I ragazzi del Che. Storia di una rivoluzione mancata Stampa

Ludovico Incisa di Camerana

I ragazzi del Che. Storia di una rivoluzione mancata

Corbaccio, pagg.416, Euro 20,00

 

ragazzi_del_che.jpg   IL LIBRO – Al centro di questo libro vi è il dottor Ernesto Guevara, detto il Che, discendente di famiglie che appartengono all'albero genealogico della grande colonizzazione spagnola. Molte pagine sono dedicate alle sue peregrinazioni, alla formazione culturale, alle scelte politiche, alle esperienze rivoluzionarie, al periodo trascorso nel governo di Castro dopo il successo della rivoluzione cubana e al tragico epilogo della sua vita sulle montagne della Bolivia. Ma dopo questo profilo del Che il libro di Ludovico Incisa di Camerana si allarga sino a diventare un grande affresco in cui il vero protagonista, dietro le spalle di Guevara, è la Rivoluzione, nelle sue varianti latino-americane.

  Qui l’idea rivoluzionaria nasce in ambienti studenteschi, cerca di trasformare l’università in un microcosmo rivoluzionario, trova scarsi consensi negli ambienti operai e li ricerca nel mondo rurale dove diventa populismo e cade nelle mani di qualche caudillo. In un continente dove i moti studenteschi vengono generalmente repressi o distorti verso altri fini, la rivoluzione cubana è certamente una eccezione e ha il grande merito, secondo uno studioso francese, di essere sopravvissuta. Ma il castrismo non basta al Che. Dopo una insoddisfacente esperienza politico-amministrativa al vertice cubano, il dottore argentino parte per la sua ultima avventura alla ricerca di una improbabile rivoluzione contadina. Alla domanda «Chi ha ucciso Guevara?», un suo biografo risponde: «I nemici e lui stesso».

  Eppure la storia di un sogno mancato e di una esperienza fallita continua a nutrire l’immaginazione di molti giovani al di qua dell’Atlantico. Nella parte conclusiva del suo libro Incisa di Camerana esamina i collegamenti europei di questa speranza rivoluzionaria, da Régis Debray, compagno del Che in Bolivia, a Giangiacomo Feltrinelli, ammiratore di Fidel Castro e paradossalmente convinto che gli avvenimenti latino-americani potessero essere un modello per l’Italia. Esistono quindi in questo libro due Che: quello che appartiene alla storia politica dell’America Latina e quello che, dopo avere ispirato i sogni rivoluzionari del ’68, continua a soddisfare gli appetiti romantici delle generazioni successive e a decorare i salotti della borghesia europea.

 

  DAL TESTO – "Un’ombra domina l’America Latina nella seconda metà del secolo XX e si prolunga nel duemila: l’ombra di una rivoluzione mancata. Mancata come espansione, proseguimento e correzione della grande rivoluzione della prima metà del secolo: la rivoluzione messicana. Mancata come espansione e proseguimento della piccola rivoluzione della seconda metà del secolo: la rivoluzione cubana.

  “L’eroe della rivoluzione mancata, l’argentino Ernesto Guevara, detto il Che, compendia nella sua figura lo slancio e la debolezza di una generazione attivista: lo slancio di una volontà rivoluzionaria che non obbedisce ai richiami del realismo politico; la debolezza di una filosofia rivoluzionaria troppo romantica, che cerca di abbinare a una strategia militare elitaria l’utopia di un sollevamento di massa. Questo saggio mira a spiegare l’impatto della sua personalità e della sua vicenda in una generazione latinoamericana, in quell’avanguardia giovanile che, con lui o come lui, si è battuta fieramente ma invano per cambiare un continente, destinato, sull’orma del modello occidentale di modernizzazione, a altre vie di trasformazione."

 

  L’AUTORE – Ludovico Incisa di Camerana è stato ambasciatore in Venezuela e Argentina e sottosegretario agli Esteri del governo Dini. Nei suoi libri ha analizzato le dimensioni sociali ed economiche del fascismo, la storia politica dell’America Latina, la politica estera degli Stati Uniti e i rapporti internazionali negli anni della guerra fredda. Tra le sue opere menzioniamo L’Argentina, gli italiani, l’Italia, La vittoria dell’Italia nella terza guerra mondiale, Pinocchio, uno studio sulle radici dell’identità italiana attraverso la letteratura.

 

  INDICE DELL’OPERA - Indice – Prologo – Parte prima. Lo studente armato – Capitolo I. Preparazione del Che – Capitolo II. La rivoluzione è un destino – Capitolo III. Studenti in gara – Capitolo IV. Studenti sergenti tenenti – I ragazzi del Che – Capitolo V. La conquista di Cuba – Capitolo VI. Cuba come modello rivoluzionario – Capitolo VII. I viaggi del Che – Parte seconda. La rivoluzione inevitabile - Capitolo I. Il Che in cerca di un ruolo – Capitolo II. L’illusione africana – Capitolo III. La Chiesa, strano alleato – Capitolo IV. Vescovi all’assalto – Capitolo V. Un intellettuale francese e la rivoluzione – Capitolo VI. La rabbia del giovane ceto medio – Parte terza. Ordine di battaglia – Capitolo I. Castro dichiara la guerra rivoluzionaria – Capitolo II. L’inafferrabile Che – Capitolo III. Come la rivoluzione perde l’appuntamento – Capitolo IV. Bolivia preludio della fine – Capitolo V. Fine del Che della rivoluzione – Parte quarta. Tramonto di una rivoluzione – Capitolo I. Il Venezuela insorge – Capitolo II. Venezuela: no a Castro e al Che – Capitolo III. Il Brasile non è la prossima Cuba – Capitolo IV. Guatemala: i tenenti rivoluzionari – Capitolo V. Nicaragua: Sandino il precursore – Capitolo VI. I giovani eredi del sandinismo – Capitolo VII. El Salvador: una battaglia calda nella guerra fredda – Capitolo VIII. Fuochi sulla montagna – Capitolo IX. Il monologo colombiano – Parte quinta. L’ultimo fronte – Capitolo I. I rivoluzionari brasiliani – Capitolo II. Studenti nella selva – Capitolo III. Argentina: una gioventù quasi fascista - Capitolo IV. Sfida all'esercito - Capitolo V. Guerra incivile in un paese civile - Capitolo VI. Tupamaros europei - Capitolo VII. Le rivoluzionarie - Capitolo VIII. Le guerrigliere - Prima conclusione - Seconda conclusione - Terza conclusione - Quarta conclusione - Indice dei nomi