Il fantasma dell’Ovra Stampa E-mail

Antonio Sannino

Il fantasma dell’Ovra

Greco & Greco Editori, pagg.220, Euro 11,00

 

sannino_ovra  IL LIBRO – Si raccontano sempre le idee e le gesta dei grandi protagonisti i Re, i Capi di Stato, i leaders politici; il metodo è corretto perché non vi è dubbio che le scelte e le decisioni di chi detiene una più ampia quota di potere incidono maggiormente sul fluire degli eventi. Ma inevitabilmente lascia incompleta la rappresentazione della realtà alla quale partecipano altre categorie di soggetti apparentemente ai margini ma non tanto da essere ininfluenti. Qui parleremo pure di queste persone il cui comportamento ha determinato cambiamenti anche importanti ma raramente menzionati.

  DAL TESTO – “Mussolini comincia a dubitare di aver fatto la cosa giusta consegnando la Sicurezza pubblica nelle mani dei militari, sa che, per il principio di autoreferenzialità, sono fedeli sopratutti a se stessi e agli interessi di casta. È stato un errore pensare di bilanciarli con la milizia che oltre a distribuire sinecure, titoli altisonanti e consistenti stipendi, sul piano operativo non è una cosa seria. Si sorprende a pensare che l'eliminazione della componente civile di Polizia non è stata un buon affare, il Sistema presenta un forte scompenso il combattuto e biasimato dualismo civile-militare delle forze di Polizia aveva una sua ragione.
  “Si sente la mancanza della funzione civile del ministero dell'Interno tramite la Direzione Generale di Polizia quale organo regolatore dei rapporti tra cittadini e Stato, che né i militari e tantomeno la milizia sono in grado di svolgere. Prefetti e questori che hanno subìto l'emarginazione pongono l'accento nelle sedi opportune sulla grottesca situazione, bisogna recuperare quella funzione ridare al ministero dell'Interno un potere d'intervento e una forza organizzata. Il dietrofront del Capo del Governo non si presenta facile occorre il massimo di cautela per non indispettire il vertice dei carabinieri che ha esultato per la scomparsa della Polizia civile e se la ritrova di nuovo tra i piedi”.

  L’AUTORE – Antonio Sannino è nato a Napoli nel 1942, entra in Polizia nel 1966 e presta servizio in diverse sedi e uffici tra cui il Centro Nazionale di Polizia Criminale. Tra i fondatori del Movimento per la smilitarizzazione, la riforma e la sindacalizzazione del Corpo delle Guardie di P.S. assume l’incarico di segretario nazionale del Siulp, il sindacato maggioritario dei lavoratori di polizia. In Le Forze di Polizia nel dopoguerra (2004) ricostruisce le vicende storico-politiche del Corpo attraverso il rapporto con i partiti. Collabora alla rivista “Storia Contemporanea” di Renzo De Felice del quale è stato allievo. Attualmente in pensione con la qualifica di Vicequestore primo dirigente risiede a Roma.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Premessa – Introduzione - Prima della marcia su Roma - Il Governo Mussolini e l'Ordine Nuovo - Mussolini deve morire - Arturo Bocchini - L'Ispettorato Speciale: ovvero, "la polizia segreta fascista" - L'attacco al cuore dello Stato - La risposta dello Stato - Il fantasma dell'Ovra - Il suicidio dell'antifascismo - La Direzione Generale di Polizia - I Tedeschi - Carmine Senise - Il 25 luglio 1943 - Il governo Badoglio - Hitler a Roma - La tempesta perfetta - Roma città aperta - Gli ausiliari di Polizia - Maurizio Giglio - Pietro Ermelindo Lungaro - Filippo Palieri - La Squadra Azzurra - Giovanni Palatucci - Intermezzo breve - La guerra è finita - Caccia alla "polizia segreta fascista" - Il rito purificatore – L’epurazione - Il fondo segreto per spese confidenziali - Il gran finale - In conclusione - Bibliografia e documentazione