Sterline, dollari e cannoni Stampa

Roberto Festorazzi

Sterline, dollari e cannoni. Gli imperialismi monetari del Novecento e il declino americano

Il silicio, pagg.230, Euro 29,50

 

festorazzi_sterline.jpg  IL LIBRO - Nelle attuali condizioni di congiuntura finanziaria internazionale, diverrà sempre più manifesto che l’instabilità del sistema di libero scambio globale, o per meglio dire il suo malfunzionamento, ha cause tipicamente monetarie, per la mancanza di una valuta di riferimento che funzioni da efficiente mezzo di pagamento e da “stabilizzatore di sistema”. La crisi del dollaro impone la creazione di una nuova moneta globale. La fine del G8 e la nascita del multilateralismo potrebbero agevolare questo appuntamento storico. Il libro di Roberto Festorazzi, frutto di un’analisi accurata e spietatamente critica, dimostra che i sistemi monetari internazionali inefficienti e le reciproche aggressioni valutarie agiscono come moltiplicatori del clima di sfiducia e di tensione tra gli Stati. L’autore illustra come, negli anni Trenta, furono le aspre rivalità e le competizioni monetarie tra Gran Bretagna e Francia, e tra queste due e l’America, ad accentuare il declino delle potenze democratiche occidentali, sopraffatte dall’imperialismo tedesco nella seconda guerra mondiale.

  Questo libro, inquietante e scomodo, riprende le analisi profetiche di un grande economista italiano, Mario Alberti, il quale, già nel 1936, prefigurò nei nazionalismi monetari esasperati, e nella lotta per la supremazia aurea, alcune tra le cause del deterioramento del clima politico internazionale che condusse rapidamente al conflitto mondiale.

  Segnali di allarme ci indicano ormai da alcuni anni che siamo in una situazione prebellica. Oggi, l’affermazione di grandi attori economico-finanziari sulla scena, dalla Cina all’India, dall’Iran al Brasile, impone il rapido superamento del dollaro-centrismo nato con gli accordi di Bretton Woods del 1944, pena l’affacciarsi di nuovi e seri attentati alla pace nel mondo. È precisamente questa la sfida che i tempi impongono alla bifronte America di Obama, il presidente Usa che potrebbe scegliere due strade: o trasformarsi definitivamente in “falco”, esponendo gli Stati Uniti a rischi di nuove aggressioni al suo territorio, oppure tessere una nuova strategia di politica internazionale volta a cercare un nuovo equilibrio.

 

  DAL TESTO - “Gli Stati Uniti d’America cercano di uscire dall’accerchiamento internazionale. Nuovi attori sovrani, sulla scena mondiale, sono pronti a presentarsi come coeredi di quella superpotenza che ha rappresentato il prolungamento delle fortune imperiali britanniche. L’amministrazione Bush, con la dottrina della guerra preventiva, ha gettato il Paese delle libertà in un’avventura sbagliata. C’è da augurarsi che un multilateralismo tutto da inventare possa consentire al mondo di evitare nuovi tragici errori”.

 

  L'AUTORE - Roberto Festorazzi è nato a Como nel 1965. Laureato in scienze politiche, giornalista professionista, sposato, con due figli, per dieci anni è stato redattore di Avvenire e si occupa prevalentemente di storia contemporanea. Ha scritto e scrive per quotidiani e settimanali, tra cui Il Giornale, Il Messaggero, la Repubblica, La Stampa, Il Riformista, Avvenire, Panorama, Libero e Gente. Tra i suoi numerosi libri, il bestseller “I veleni di Dongo” (Il Minotauro, 1996; nuova edizione 2004), “Churchill-Mussolini, le carte segrete” (Datanews, 1998), “San Donnino, cella 31” (Simonelli, 1999), “La pianista del Duce” (Simonelli, 2000), “Starace” (Mursia, 2002), “La regina infelice” (Mursia, 2002), “Laval-Mussolini, l'impossibile Asse” (Mursia, 2003), “Farinacci” (Il Minotauro, 2005), “D'Annunzio e la piovra fascista” (Il Minotauro, 2005), “La Gladio rossa e l'oro di Dongo” (Il Minotauro, 2005), “Mussolini e l'Inghilterra” (Datanews, 2006), “Bruno e Gina Mussolini. Un amore del Ventennio” (2007), “Il segreto del Conformista” (Rubbettino, 2009).

 

  INDICE DELL'OPERA - AVVERTENZA AL LETTORE – INTRODUZIONE - CAPITOLO I. Riparazioni di guerra e debiti interalleati - CAPITOLO II. I prestiti internazionali di stabilizzazione monetaria - CAPITOLO III. Mussolini regola il debito nazionale con gli Alleati - CAPITOLO IV. Il bastone e la carota: il capitale americano conquista l’Italia - CAPITOLO V. L’oro dell’Union Jack domina il mondo - CAPITOLO VI. La battaglia della lira - CAPITOLO VII. Poincaré stabilizza il franco - CAPITOLO VIII. Atto primo: la guerra all’argento e la febbre dell’oro - CAPITOLO IX. Atto secondo: la depredazione dell’India - CAPITOLO X. Atto terzo: il crollo di Wall Street - CAPITOLO XI. Atto quarto: la tempesta s’abbatte sui cieli d’Europa - CAPITOLO XII. Atto quinto: la caduta della sterlina - CAPITOLO XIII. Laval nuovo re di Francia - CAPITOLO XIV. La dittatura monetaria di Roosevelt - CAPITOLO XV. Il banchiere Alberti, profeta inascoltato - CAPITOLO XVI. Vittorio Emanuele III protettore della Banca d’Inghilterra - CAPITOLO XVII. La vera storia dell’oro alla Patria - CAPITOLO XVIII. Il mancato armistizio monetario - CAPITOLO XIX. La caduta di Laval e la crisi del “blocco oro” - CAPITOLO XX. Parigi diventa anglicana - CAPITOLO XXI. La congiura contro le altre monete - CAPITOLO XXII. La stabilizzazione dei cambi e la corsa al riarmo - CAPITOLO XXIII. I conflitti monetari anticipano la grande strage - CAPITOLO XXIV. La Svizzera e la “gold connection” - CAPITOLO XXV. Gli Stati Uniti superpotenza imperiale - CAPITOLO XXVI. Good-bye, America – DOCUMENTI - BIBLIOGRAFIA