La Repubblica islamica dell'Iran: il pensiero politico dell'Ayatollah Khomeini Stampa

Pejman Abdolmohammadi

La Repubblica islamica dell'Iran: il pensiero politico dell'Ayatollah Khomeini

De Ferrari, pagg.264, Euro 18,00

 

abdolmohammadi_repubblica.jpg  IL LIBRO - In un momento in cui il ruolo strategico dell'Iran nello scacchiere mediorientale diventa sempre più importante, uno studio approfondito degli avvenimenti storici e politici, che hanno concorso a far sì che l'Iran, a seguito della rivoluzione del 1979, diventasse la prima Repubblica Islamica nel mondo, è senz'altro in grado di offrire una serie di strumenti utili alla comprensione dell'attuale politica persiana.

  Il presente lavoro si pone l'obiettivo di ricostruire il pensiero politico dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini, focalizzando l'attenzione sui suoi aspetti progettuali e sulla conseguente realizzazione della "repubblica islamica" in Iran. L'Ayatollah Khomeini, oltre ad essere stato un leader politico carismatico, è stato, infatti, anche l'ideatore di un repubblicanesimo islamico che ha tentato, sotto la forma di una teocrazia rappresentativa, di far convivere i princípi laici e quelli religiosi. L'evoluzione del suo pensiero nel corso degli anni e la sua attuazione in un modello politico storico sono gli argomenti centrali di questo testo. Esso ripercorre i momenti cruciali del periodo vissuto dall'Ayatollah, ovvero la rivoluzione costituzionale (1906), la fine della dinastia Qajar, l'avvio del processo modernizzatore di Reza Shah con i Pahlavi, il regno di Mohammad Reza Shah, la nazionalizzazione del petrolio guidata da Mosaddegh e la rivoluzione iraniana del 1979, momenti che, senza dubbio, hanno lasciato impronte evidenti nello sviluppo del suo pensiero.

 

  DAL TESTO - "... Khomeini tenta di dimostrare che l'Islam non è soltanto un insieme di leggi e regolamenti di natura teorica, ma una serie di norme e codici che si interessano sia del privato sia del pubblico e, soprattutto, la cui applicazione richiede la costituzione di un apparato statale completo che si estenda dal settore legislativo a quello esecutivo; il governo islamico quindi è legittimo, ma soprattutto "necessario". Khomeini, essendo uno scienziato religioso sciita, crede nella dottrina dell'Imam e dell'imamato e quindi alla successione legittima di Alì dopo la morte del Profeta. Per cui, quando Khomeini dice "il Profeta nominò una persona con l'incarico di rendere effettive le leggi, oltre ad insegnarle, diffonderle e spiegarle", allude esclusivamente al primo Imam degli sciiti. Di conseguenza, dopo la morte del Profeta, gli Imam sono i soli che detengono il potere legittimo di istituire il governo islamico".

 

  L'AUTORE - Pejman Abdolmohammadi (Genova, 1979), dottore di ricerca in “Pensiero politico e Comunicazione politica” presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova, è attualmente docente a contratto in “Storia e politica internazionale del Mediterraneo” presso la stessa Facoltà. Nel 2007-2008 ha tenuto inoltre due corsi integrativi intitolati “Storia e politica dell’Iran contemporaneo” e “La geopolitica del Golfo Persico” .

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Massimo Campanini - Introduzione - Cap. 1. La biografia dell'ayatollah Khomeini - Parte I - Cap. 2. Il mondo islamico sciita - Parte II - Cap. 3. L'Iran e i Pahlavi - Cap. 4. L'inizio della leadership dell'ayatollah Khomeini e il suo esilio - Cap. 5. L'ayatollah Khomeini e il movimento rivoluzionario iraniano - Parte III - Cap. 6. Il pensiero politico dell'ayatollah Khomeini - Cap. 7. L'ayatollah Khomeini e il modello della Repubblica islamica - Abstract in english - Bibliografia - Indice dei nomi