Mussolini e Franco. Amici, alleati, rivali: vite parallele di due dittatori Stampa

Romano Canosa

Mussolini e Franco. Amici, alleati, rivali: vite parallele di due dittatori

Mondadori, pagg.537, Euro 22,00

 

mussolini_franco.jpg  IL LIBRO - Nel luglio del 1936 in Spagna alcuni generali, tra i quali emergerà Francisco Franco come capo incontrastato, tentarono di rovesciare il debole governo del Fronte popolare con un colpo di Stato che si tradusse in una lunga e sanguinosa guerra civile. Per sbloccare una situazione di sostanziale parità tra i due fronti, i golpisti cercarono sostegno all'estero e rivolsero una richiesta di aiuto ai governi stranieri che avevano fatto dell'autoritarismo il loro fondamento. Portogallo, Germania e Italia risposero in modo positivo, anche se in maniera diversa, all'appello, trasformando così il caso spagnolo in un'anticipazione del conflitto che tre anni dopo avrebbe sconvolto il mondo.

  Romano Canosa ricostruisce, sulla base di un'accurata e ricchissima raccolta di documenti (lettere, promemoria interni, dispacci militari, incartamenti diplomatici), la storia dei rapporti tra Franco e Mussolini, dal momento in cui a Roma si decise l'intervento a fianco dei ribelli fino alla definitiva caduta del Regime fascista, che aveva fatto dell'amicizia con i generali spagnoli uno dei cardini della sua politica estera. Mentre Hitler si limitò a prestare un aiuto in campo aeronautico, il Duce stabilì infatti con il Caudillo un legame molto stretto: la fornitura di materiale bellico e la partecipazione militare italiana - per terra, aria e mare - ebbe un ruolo di primo piano nell'assicurare la vittoria finale ai franchisti.

  Terminata la guerra civile, Mussolini cercò di convincere Franco a schierarsi a fianco dell'Asse, ma questi, pur favorendo italiani e tedeschi in alcuni campi (l'appoggio totale della stampa, il passaggio dalla neutralità alla non belligeranza, un tacito consenso all'utilizzo del territorio per attività spionistiche e di sabotaggio a danno degli Alleati, la fornitura di minerali necessari per l'industria bellica, fino ad arrivare all'invio di volontari sul fronte orientale), e ammirando il Führer e il Duce "per l'energia, l'autorità e il patriottismo con cui avevano stroncato il comunismo e ridato prestigio alle loro nazioni", riuscì a respingere ogni pressione e a mantenersi fuori dal conflitto.

  Perché il Duce non riuscì a convincere un uomo che tanto gli doveva ad aiutarlo? Quali erano davvero i rapporti fra i due dittatori? L'intervento della Spagna avrebbe potuto cambiare le sorti del conflitto?

  Romano Canosa fornisce per la prima volta una risposta a tali interrogativi ed esplorando, anche dal punto di vista psicologico, le "vite parallele" di questi due protagonisti del Novecento, getta nuova luce su un capitolo ancora poco conosciuto della storia contemporanea.

 

  DAL TESTO - "Mussolini e Franco si incontrarono il 12 febbraio a Bordighera.

  "Il Duce iniziò i colloqui facendo un'esposizione minuziosa della situazione generale e dicendosi convinto che l'Asse avrebbe vinto la guerra. I rapporti tra l'Italia e la Germania erano «chiari, rettilinei, intimi». L'Italia apportava all'Asse un contributo molto forte dal punto di vista aereo e marittimo. In Libia le forze terrestri italiane avevano ceduto di fronte a una «sorpresa tattica» inglese, ma l'insuccesso, ai fini della guerra generale, non aveva importanza. I tedeschi, infatti, stavano già mandando in Libia una «divisione di arresto» con molti cannoni, poi avrebbero mandato una divisione corazzata. In Africa Orientale le forze italiane resistevano, anche se non era possibile inviare loro degli aiuti. I progressi del nemico pertanto non avrebbero potuto che essere lenti. In Albania la «situazione sarebbe stata liquidata»".

 

  L'AUTORE - Romano Canosa, storico, vive e lavora a Milano. Autore di numerosi volumi di divulgazione storica dedicati soprattutto all'Inquisizione ai lati oscuri del Ventennio. Ha pubblicato da Mondadori: Milano nel Seicento (1993) e I servizi segreti del Duce (2000), La voce del Duce (2002), Graziani (2004), A caccia di ebrei (2006).

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - I. Mussolini e Primo de Rivera - II. La Seconda Repubblica - III. Il «bienio negro» - IV. La Falange española - V. La vittoria del Fronte popolare - VI. Il governo italiano e l'alzamiento - VII. Roma e Berlino si schierano a favore dei ribelli - VIII. La Francia propone il «non intervento» - IX. L'intervento italiano si estende - X. L'Unione Sovietica decide di aiutare la Repubblica - XI. I ribelli in difficoltà davanti a Madrid - XII. Il governo italiano decide di inviare truppe in Spagna - XIII. Goering a Roma - XIV. Malaga - XV. Guadalajara - XVI. La riorganizzazione delle truppe italiane - XVII. Bilbao - XVIII. Una proposta inglese per un nuovo sistema di controllo - XIX. Sommergibili italiani in azione nel Mediterraneo - XX. Dalla caduta di Santander al richiamo in Italia di Bastico - XXI. La Repubblica tra conflitti interni e sconfitte esterne - XXII. La Repubblica e la Società delle Nazioni, la Francia e l'Inghilterra - XXIII. Un periodo di pausa per le truppe italiane - XXIV. Teruel e dopo - XXV. I Il «nazionali» arrivano al Mediterraneo - XXVI. Due mesi tranquilli per il CTV - XXVII. Le truppe italiane di nuovo in movimento - XXVIII. Due lettere di Luigi Barzini dalla Spagna preoccupano Mussolini - XXIX. Il governo Negrìn, il Comintern e l'Unione Sovietica nell'estate del 1938 - XXX. La crisi dei Sudeti e lo sdegno di Mussolini per il comportamento di Franco - XXXI. I combattenti stranieri cominciano a lasciare la Spagna - XXXII. Forniture belliche e contropartite economiche - XXXIII. Le operazioni belliche in Catalogna - XXXIV. Dalla caduta di Barcellona alla resa di Madrid - XXXV. Un intervento decisivo - XXXVI. Intermezzo - XXXVII. Ha inizio la Seconda Guerra Mondiale - XXXVIII. L'Italia entra in guerra - XXXIX. La «missione speciale» di Sir Samuel Hoare a Madrid - XL. Da Berlino a Hendaye - XLI. Riflessi italiani dei colloqui tedesco-spagnoli - XLII. Bordighera - XLIII. Politica interna e politica estera spagnole - XLIV. Gli Stati Uniti in guerra - XLV. La destituzione di Serrano Suñer - XLVI. Una «neutralità» non del tutto neutrale - XLVII. L'Italia verso la sconfitta - XLVIII. La destituzione e l'arresto di Mussolini - XLIX. Pressioni alleate su Franco - L. La morte di Mussolini e la fine della guerra - LI. La fine di un decennio - Note - Bibliografia - Indice dei nomi