La corte imperiale a Roma Stampa E-mail

Daniela Martinotti

La corte imperiale a Roma

Gruppo Albatros Il Filo, pagg.66, Euro 12,90

 

martinotti_corte  IL LIBRO – Con un'approfondita e precisa analisi, Daniela Martinotti esamina in questa trattazione il fenomeno della corte imperiale a Roma, nelle sue diverse manifestazioni ed espressioni, e dunque il "palatium, inteso come la sede simbolica dell'élite di governo, un microcosmo regolato da una serie di norme e consuetudini proprie, fucina per i modelli culturali e di comportamento, nucleo amministrativo del governo e cuore delle diatribe politiche, ideologiche e culturali". Lo studio prende avvio dall'osservazione della nascita della corte all'inizio dell'impero romano, "del suo iniziale ruolo di luogo dominato da trame, lotte per la successione e per le cariche, congiure di palazzo e di famiglia", per poi prendere in esame la progressiva evoluzione del fenomeno nei secoli seguenti no alla sua ufficiale istituzionalizzazione sotto il regno di Costantino.

  DAL TESTO – “La corte a Roma nasce con il principato, nel momento storico in cui per opera di Ottaviano, poi Augusto, si passa da un governo di tipo repubblicano ad uno di tipo monarchico. I meccanismi che portano allo strutturarsi ed al consolidarsi del fenomeno in questione, nuovo per il preciso momento storico, poggiano, tuttavia, sul modello precedente delle monarchie orientali, su quell'esclusivismo veteronobiliare che si raduna attorno alla figura del sovrano, alla sua casa ed alla sua famiglia, da cui poi a Roma si sviluppa una struttura con connotazione originariamente sociale che presto evolve in vera e propria sede di organizzazione politica ed amministrativa. Per il periodo dell'alto principato permane un intreccio delle due linee fondamentali: quella monarchica e quella repubblicana. Si assiste, infatti, ad una monarchia di fatto, che tenta di sviluppare un proprio apparato amministrativo, in cui trovano, però, spazio strutture elettive di chiara reminiscenza repubblicana: il riconoscimento della legittimità all'imperium del principe deriva, infatti, ancora dalla consapevolezza che tale potere viene concesso dal popolo mediante un atto legislativo, così come la carica del magistrato, che, per quanto sia appannaggio del Senato, continua a necessitare di un'approvazione da parte degli organi competenti, ossia i comizi popolari. Possiamo, quindi, dire che fino al secondo secolo nella corte permangono, seppure in evoluzione, aspetti di entrambe le forme di governo, quella monarchica e quella repubblicana.”

  L’AUTRICE – Daniela Martinotti è nata a Milano nel 1974. Laureata in Lettere con indirizzo Classico ed in Scienze Storiche con indirizzo Antico Medievale, è un'insegnante di ruolo in Materie Letterarie presso un liceo di Crema. Ha collaborato sia con alcune case editrici nella fase di editing, sia con l'Università degli Studi di Milano tenendo alcuni laboratori di scrittura italiana e ha svolto attività di coordinatrice in commissioni di intermediazione culturale. La corte imperiale a Roma è la sua prima pubblicazione.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - La corte a Roma - I componenti della corte romana - L'evoluzione della corte nel tardo antico - Fonti Antiche – Bibliografia