I veleni di Dongo Stampa

Roberto Festorazzi

I veleni di Dongo

Il Minotauro, pagg.372, Euro 14,00

 

festorazzi_dongo.jpg  IL LIBRO - Chi ha ucciso Mussolini? Dove sono finiti l’oro di Dongo e il carteggio tra il Duce e Churchill? Che nesso vi fu tra questi fatti e la sparizione dei partigiani “Neri” e “Gianna”?. A questa e a molte altre domande cerca di rispondere il documentato libro–inchiesta di Roberto Festorazzi, che illumina per la prima volta le zone d’ombra dei drammatici eventi accaduti attorno all’epilogo di Mussolini.

  L'Autore, infaticabile segugio della ricerca storica, coglie nella lunga scia di delitti che hanno insanguinato lo scenario di Dongo, la chiave di lettura per risolvere uno dei gialli più appassionanti e intricati della nostra vicenda nazionale.

 

  DAL TESTO - "Un ultimo documento, il riassunto di una telefonata di Mussolini alla Petacci, conferma l'ottimismo del Duce in procinto di giocare la carte della trattativa con lo statista britannico. Nel colloquio, che si colloca temporalmente pochi giorni dopo la conferenza di Yalta, il Capo della Rsi giudica "ottimali" i suoi rapporti con il premier inglese e ribadisce la direttrice anticomunista della possibile collaborazione: «Churchill ha riconosciuto il pericolo. La proposta annessione all'Urss della Polonia e dei Paesi baltici parla chiaro».

  "È del tutto ragionevole ritenere che tra la scomparsa dei carteggi e la morte di Mussolini vi sia un nesso piuttosto stretto. È naturale che agli inglesi, oltre al recupero del compromettente materiale, interessasse anche mettere definitivamente a tacere un protagonista che, nell'eventualità di una testimonianza resa davanti a un tribunale per i crimini di guerra, in una sorta di Norimberga-bis, avrebbe potuto compiere affermazioni compromettenti. L'eventualità peggiore, assolutamente da scongiurare, per i britannici, sarebbe stata quella di un Mussolini vivo in grado di citare, a sua discolpa, materiale documentario in proprio possesso. È evidente, dunque, il valore ricattatorio del materiale che il Duce custodiva e che portò con sé fin sulle sponde del lago di Como".

 

  L'AUTORE - Roberto Festorazzi. Nato a Como nel 1965. Laureato in Scienze politiche, giornalista professionista, ha lavorato ad Avvenire e ha collaborato con Il Giornale, L’Adige, Il Messaggero, Il Mattino, Il Riformista, Storia Illustrata. Attualmente scrive per la Repubblica. Tra i suoi libri: I veleni di Dongo (1996); Hard da morire (1997); Churchill-Mussolini, le carte segrete (1998); San Donnino, cella 31 (1999); La pianista del Duce (2000); Starace (2002); Laval-Mussolini, l’impossibile Asse (2003); Farinacci (2005); D’Annunzio e la piovra fascista (2005); La Gladio rossa e l’oro di Dongo (2005).

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Prefazione all'edizione 1996 - Premessa - Capitolo Primo. L'ora della discordia - Capitolo Secondo. Le "purghe" lariane: gli omicidi politici - Capitolo Terzo. Il Pci copre i delitti - Capitolo Quarto. Processo alla storia - Capitolo Quinto. Il carteggio che scotta - Capitolo Sesto. La resistenza insepolta - Capitolo Settimo. Conclusioni - Appendice - Bibliografia - Indice dei nomi