Il mondo magico degli heroi Stampa E-mail

Cesare Della Riviera - Julius Evola

Il mondo magico degli heroi
A cura di Sebastiano Fusco


Edizioni Mediterranee, pagg.276, € 27,00

 

dellarivera heroi  Questo libro di Cesare Della Riviera – che le Edizioni Mediterranee hanno recentemente ripubblicato nella collana "Orizzonti dello Spirito" - contiene un riflesso della scienza tradizionale che nel Medioevo diventò una tradizione segreta ermetico-alchemica. Nonostante ci siano alcune impurità e adattamenti a beneficio del pubblico cattolico, il testo di Della Riviera presenta importanti insegnamenti sulla visione simbolico-magica della natura, sull'integrazione solare dello spirito e del corpo umano, sulla conquista eroica dell'Albero della Vita attraverso una tecnica efficace e oggettiva. Questi insegnamenti costituiscono il nucleo della Scienza Sacra, che è stata conosciuta e realizzata dalle élites dominatrici in ogni tempo e luogo del mondo tradizionale. In sostanza, il libro di Della Riviera rappresenta un esempio di come la scienza tradizionale possa essere applicata per raggiungere una maggiore comprensione dell'universo e dell'umanità, e per ottenere un potere rigenerativo e immortale che conferisce ogni virtù sovrannaturale.

  L'opera vide originariamente la luce nel 1605 e in seguito venne riproposta da Julius Evola per il pubblico italiano attraverso l'aggiornamento del linguaggio all'italiano contemporaneo. Secondo il pensatore romano, questo testo rappresenta uno dei pochi documenti della scienza tradizionale ermetico-alchemica del tardo Medioevo. Attraverso la sua opera, vengono forniti gli elementi simbolici chiave che ci permettono di comprendere in profondità la cosmovisione alchemica; non si tratta di una lettura facile e piacevole, ma di un libro di studio e di grande complessità.

  L'originalità del libro risiede nel procedimento utilizzato dall'autore, nelle varie tecniche linguistiche adottate, come il processo sacro utilizzato per decifrare le parole o la spiegazione del metodo alchemico attraverso i miti (come i lavori di Ercole, il mito di Latona o l'erba Molly), oltre che nelle frequenti citazioni di autori classici.

  Sotto l'influenza di Della Riviera, Evola equipara l'alchimia alla magia perché vede nell'alchimia la parte più nobile della magia, una scienza eroica e non solo un'arte di trasmutazione. Da qui l'identificazione dell'alchimista con l'eroe magico, il cui campo d'azione è la magia naturale. Seguendo Tritemio, Della Riviera afferma che la magia naturale è la scienza delle cose fisiche e la comprensione delle cose metafisiche. I figli eroici di Ermete agiscono nella natura infinita dei loro miracoli, e solo il mago porta il titolo di eroe, solitamente attribuito a chi compie imprese gloriose.

  Ma che cosa significa eroe magico? Della Riviera afferma che è un semidio (potenzialmente) che fonde in sé natura umana e divina. L'eroe è saggio e ragionevole, sapiente nella distinzione dei colori ermetici. L'eroe è coraggioso e invincibile, affronta audacemente il drago per acquisire le mele delle Esperidi e il vello d'oro. L'eroe è dotato del potere del Fuoco, maestro dell'arte piromantica che applica nelle sue imprese. Egli è la somma della scienza più elevata e dell'invincibile coraggio. Infine, l'eroe si guadagna la gloria, diventando simile a Giove nel suo grandioso splendore.

  Secondo Della Riviera, l'eroe magico è figlio della Terra, e quindi l'avventura alchemica inizia dal proprio corpo terreno. È all'interno di sé stesso che l'eroe deve creare il proprio mondo magico, manifestando le energie del macrocosmo. Acquisendole, l'eroe sarà in grado di esprimerle all'esterno, in un ampio raggio di azioni, dall'influenza sui processi naturali alla creazione del proprio regno.

  Il coronamento dell'alchimia sarà l'acquisizione della Pietra Filosofale e del secondo Albero della Vita. L'idea di creare il secondo Albero della Vita durante il processo alchemico diventa centrale nel trattato di Della Riviera. All'inizio del suo trattato, egli si riferisce al concetto biblico che l'uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio. Dio gli ha dato il libero arbitrio e, insieme a esso, l'Albero della Vita, affinché l'uomo potesse conseguire l'immortalità. Ora, per sempre esiliato dal Paradiso terrestre, l'uomo, illuminato dalla divina scienza ermetica, in modo mistico, in una parte della terra potrà ottenere l'immagine dell'Albero, che Della Riviera chiama il secondo Albero della Vita, seguendo Giovanni Braccesco e altri.

  Così, l'eroe magico riacquista il contatto con la forza universale una volta perduta, e il potere acquisito può anche avere una manifestazione visibile. Della Riviera afferma che avrà la capacità di vivere senza il cibo comune, senza parlare dei magici armamenti che avrà a disposizione.

  In sintesi, nella prospettiva cristiana, l'eroe magico di Della Riviera realizza con successo ciò che ad Adamo non era riuscito (per cui fu esiliato dal Paradiso), prendendo in qualche modo la sua rivincita per il progenitore dell'umanità. In un contesto più ampio, Della Riviera invita il lettore a ripetere le gesta di Ercole, le cui imprese (leggi "operazioni alchemiche") gli permisero di conquistare un posto sull'Olimpo, unendosi al consesso degli dei.

  Cesare della Riviera ci offre un complesso insieme di simbolismi, miti precristiani, citazioni in latino e immagini che, sebbene spesso complesse da comprendere, sono ulteriormente chiarite dal contesto storico e filosofico fornito dalla Prefazione di Sebastiano Fusco, la cui lettura si rivela utile per comprendere il contesto e la dottrina esposta nel libro.