colma così una macroscopica lacuna documentale dell’editoria poundiana in Italia: salvo alcuni, comparsi in riviste specializzate, i radiodiscorsi in Pound non erano mai stati pubblicati in traduzione italiana. All’inedito nazionale costituito dalla presente raccolta, si aggiunge (sempre in traduzione italiana) un inedito mondiale: le brevi rettifiche vergate da Pound (in seguito ad alcune sgradite deformazioni giornalistiche) poco dopo il suo rientro in Italia a fine anni ’50. L’editore ha chiesto di prefare il libro a due studiosi poundiani di opposta sensibilità culturale ed ideologica. Si vedrà così che per Andrea Colombo i radiodiscorsi sono la chiave ermeneutica essenziale per comprendere i CANTOS e il Pound poeta, mentre, per Piero Sanavio, Pound svetta grandissimo come Dante, nonostante i radiodiscorsi. Da contrapposte sponde entrambi forniscono un vivace contributo critico che ci aiuta a scoprire – per parafrasare l’Hegel di Marx – il nocciolo razionale dentro il guscio mistico del singolare rapporto tra Pound e il Fascismo italiano. In appendice anche due illuminanti contributi (il secondo inedito) di Mary de Rachewiltz che, se da un lato ricostruisce l’atmosfera in cui i radiodiscorsi e le loro conseguenze presero corpo, dall’altro ci invita, per capirli, a considerarli “fuori dal tempo”. Con ciò lasciamo il paradosso nelle mani del Lettore.

 

  DAL TESTO – “Ciò che rimarrà di questa battaglia è un’idea. Ciò che si diffonde e si diffonderà dalla volontà di costruire una nuova Europa è un’idea: l’idea di una casa per ogni famiglia del Paese. L’idea che ogni famiglia del Paese possa avere una casa solida, cioè una casa ben costruita, senza lasciare spazio alla riproduzione dei germi della tubercolosi. Ho potuto analizzare nei dettagli alcune di queste case. Si vuole fare in modo che ogni casa di proprietà abbia abbastanza terreno, abbastanza campi per poter sostenere una famiglia. Il che implica che queste case non saranno gravate da ipoteche. Saranno inalienabili. Il primogenito, se lo desidera, o in ogni modo un figlio o una figlia, avrà, diritto alla fattoria, ma soprattutto al contadino sarà garantita una vendita del suo raccolto AD UN PREZZO in grado di coprire tutte le sue esigenze. Forse avete sentito parlare del fatto che Andy Jackson aprì ai coloni le terre americane. In contrasto con John Quincy Adams che aveva un ideale che potremo chiamare più comunistico: non che fosse un dotto, ma desiderava che almeno parte delle terre rimanessero statali, con i proventi da utilizzare per le scuole, e settori sofisticati d’insegnamento. Era “fuori tempo”. Jackson ebbe la meglio. Il programma di Jackson era un po’ approssimativo. Gran parte dei poderi americani passarono in breve tempo nelle mani dei latifondisti che utilizzarono per i pascoli invece che per le coltivazioni. Mia nonna e la mia bisnonna vivevano sui diritti di proprietà. Oggi i ventenni newyorkesi sanno ben poco di queste faccende. Mio padre ha ancora dei cugini ottantenni che penso vivano su questi diritti nel Montana. Non rappresentano la maggioranza degli americani viventi”.

 

  L’AUTORE – Ezra Pound (Halley, Idaho, 1885 - Venezia 1972) è uno dei massimi poeti statunitensi del Novecento. Dopo gli studi alla Pennsylvania University e allo Hamilton College di Clinton (New York), si trasferì definitivamente in Europa, che aveva conosciuto in un viaggio precedente, nel 1908. Scelse l’Italia fascista, condividendone gli ideali sociali, e alla “liberazione” venne incarcerato nel campo di concentramento di Coltano, presso Pisa, dove compose i Canti Pisani. La sua opera maggiore, cui lavorò dal 1919 fino alla morte, sono i Cantos, che videro la luce in pubblicazioni che ne raccoglievano di volta in volta una serie.

 

  INDICE DELL’OPERA – Introduzioni contrapposte – Ezra Pound, educatore alla radio, di Andrea Colombo - Ezra Pound, nonostante i radiodiscorsi, di Piero Sanavio – Ezra Pound – Radiodiscorsi – Poderi – Novità di marzo – L’America era promessa – Aristotele e Adams – Ad Albione – Due quadri – Quisling – La Chiesa in pericolo – Libri e musica - Le nozze d’oro – Questa guerra contro la gioventù-contro una generazione – Quelle parentesi – La memoria di James Joyce – Ricomincio – Trent’anni o cento – Canto 46 – Potere – Napoleone, ecc. – E il ritardo – Il modello – Un problema di motivazione – Chiarificazione – Aberrazione – Blast – La durata – Un accenno francese – E.E. Cummings esaminato – Il signor Decaduto – Continuità – Come mai – Oscurità – Consolidare – Filologia – Riassumendo – Stati Uniti: sconfitta finanziaria – Usurocrazia – Feticcio – Coscienza – L’assenza del tradimento – Summer Welles – Aggressione economica – Un punto oscuro – Sobriamente – [Senza titolo] - Ancora sul punto oscuro – Sul cervello e il midollo – Materialismo – Civiltà – Perduto o rubato -Appendice – Rettifica di Pound – Mary De Rachewiltz. Frammenti di un atmosfera – Mary De Rachewiltz. Fuori dal tempo – Nota bio-bibliografica