I grandi misteri del Nazismo Stampa E-mail

Pierluigi Tombetti

I grandi misteri del Nazismo

Sugarco Edizioni, pagg.270, Euro 18,80

 

  In questo pregevole saggio, Pierluigi Tombetti (storico delle religioni e delle civiltà antiche) dimostra - documenti alla mano - come alcune radici culturali del Nazionalsocialismo affondino profondamente in quegli antichi modi di conoscenza (magia, esoterismo, ermetismo, astrologia, occultismo e alchimia) che erano stati "sconfitti", ma non cancellati, dal pensiero scientifico del '500 e del '600 e dall'Illuminismo.

  Il Nazionalsocialismo, scrive l'Autore, "è una vera e propria religione con i suoi elementi distintivi: una caduta nel peccato originale da una condizione di perfezione spirituale e fisica, una crociata per il ristabilimento dell'Età dell'Oro, una escatologia, un Armageddon, un impero finale dei mille anni speculare a quello del Cristo e dei 144.000 (multiplo di 12, come gli apostoli di Himmler) re-sacerdoti dell'Apocalisse, un Vaticano SS (Wewelsburg), come lo definiva Himmler. Tutto concorre a confermare questa nuova luce sul nazismo: non è un partito politico ma una religione occulta (anche se solo nel suo nucleo direttivo) che si serve della politica per realizzare i suoi obiettivi religiosi".

  Tombetti ricorda che l'NSDAP (il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi) trae origine dal "Germanenorden" (ovvero Ordine dei Germani), una delle tante associazioni, o bund, in cui il popolo tedesco tendeva naturalmente a riunirsi: questa associazione vide la luce il 12 marzo 1912 incorporando l'Hammer-Gemeinden (la Lega del Martello) ed altri gruppi antiebraici. Il Germanendorden (GO) convocò nel maggio 1914 a congresso tutte le associazioni nazionaliste germaniche con lo scopo di creare una loggia antiebraica segreta da contrapporre all'internazionale ebraica: in agosto i suoi membri erano già migliaia con oltre cento logge in cui le idee di Guido von List e Lanz von Liebenfels erano discusse ed apprezzate dai membri per il loro antiebraismo e per l'enfasi posta sulla ricerca dell'antica scienza aria.

  Interessanti sono le pagine dedicate al castello di Wewelsburg, in Westfalia, nel quale l'Ordine delle SS si riuniva per celebrare i suoi rituali. "Nella visione himmleriana - spiega Tombetti - il castello sarebbe dovuto diventare [...] il centro religioso mondiale del Nuovo Ordine: da qui Himmler e i suoi dodici gerofanti avrebbero governato come re-sacerdoti un impero che sarebbe dovuto durare mille anni. Himmler disse chiaramente che Wewelsburg era l'omphalos, l'ombelico del mondo, il che significa che si trattava di un centro di contatto tra la terra e il cielo, tra l'uomo e Dio, che nel caso del nazismo significa l'uomo ariano e il suo Volk, la razza, il sangue puro originario".

  Oltre alle origini occulte del Nazionalsocialismo, l'Autore spinge la sua analisi fino all'universo onirico germanico, alla musica mistica di Richard Wagner, ai legami fra il Caucaso e la patria originaria di Wotan/Odin, alla teoria della terra cava e del mondo di ghiaccio.

  Ne emerge una ricerca affascinante, che dimostra come una grande Nazione europea, nel corso del XX secolo, abbia potuto in parte accettare una cultura che quella ufficiale e accademica si ostina ancora a definire "irrazionale": una cultura, un'idea, un partito che però, fin dal loro esordio sulla scena politica tedesca, non avevano esitato a presentarsi sotto il simbolo ancestrale dello Swastika, il simbolo del Sole e del suo moto.

  ""I grandi misteri del nazismo" - si legge nell'Introduzione del prof. Giorgio Galli - è un'opera che si basa su una sostanziosa documentazione e su una interpretazione molto coerente: il nazionalsocialismo non fu un movimento politico ma il progetto di fondare una nuova religione. Le sue origini risalgono agli "insegnamenti gnostici e occulti delle antiche tradizioni dell'umanità", come si sintetizza nei quadri sinottici alla conclusione del volume".