Nuova Storia Contemporanea, n.3/2014 Stampa

Nuova Storia Contemporanea, n.3 maggio/giugno 2014

Le Lettere, pagg.168, € 11,50

nsc03 2014  - Ernesto Galli della Loggia, La Grande Guerra e l'identità nazionale
La Grande Guerra non è soltanto l'ultimo conflitto combattuto per il completamento dell'unità nazionale, ma è anche il primo episodio di un ampio scontro interno al Paese: scontro che in modi e forme diverse ha caratterizzato gran parte del Novecento italiano assumendo spesso toni e contenuti di una guerra civile.

- Alberto Indelicato, A proposito di storia ipotetica
Talvolta lo sviluppo degli avvenimenti storici è sembrato dipendere da un solo fatto: una malattia improvvisa, la ribellione di poche persone a un'autorità apparentemente salda, l'esito di una votazione risicatissima, la firma o il rifiuto di firmare un documento da parte di chi doveva prendere una decisione... Dei poeti, come Heine, hanno immaginato sbocchi alternativi a eventi rivelatisi determinanti; lo hanno fatto, a volte involontariamente, anche degli storici che pure dichiarano che simili fantasie non sono legittime.

- Raimondo Luraghi, Perché Hitler si volse ad est?
È l'ultimo scritto, inedito, del grande studioso di storia americana e di storia militare sulle motivazioni dell'attacco tedesco all'Urss. Nella prima parte Luraghi sottolinea le difficoltà che gli studiosi dovettero affrontare, già all'indomani del conflitto, per ricostruire in maniera attendibile la storia del secondo conflitto mondiale in una situazione caratterizzata da una limitata (o addirittura preclusa) accessibilità alle fonti archivistiche e a preoccupazioni di opportunità politica.

- Alessandro Milani, La Santa Sede e i nazionalismi polacco e ucraino
L'articolo tratta del nazionalismo polacco e di quello ucraino tra la Prima guerra mondiale e la nascita della Seconda Repubblica Polacca (1914-1923) e le implicazioni politico-religiose, avendo come punto di riferimento la Galizia orientale. Nella regione i due popoli coesistevano da secoli e la politica delle nazionalità attuata dagli Asburgo garantì a polacchi e ucraini della regione una tolleranza sconosciuta nelle altre porzioni delle rispettive patrie divise. Nei successivi paragrafi vengono analizzati i percorsi intrecciati dei due popoli per raggiungere le rispettive unità nazionali, attraverso la Prima guerra mondiale, il conflitto tra la Russia bolscevica e la Polonia, quello polacco-ucraino, fino all'annessione della regione da parte di Varsavia.

- Marco Patriarca, Modificare i trattati europei per un futuro più felice dell'Unione
Per aspirare all'Unità politica gli Stati nazionali dell'Unione Europea dovrebbero prima integrarsi fra loro. I parlamentari europei potrebbero risiedere nei parlamenti nazionali e non a Strasburgo e la Bce dovrebbe estendere il proprio raggio d'azione e perseguire anche altri scopi.

- Francesco Bonicelli Verrina, Il conte Teleki e l'inizio della Seconda guerra mondiale
Il saggio ricostruisce l'ultimo anno del conte Teleki Pal, un geografo di fama mondiale dell'Accademia Ungherese, i suoi sforzi per tenere il Paese fuori dal conflitto e, al tempo stesso, coerentemente con tutta la propria vita, la decisione di sacrificare se stesso, fino alle estreme conseguenze, nel tragico destino di un'Ungheria dimentica del suo nobile passato e in marcia verso la catastrofe.

- Maurizio Serra, I cinquanta giorni di un ambasciatore nella Spagna franchista
All'inizio del 1937 Roberto Cantalupo fu inviato come rappresentante ufficiale dell'Italia presso la giunta franchista a Salamanca. I motivi che spinsero Ciano a scegliere un diplomatico moderato e anglofilo, non inserito nella carriera e non amato da Mussolini, furono diversi: dal desiderio di bloccare candidature estremiste come quella di Roberto Farinacci all'illusione di mediare un'intesa generale partendo da una generica piattaforma antibolscevica.

- Dino Cofrancesco, Le responsabilità degli intellettuali
Proponendosi una riflessione sulla cultura politica italiana degli ultimi decenni, l'Autore analizza i motivi che hanno impedito l'affermarsi m Italia di un intellettuale di tipo weberiano e che hanno, al contrario, facilitato la nascita di un modello di intellettuale sempre più ideologicamente impegnato e il cui successo rappresenta un vulnus della democrazia liberale.

- Antonio Ciarrapico, Il tradimento
Il saggio analizza l'ultimo volume di Mauro Canali sui rapporti fra Gramsci e Togliatti, sottolineando gli elementi di novità di questa ricerca soprattutto sul dissidio fra i due politici comunisti e sui metodi disinvolti e ingannevoli con i quali Togliatti e altri dirigenti politici della vecchia guardia del Pci hanno gestito, per scopi strumentali, l'eredita gramsciana.

- Mauro Canali, La verità negata sui rapporti fra Gramsci e Togliatti
Con questo saggio l'Autore replica alle critiche mosse dalla rivista «Critica Marxista» al suo ultimo lavoro su Gramsci e Togliatti e ribadisce la tesi di fondo secondo la quale nel dopoguerra venne creato il falso mito della continuità Gramsci-Togliatti attraverso gravi manipolazioni del pensiero dell'intellettuale e politico sardo.

- Mariano Gabriele, Ricordo di Alberto Santoni
L'articolo ricostruisce la personalità e l'itinerario storiografico di uno dei maggiori studiosi di storia militare i cui lavori, a cominciare da quelli sul ruolo svolto dai decrittatori inglesi durante la guerra nel Mediterraneo, tutti fondati su una solida base di ricerca archivistica, hanno avuto un'importanza fondamentale.