Il Mondo, Lo Stato Democratico, Il Sereno Stampa

Julius Evola

Il Mondo (1924-1925), Lo Stato Democratico (1925), Il Sereno (1924)

Pagine srl / I libri del Borghese, pagg.128, € 15,00

 

evola_ilmondo  IL LIBRO – Il 1924 e il 1925 sono stati anni convulsi e decisivi per la storia d'Italia: prima la vittoria del Listone fascista nelle elezioni della primavera, poi l'assassinio di Giacomo Maueotri nel giugno del 1924, a seguito la crisi del fascismo e la protesta dell'Aventino dei partiti liberal-democratici, infine, dopo il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925, la riscossa del movimento fascista che progressivamente diventerà regime totalitario con le leggi fascistissime. In questa situazione di latente guerra civile la società italiana si divise nella politica e nella cultura, e anche il variegato ambiente dell'esoterismo, dello spiritualismo e della massoneria seguì le vicende controverse del nostro paese.
  Il quotidiano Il Mondo nacque nel 1922 da un gruppo di intellettuali liberal-democratici, tra i quali emergeva la personalità di Giovanni Amendola, già teosofo, filosofo e politico, leader di una delle più importanti formazioni politiche italiane, mentre il quindicinale Lo Stato Democratico venne pubblicato nel corso del 1925 a cura del Duca Antonio Colonna di Cesarò, anch'egli antroposofo, filosofo e politico, leader di Democrazia Sociale, partito che aveva collaborato col primo governo Mussolini e che era passato all'opposizione antifascista nel 1924.
  Il quotidiano Il Sereno nasce nel 1924 e rientra nel medesimo tipo di pubblicazioni, e come tale partecipò alle ultime battaglie antifasciste di quel biennio.
  Il giovane Evola, che in quegli anni era già un importante esponente della cultura esoterica, filosofica e spiritualista italiana, esordisce su queste testate come giornalista di tematiche culturali, ma progressivamente entra sempre più dettagliatamente nei roventi problemi politici dell'attualità. Così emergono le prime posizioni politiche dell'aristocratico Evola: un netto rifiuto del movimento e del regime fascista, letto come una manifestazione totalitaria di moderna democrazia di massa, e la speranza che la cultura spiritualista, esoterica e tradizionale potesse diventare la base di una rigenerazione della politica italiana all'interno della legalità monarchica e liberaldemocratica.

  DAL TESTO – “E quanto al numero, non bisogna farsi illusioni; occorre tener presente che ciò che quasi invariabilmente determina una «maggioranza», non è una autonoma volontà dei molti, bensì la potenza e la superiorità di persone che sanno attirarsela a sé, potenza di cui il maggior numero degli aderenti è soltanto la misura o l'eco. Così per il riconoscimento di un'opera d'arte: è il genio che si impone. Il numero è conseguenza, non causa. Il criterio statistico è dunque fondamentalmente astratto: bada agli effetti, non alle cause; esso potrebbe venire accettato senza conseguenze anche dalla dottrina opposta, che la causa del numero vede nell'individuo potente. E l'individuo potente può trascinare la folla dove vuole, può mandare in schegge tutte le norme mediocri, calcolate e tradizionali di utilità, di convenienza, di benessere generale. E la storia ce lo mostra, dovunque. Accesi dall'entusiasmo per un uomo, per un simbolo, per una idea, milioni di esseri hanno travolte le barriere della prudente normalità, si sono sacrificati, hanno arso, si sono distrutti.
  “Onde, in connessione, se non avessi tema di fare la fine di Dioniso, il dio sbranato, vorrei pormi il problema se, per avventura, il valore concreto del democratismo non risiedesse in ciò, che esso, dato il momento storico, si presenta come il migliore strumento attraverso cui si può riuscire a sottomettere la massa. In fatti un democratismo che non riuscisse, contraddirebbe apertamente sé stesso.”

  IL CURATORE - Marco Rossi (1957) ha collaborato a "Roma", “'La gazzetta Ticinese", "Il Borghese", "Intervento", "La Torre", "Futurismo Oggi", "Diorama Letterario", "Parsifal", "Antologia Viesseux", "Koiné", "Letteratura-Tradizione". Si è occupato di ricerche sui legami tra la cultura esoterica del Ventesimo secolo e la storia politica, artistica e letteraria italiana; pubblicando saggi su "Storia Contemporanea", "Theosophical History". "Quaderni Radicali", "La Destra", "Arthos". Ha pubblicato Leggende a Primavera, Futurismo Oggi, Roma, 1982; Lascia che sanguini: The Rolling Stones - Contestazione e crisi giovanile attraverso la musica, Il Falco, Milano, 1983; La Conquista della terra di nessuno, Solfanelli, Chieti, 1995; Battisti-Mogol tradizione spirituale ed esoterisrno, Ibiskos, Empoli, 2005, 2006, 2008: Il segreto della Dea, Ibiskos, Empoli, 2006,2008: Esoterismo e razzismo spirituale, Name, Genova, 2007. È coautore e curatore del volume Delle rovine ed oltre. Saggi su Julius Evola, Antonio Pellicani Editore, Roma, 1995 e coautore di: Julius Evola. Mito, Azione, Civiltà, Il Cerchio, Rimini, 1996; Esoterismo e fascismo, Mediterranee, Roma, 2006; Storia d'Italia. Annali 25 Esoterismo, Einaudi, Torino, 2010; L'orientalista guerriero, Il Cerchio, Rimini, 2011,

   INDICE DELL’OPERA – L'antifascismo aristocratico di Julius Evola negli anni venti, di Marco Rossi - Julius Evola: Articoli da IL MONDO - L'Io supernormale (24 gennaio 1924) - Ermanno Keyserling e la "Scuola della Sapienza" (4 marzo 1924) - La costruzione dell'immortalità (12 aprile 1924) - L'idealismo dell'insufficienza (24 giugno 1924) - Segni dei tempi: l’”Amletismo” (21 aprile 1925) - Julius Evola: Articoli da LO STATO DEMOCRATICO - Stato, Potenza e Libertà (1 maggio 1925) - Note critiche sulla dottrina democratica (15 agosto 1925) - Congedo (Lo Stato Democratico) - Per un rinnovamento dell'idea politica (31 dicembre 1925) - Julius Evola: Articoli da IL SERENO - Trombe d'argento (3 luglio 1924) - Le possibilità dell'uomo (6-7 agosto 1924) – Appendice - Nota biobibliografica, di Giacomo Rossi