Nino Buttafuoco Stampa

Orazio Longo

Nino Buttafuoco
Il M.S.I. dal «milazzismo» alla svolta di Fiuggi

Con una intervista a Pietrangelo Buttafuoco

Libreria Efesto, pagg.115, € 13,50

 

longo buttafuoco  Con "Nino Buttafuoco. Il M.S.I. dal «milazzismo» alla svolta di Fiuggi", Orazio Longo offre un contributo storiografico di valore all'analisi della destra politica italiana del secondo Novecento. L'opera si colloca al crocevia tra biografia politica, ricostruzione storica e riflessione identitaria, utilizzando la figura di Nino Buttafuoco — dirigente del Movimento Sociale Italiano, parlamentare, amministratore locale e attore politico in Sicilia e in ambito nazionale — come prisma attraverso cui leggere la complessa traiettoria della destra verso la sua "normalizzazione" nel contesto della Seconda Repubblica.

  L'autore adotta una prospettiva metodologicamente rigorosa e archivisticamente fondata, combinando l'approfondimento delle fonti con l'analisi delle dinamiche partitiche, delle relazioni personali e delle trasformazioni ideologiche. Il libro si distingue per la capacità di restituire un affresco dinamico e stratificato, in cui la parabola individuale di Nino Buttafuoco si intreccia con quella collettiva del M.S.I., dalla parentesi siciliana del milazzismo alla legittimazione istituzionale sancita con la svolta di Fiuggi nel 1995.

  Nino Buttafuoco, la cui attività politica si dipana tra gli anni Cinquanta e l'ultimo scorcio del secolo scorso, emerge dal racconto di Longo come un personaggio emblematico e al tempo stesso atipico. Militante fedele alla linea del M.S.I., ma capace di aderire all'esperienza trasversale dell'"Operazione Milazzo", che vide comunisti, missini e democristiani convergere in una coalizione anti-centralista in Sicilia, Buttafuoco incarna una forma di pragmatismo ideologico che non disdegna il compromesso per finalità strategiche.

  Questo passaggio, ricostruito con grande attenzione alle fonti regionali e parlamentari, consente all'autore di illuminare un momento cruciale della storia repubblicana, in cui le logiche del partito nazionale venivano spesso ridisegnate dalle specificità territoriali. L'influenza esercitata da Buttafuoco nel suo ruolo di parlamentare europeo e sindaco di lungo corso a Nissoria rivela la penetrazione profonda del M.S.I. anche nei piccoli centri dell'entroterra siciliano, sfatando la narrazione che lo vuole confinato a un'opposizione puramente simbolica e marginale.

  Il volume affronta, con uno stile chiaro ma analiticamente denso, la trasformazione del M.S.I. da partito postfascista a formazione politica pronta a superare la fiamma tricolore per approdare all'identità di Alleanza Nazionale. In questa transizione, la narrazione di Longo si fa più riflessiva, interrogandosi sulla continuità/discontinuità ideologica che la svolta di Fiuggi rappresenta. L'opera non scivola mai nell'apologetica né nella demonizzazione, ma ricostruisce i processi politici e culturali con equilibrio critico, affidandosi tanto alle fonti primarie quanto a una bibliografia aggiornata e plurale.

  In questo quadro, l'intervista a Pietrangelo Buttafuoco, nipote del protagonista, aggiunge un ulteriore livello interpretativo. L'intervista, lungi dal ridursi a un corredo aneddotico, funge da epilogo teorico e da ponte generazionale. Pietrangelo offre una lettura personale e pubblica della traiettoria politica dello zio, inserendola nel contesto della dissoluzione del Popolo della Libertà e della crisi d'identità della destra italiana nel XXI secolo.

  Il valore scientifico del volume risiede nella capacità di coniugare microstoria e macrostoria. Attraverso la figura di Nino Buttafuoco, Orazio Longo riesce a esplorare dinamiche complesse — dalla politicizzazione della provincia alla costruzione del consenso, dalla dialettica centro-periferia alla ridefinizione del concetto di destra in Italia. L'autore dimostra padronanza degli strumenti propri della storia politica, ma non rinuncia a incursioni nel campo della sociologia, dell'antropologia del potere locale e della semiotica del discorso ideologico.

  La scelta di concentrarsi su una figura apparentemente "minore" permette a Longo di offrire uno sguardo decentrato e per questo più efficace nell'indagare i nodi irrisolti della memoria politica nazionale. Attraverso Buttafuoco, si delinea una parabola che è insieme individuale e collettiva, capace di restituire la complessità di un partito — il M.S.I. — troppo spesso ridotto a monolite ideologico.