Sfida all'ultimo barile Stampa

Stefano Casertano

Sfida all'ultimo barile
Russia e Stati Uniti per il dominio dell'energia

Francesco Brioschi Editore, pagg.XX-294, Euro 19,00

 

casertano_sfida  IL LIBRO – Sembra che tutto sia già stato detto su Medio Oriente, petrolio e controllo delle fonti energetiche: storie di affari, spionaggio e terrorismo intrecciate con strategie geopolitiche, trattative diplomatiche e interventi militari.
  Eppure Stefano Casertano restituisce al lettore una storia poco conosciuta grazie a un lavoro minuzioso e accanito nella ricerca di documentazione di prima mano in archivi riservati, sempre attento ai risvolti psicologici e strategici delle scelte delle grandi potenze, capace di illustrare i piani di business e le iniziative dei manager delle imprese petrolifere (la parte dedicata all'azione di Mattei e dell'Eni è esemplare). Così la storia del duello tra le due superpotenze diventa nitida e comprensibile: e insieme quella dei paesi che dal mar Caspio al mar Rosso entrano come protagonisti o come comparse nel Great Game.  La rivoluzione islamica in Iran del 1979 e lo scontro tra l'Urss di Gorbaciov e gli Stati Uniti di Reagan vengono raccontati da un punto di vista nuovo e illuminante: persino il futuro dei rapporti tra Obama e Putin - e siamo ai nostri giorni - acquisisce una nuova luce interpretativa: il motore della Guerra fredda non è stato alimentato solo dalla volontà di potenza, ma da una ricerca determinata e aggressiva del controllo totale delle fonti di approvvigionamento energetico.
  Con una scrittura godibile e chiara, ben poco accademica e noiosa, affascinante nel riportare risvolti di cronaca e costume, Casertano invita il lettore a interpretare quanto, con lucidità e disincanto, emerge dal libro: c'è molto di inedito e molto di sconosciuto. Quel che già si conosce si capisce meglio: e non è il pregio minore dell'opera.

  DAL TESTO – “L'appoggio diplomatico americano in Russia era Eltsin: finché fosse rimasto al potere, gli Stati Uniti avrebbero avuto libertà d'azione per gestire l'area come volevano, anche attirando le nuove repubbliche indipendenti, comprese quelle ricche di risorse nel Caucaso. «L'ex segretario di Stato Srrobe Talbott ha anche rivelato che i rappresentanti americani sfruttavano perfino la propensione al bere di Eltsin durante le negoziazioni faccia a faccia. Molti russi credevano che l'amministrazione Clinton stesse facendo lo stesso con la Russia in generale. Il problema è stato che la Russia a un certo punto è tornata sobria, e si è ricordata con risentimento della notte prima». Le fazioni più conservatrici, nazionaliste e intransigenti della Duma guadagnavano potere, mentre Eltsin perdeva inesorabilmente sostegno politico. Nixon stesso ha consigliato a Clinton di tentare una mediazione tra le due fazioni, ma Washington ha continuato nel suo supporto unilaterale al presidente russo.”

  L’AUTORE – Stefano Casertano, giovane docente di Politica Internazionale presso l'Università di Potsdam e Senior Fellow presso l'Istituto di ricerca BIGS, è stato responsabile per gli affari internazionali presso la segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico, e ha guidato nel 2009 il progetto di riorganizzazione del settore negoziati internazionali di Eni. Ha la spiccata capacità di leggere le questioni energetiche in chiave politica e sociale, con intuizioni che si sono spesso rivelate acutamente preveggenti. Con Brioschi ha pubblicato La guerra del clima nel 2011. Scrive su www.linkiesta.it.

  INDICE DELL’OPERA - Ordine e disordine, potenze e previsioni su scala mondiale, di Giulio Sapelli – Introduzione - Scenario 1. Scontro per l'Iran (L'ospite di Suez - Stalin e Churchill, i primi avversari di Washington - Dove Jalta non era arrivata - La Guerra fredda sorge dalle sabbie del deserto - L'Iran colonia britannica - Il popolo iraniano e il petrolio - Colpo di Stato in Iran - Gli Stati Uniti in Medio Oriente) - Scenario 2. La parabola americana in Medio Oriente (Crisi: l'Urss si riorganizza - Il disastro di Suez - La «Dottrina Eisenhower» e la risposta sovietica - La prima offensiva petrolifera sovietica: l'Italia nel mezzo - Il vizio italiano: con i sovietici oltre il petrolio - JFK e il capolavoro di Enrico Mattei - 1967: i sei giorni che cambiarono il mondo - Nuovi leader arabi alla ribalta - La seconda offensiva petrolifera sovietica - La «Rivoluzione bianca» - Via lo scià – Khomeini - 1979: l'Armata Rossa alle porte di Riyad - L'Afghanistan sovietico) - Scenario 3. Gli anni Ottanta: la riscossa di Washington (La sfortuna di Carter: dalle tempeste di sabbia ai conigli assassini – Reagan - 1986: la prima offensiva petrolifera americana della storia - La scommessa di Mosca: il caso del gasdotto siberiano - Crolla l'Unione Sovietica - Gorbačëv evita il disastro - Tutto il potere ai privati) - Scenario 4. La conquista del Caspio (La Russia sconfitta - 1991: il rais - «Saddam Hussein ha ancora il suo lavoro. E tu?» - Il vero problema di Clinton - Macerie sovietiche: l'Asia centrale terra di conquista - Il Tesoro del Kazakhstan - Azerbaijan: il «contratto del secolo» - Landlocked! - Spettri d'Afghanistan: la tragedia cecena - La guerra dei tubi - La rotta sud-ovest) - Scenario 5. Putin (Antefatto: Davos 1995 - Ancora Cecenia - Washington osserva - Un nuovo leader – L’economia di Putin - Chi ferma la Nato? - Bush II - La Russia tenta la Georgia - La Rivoluzione delle rose) - Scenario 6. Pace fredda (La frontiera scomparsa - Il padre di tutti i turkmeni - Fermate la pipeline talebana! - Il nemico russo – L’eredità di Reagan - La Russia e l'etno-nazionalismo energetico - Venti di guerra sul Caucaso) – Epilogo - Note