Vita da guerra Stampa

Marco Massa

Vita da guerra. Genova. 1940-1945

Erga Edizioni, pagg.304, Euro 10,00

 

massa_vita  IL LIBRO – Vita da guerra è scritto da un cronista con lo stile dei primi anni Quaranta, quando le notizie erano riportate in poche righe senza una sola parola più del necessario e senza commenti; a volte facendo intuire cosa poteva nascondersi dietro la notizia. Così se era vietato riportare i casi di suicidio si riferiva di improvvisi giramenti di testa proprio quando le vittime erano affacciate alla finestra o di colpi di pistola partiti inavvertitamente che laceravano cuore o cervello.

  Nel volume sono riportati anche numerosi episodi della guerra civile riferiti dai giornali dell’epoca, ma quasi del tutto ignorati. Una cronaca in pillole come usava in quel periodo, ma che vuole stimolare un approfondimento diretto di quei fatti che i nostri genitori e nonni non amavano ricordare e che rischiano di finire dimenticati.

  DAL TESTO – “I giornali dell'epoca descrivono la quotidianità della guerra con lo stile dell'epoca e lo stretto bavaglio della censura, riferendo in poche righe notizie che oggi occuperebbero pagine intere, scritte da cronisti anonimi, pubblicate senza una "gerarchia" che dia risalto a quelle più importanti, sovrastate in genere dai comunicati imposti dai fascisti o dalla Prefettura e, dopo l’8 settembre, dal comando tedesco.

  “L'Italia è in guerra e Genova scopre di essere al fronte e assolutamente indifesa, come dimostra il bombardamento navale inglese del 9 febbraio 1941 che catapulta la popolazione in una realtà da incubo: case distrutte; scuole, chiese e ospedali gravemente danneggiati; allarmi aerei, oscuramento, coprifuoco; la necessità di raggiungere località ritenute sicure; rifugi antiaerei che, come nel caso della galleria delle Grazie o di San Benigno, si riveleranno trappole mortali.

  “C'è un'inflazione paurosa, reperire prodotti alimentari diviene sempre più difficile. Le famiglie sono sempre più povere. Aumentano furti, truffe, rapine. In questo clima accade che se un anziano muore investito da un tram, non arrivano soccorritori, ma gente pronta a tutto per impadronirsi della sua dentiera con capsule d'oro. La mancanza di carburante (quello reperibile sarà utilizzato solo da fascisti e tedeschi) impone lo stop anche alle ambulanze, sostituite da un tram. Si allunga l'elenco dei morti sotto le bombe, al fronte o in città dilaniati da proiettili inesplosi e di quelli a causa di incidenti stradali o degli innumerevoli infortunii sul lavoro”.

  L’AUTORE – Marco Massa, redattore prima de “Il Lavoro” poi de “la Repubblica”, è autore di “Mussolini padrino del Lavoro” (Il Golfo) e “Mussolini e la sua Liguria” (De Ferrari). Per la Erga Edizioni ha scritto “Quelli della Vela”; per De Ferrari, con Marco Menduni, “La Liguria dei delitti”; per la Provincia di Genova “Sciopero!”

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione – 1940 – 1941 – 1942 – 1943 – 1944 – 1945 - Riepiloghi