L'ordine corporativo Stampa

 

Irene Stolzi

L’ordine corporativo. Poteri organizzati e organizzazione del potere nella riflessione giuridica dell'Italia fascista

Giuffrè Editore, pagg.464, Euro 46,00

 

stolzi.gif   IL LIBRO – Si tratta di una ricerca che, muovendo dall'esperienza corporativa fascista, mira a ricostruire - riservando attenzione specifica al fenomeno dei partiti, dei sindacati e delle imprese - il modo con cui il pensiero giuridico primonovecentesco affrontò il problema degli interessi organizzati su base collettiva e delle nuove forme di interazione tra privato e pubblico.

 

  DAL TESTO – “La stessa corporazione proprietaria rappresentava, secondo le parole di Spirito, «il colpo mortale alla concezione liberale della proprietà» non perché contenesse un’opzione collettivistica, ma perché sanzionava la fine di quella idea di privatezza come recinzione, come zona della libera determinazione dei fini dell’agire indviduale. Assoggettare la proprietà e la iniziativa privata a un processo di «trasformazione in senso pubblicistico» non significava, nel sistema teorico spiritiano, vedere in esse i dati di partenza della dinamica economica che lo Stato avrebbe poi potuto riportare al proprio sistema di ordine; proprietà e iniziativa, più che figurare come dati iniziali della dinamica socio-economica, apparivano infatti nella veste di punti di arrivo, comparendo al termine di un processo che poteva contare sui movimenti di un individuo ’non privato’, già integralmente compreso e impregnato del sistema di fini statuali”.

 

  L’AUTRICE – Irene Stolzi (Firenze, 1973) è ricercatore a tempo pieno di Storia del diritto moderno e contemporaneo. È impegnata in una ricerca sul corporativismo fascista, cui è stato dedicato il dottorato di ricerca conseguito nel 2001 con una tesi dal titolo La proprietà tra privato e pubblico: l'ordinamento corporativo nella riflessione giuridica tra le due guerre; dal luglio al settembre 2001 è stata ospite presso il Max Planck Institut di Francoforte sul Meno. Ha pubblicato: la lettura di S. Lupo, "Il fascismo - la politica di un regime totalitario" sui Quaderni Fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno (n. 29, a. 2000) ; i saggi "Gli equilibri e i punti di vista: 'interno' ed 'esterno' nella rappresentazione della dinamica corporativa. Un'ipotesi di dialogo tra Lorenzo Mossa e Widar Cesarini Sforza", nel volume collettaneo "Ordo iuris - Storia e forme dell'esperienza giuridica", Milano, Giuffrè, 2003; il saggio Comunità, proprietà e progetto corporativo: un’ipotesi di confronto tra Enrico Finzi e Sergio Panunzio nel volume Korporativismus in den südeuropäischen Diktaturen, a cura di Aldo Mazzacane, Alessandro Somma, Micheil Stolleis, Frankfurt am Main, Klostermann, 2005; L’inattività della magistratura del lavoro nell’Italia fascista: il concorso di strategie istituzionali e mentalità nella edificazione di un assetto corporativo ‘riuscito, nel volume Die Vorzimmer des Rechts, a cura di R.M Kiesow’ e di D. Siemon, Frankfurt am Main, Klostermann 2006; La progettazione corporativa: poteri ‘pensati’ e poteri ‘esercitati’ nell’Italia fascista in Neuere Zeitschrift für Rechtsgeschichte, n. 27, 2005.

 

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Abbreviazioni - Parte Prima. LO STATO SALVATO - CAPITOLO PRIMO. LA CATALOGAZIONE CORPORATIVA DELLA SOCIETA': LA LEGGE SINDACALE DEL '26 - 1. Lo Stato rinnovato - 1.1. Convertire le minacce - 1.2. (Ri)organizzare il potere - 2. Lo Stato ritrovato - 2.1. Leggere la legge: la societa' come 'esterno' statuale - 2.2. La carenza di alternative - 2.3. Del corporativismo o del decentramento statuale - 2.4. Pluralita' di ordinamenti giuridici e salvezza dello Stato - 3. Stato ritrovato e ordine individuale del diritto - 3.1. L'ordine duplicato - 3.2. Diritto d'azione e diritti: Francesco Carnelutti e la magistratura del lavoro - 4. La legge oltre il regime - CAPITOLO SECONDO. IL PRIMATO DELLA POLITICA: IL PROGETTO CORPORATIVO - 1. Lo Stato rivelato - 1.1. Del necessario legame tra Stato e società - 1.2. L'ordine progettuale - 1.3. Dimensione politica e dimensione giuridica - 1.4. L'organizzazione corporativa dello Stato - 1.5. Il dialogo parziale - 2. L'integrazione corporativa: il sentiero sindacale in Giuseppe Bottai e Sergio Panunzio - 2.1. Del corporativismo sindacale o del potere salvato dalla burocrazia - 2.2. Del sindacato o del necessario contenuto sociale dello Stato - 2.3. Sindacato e partito - 3. L'immedesimazione corporativa: il sentiero idealistico - 3.1. Lo Stato ovunque - 3.2. Corporativismo e media gerarchici - 3.3. Ordine corporativo e scomparsa del diritto privato - Parte Seconda. LA SALVEZZA (CORPORATIVA?) DELLA INDIVIDUALITA' - CAPITOLO PRIMO. CORPORATIVISMO, QUESTIONE DI CONFINI - 1. Lo "Stato in terra" e la sorte del diritto privato - 1.1. Lo Stato da difendere, difendersi dallo Stato - 1.2. Dai principii generali ai poteri del giudice: il sistema delle fonti, un campo minato - 1.3. Storia e storicizzazione - 1.4. Corporativismo e diritto privato - 2. Ordine corporativo, ordine individuale - 2.1. La storia di sempre - 2.2. Del corporativismo o delle variazioni sul tema dell'autonomia individuale - 2.3. Il corporativismo temuto: la giusprivatistica fra storia degli ordinamenti e storia della disciplina - 3. Il corporativismo preso sul serio - 3.1. La diagnosi adeguata - 3.2. Il diritto privato nelle mani del giurista: Filippo Vassalli e il rapporto coi tempi - CAPITOLO SECONDO. CORPORATIVISMO, QUESTIONE DI TUTELA - 1. Le premonizioni dell'ordine nuovo - 1.1. Corporativismo e interessi organizzati: verso un nuovo sistema delle fonti - 1.2. Il rinnovo dei patti: progetto corporativo e certezza del diritto - 1.3. Ex facto oritur ius - 2. Interessi organizzati e tutela della privatezza - 2.1. Del corporativismo o della vocazione descrittiva della scienza giuridica - 2.2. Del corporativismo o della vocazione prescrittiva della scienza del diritto - 2.3. Del corporativismo o della vocazione costruttiva della scienza giuridica - 2.3.1. Quale individuo, quale Stato - 2.3.2. I giuristi e la storia futura - 3. La recinzione autoritaria della privatezza nella riflessione corporativa di Cesarini Sforza - 3.1. Il collettivo come dispositivo di equidistanza - 3.2. Diritto privato e privatezza - 3.3. Inventori ed epigoni: la proprietà intangibile - 4. La natura sociale del diritto privato e le condotte funzionali nella prospettiva corporativa di Enrico Finzi e Lorenzo Mossa - 4.1. La proprietà trasformata - 4.2. Dell'impresa o del nuovo ordine della convivenza nella concezione corporativa di Lorenzo Mossa - 5. Diritto, progetto e responsabilità della scienza - 5.1. Il corporativismo tradito e le responsabilità del formalismo - 5.2. Salvare la scienza, contestare i codici - Indice dei nomi