Il Gentile dei fascisti. Gentiliani e antigentiliani nel regime fascista Stampa

Alessandra Tarquini

Il Gentile dei fascisti. Gentiliani e antigentiliani nel regime fascista

il Mulino, pagg.400, Euro 29,00

 

tarquini_gentile.jpeg  IL LIBRO - Questo libro parla del rapporto che intercorse tra Giovanni Gentile e il Fascismo dal 1922, quando il filosofo fu nominato Ministro dell'Istruzione nel primo governo Mussolini, al 1944 quando venne ucciso dai partigiani. L'Autrice discute le varie reazioni, in termini di sostegno o di critica, che l'opera e il pensiero gentiliani suscitarono nel mondo fascista, fra esponenti del Partito e membri del governo, filosofi, storici e giuristi, giovani fascisti e docenti universitari. Alcuni videro in Gentile il principale teorico del Fascismo, lo difesero dalle critiche che egli ricevette negli anni fra le due guerre e ne condivisero il progetto politico e culturale. Altri, invece, che consideravano la sua influenza sulla cultura italiana un pericolo per il regime, lo avversarono strenuamente. Un contributo importante alla ridefinizione del ruolo che il filosofo idealista svolse durante il Fascismo.

 

  DAL TESTO - "... la battaglia dei cattolici contro Gentile era iniziata ben prima dell'avvento del fascismo. Dall'inizio del secolo, infatti, i cattolici erano convinti che l'idealismo del filosofo rappresentasse l'espressione più radicale del pensiero moderno, ateo e immanentista, e per questo ritenevano che la egemonia nella cultura italiana fosse un pericolo da combattere. Negli anni fra le due guerre proseguirono questa loro battaglia e, pur non costituendo una corrente politica come quelle di cui si è parlato finora, fornirono all'antigentilianesimo del regime fascista un contributo decisivo. In alcuni casi si trattò di cattolici antigentiliani che aderirono in modo esplicito al fascismo, in altri di intellettuali che, anche se non possono essere definiti fascisti sic et simpliciter, diedero comunque il loro apporto alla politica e alla cultura dello stato fascista. [...] il loro antigentilianesimo non rimase limitato alla discussione filosofica sull'idealismo perché i principali esponenti del cattolicesimo italiano furono fra i critici più severi delle iniziative politiche assunte dal filosofo negli anni del fascismo".

 

  L'AUTRICE - Alessandra Tarquini, allieva di Renzo De Felice, dopo aver studiato all'Istituto Italiano di Studi Storici di Napoli, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia politica a Pisa. E' stata assegnista nel Dipartimento di Studi sullo Stato dell'Università di Firenze. Ha curato l'edizione del carteggio Croce-Tilgher (Il Mulino, 2004) e del carteggio Gentile-Prezzolini (Edizioni di Storia e Letteratura, 2006).

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. - I. Gentiliani e antigentiliani nel fascismo degli anni venti. - II. Cattolici contro Gentile. - III. I giovani antigentiliani. - IV. Teorici del fascismo. - V. Partito e governo contro Gentile. - Conclusioni. - Indice dei nomi