La sinistra assente Stampa

Domenico Losurdo

La sinistra assente
Crisi, società dello spettacolo, guerra


Carocci Editore, pagg.304, € 23,00

 

losurdo sinistra  IL LIBRO – Le promesse del 1989 di un mondo all'insegna del benessere e della pace non si sono realizzate. La crisi economica sancisce il ritorno della miseria di massa anche nei paesi più sviluppati e inasprisce la sperequazione sociale sino al punto di consentire alla grande ricchezza di monopolizzare le istituzioni politiche. Sul piano internazionale, a una "piccola guerra" (che però comporta decine di migliaia di morti per il paese di volta in volta investito) ne segue un'altra. Per di più, all'orizzonte si profila il pericolo di conflitti su larga scala, che potrebbero persino varcare la soglia del nucleare. Più che mai si avverte l'esigenza di una forza di opposizione: disgraziatamente in Occidente la sinistra è assente. Come spiegarlo? Come leggere il mondo che si è venuto delineando dopo il 1989? Attraverso quali meccanismi la "società dello spettacolo" riesce a legittimare guerra e politica di guerra? Come costruire l'alternativa? A queste domande l'autore risponde con un'analisi originale, spregiudicata e destinata a suscitare polemiche.

  DAL TESTO – "Come emerge da autorevoli studi, il ruolo degli Usa e dell'Unione europea nelle cosiddette «rivoluzioni colorate» è stato decisivo; a imporsi è stato un superiore potere imperiale [...]. Già la scelta di volta in volta di un colore determinato rinvia agli studi effettuati nei primi anni del secondo dopoguerra dagli strateghi statunitensi della «persuasione occulta» e dal Color Research Institute [...].
  "Siamo chiaramente in presenza di una serie di colpi di Stato, accuratamente programmati. Com'è confermato dai più recenti avvenimenti in Ucraina. In questo paese già la «rivoluziona arancione» della fine del 2004 aveva visto la partecipazione di «troppe organizzazioni non governative degli Stati Uniti» [...]. Nove anni dopo c'era una replica. A partire dalla seconda metà del novembre 2013, l'Ucraina, che aveva appena rifiutato di firmare un accordo destinato a condurla sulla via dell'adesione all'Unione europea (e alla NATO), era scossa da massicce manifestazioni di protesta. Già il 3 dicembre, un quotidiano italiano di provata fede atlantica parlava di «colpo di Stato» in corso. Non a caso l'epicentro della protesta era Kiev, a distanza e al riparo delle regioni orientali, nettamente contrarie al rivolgimento che si andava preparando nella capitale, nel centro del potere che si trattava di rovesciare [...]"

  L'AUTORE – Domenico Losurdo è professore emerito di Storia della filosofia all'Università degli Studi di Urbino. Tra le sue pubblicazioni più recenti: "Controstoria del liberalismo" (Laterza, 2010, 4a rist.), "La lotta di classe" (Laterza, 2013, 2a rist.), "Nietzsche, il ribelle aristocratico" (Bollati Boringhieri, 2014, 3a rist.).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - 1. Attacco allo Stato sociale, barbarie neocoloniale, guerra. L'Occidente e la sinistra assente (Declino di una «grande divergenza» e ascesa di un'altra/Lo Stato sociale: due secoli di lotta di classe/«Non esiste la società, esistono solo gli individui»/La grande rapina dal 1989 ai giorni nostri/Guerra e ritorno della «società»/Irak, Libia, Siria: una distruzione dopo l'altra/Un caposaldo dell'Occidente, dell'oppressione femminile e della «nuova schiavitù»/Il ritorno delle «donne di conforto» e della schiavitù sessuale/Verso una nuova grande guerra? Lo spettro di Hiroshima/Il neoliberismo (economico e politico), il neocolonialismo e la sinistra assente) - 2. Il mondo capitalista-imperialista quale «mondo libero»? (Miseria di massa e incarcerazione di massa/Monopartitismo competitivo e ritorno della discriminazione censitaria/«Kill list» e crisi del governo della legge/La liquidazione della rule of law nelle relazioni internazionali/Democrazia o Impero?/«Il potere assoluto corrompe in modo assoluto») - 3. Società dello spettacolo, terrorismo dell'indignazione e guerra (Dalla produzione delle idee alla produzione delle emozioni/Compattamento e omertà dell'Occidente/Commozione per i neonati e scatenamento della guerra/Psywar, Revolution in Military Affairs, Internet Wars/Dalla società dello spettacolo allo spettacolo come tecnica di guerra/Selezione e incanalamento dell'indignazione/ "Evidenza" dell'immagine e uso sovrano delle categorie/Le due funzioni belliche della società dello spettacolo/Hollywood e la nazione morale per eccellenza) - 4. Da Truman al 1973 e dal 1989 ai giorni nostri. Due ondate di colpi di Stato (Un terrorismo dell'indignazione coniugato al passato/Il «dispotismo illuminato» a Piazza Tienanmen/Guerra fredda e prima ondata di colpi di Stato/A partire dal 1989: la seconda ondata di colpi di Stato/Belgrado 2000: dalla guerra al colpo di Stato/Teheran 1953 e 2009: un colpo di Stato riuscito e uno mancato/Dalla dittatura militare al "protettorato democratico"/Plutocrazia, democrazia, democrazia nei rapporti internazionali) - 5. La costruzione dell'universalismo imperiale (Dal protezionismo commerciale e ideologico all'imperialismo del libero commercio e dei diritti umani/L'Occidente dal politeismo al monoteismo dei valori/Calendario sacro e controllo della memoria storica/La distruzione dell'identità dei possibili nemici/Autocelebrazione e promozione dell'autofobia nel campo nemico/Il sillogismo di guerra dell'«universalismo» imperiale/Universalismo o etnocentrismo esaltato?/Fervore democratico e cinica Realpolitik/«Universalismo» o «eccezionalismo»?) - 6. Dal colonialismo al neocolonialismo: discontinuità e continuità (Una lotta di lunga durata/La terza tappa dello scontro tra colonialismo e anticolonialismo/Un neocolonialismo economico-tecnologico-giudiziario/Dalla «filantropia + 5%» dell'Impero britannico ai «valori e interessi» degli USA/Missionari, ONG e decurtazione della Carta dei diritti/Le ONG e la delegittimazione della rivoluzione anticoloniale/Il Premio Nobel per la pace e l'Impero/L'extraterritorialità dai cristiani ai «dissidenti»/Uno sguardo laico sui "martiri" della religione civile dei diritti umani/Dalla "dissidenza" al "collaborazionismo") - 7. Controrivoluzione neocoloniale e «pivot» anticinese (Gli USA e la Cina/I mutevoli bersagli della Crociata democratica/Un attacco alla Cina da destra e da sinistra: una strategia consolidata/Amputazione della Carta dei diritti e rilancio della Crociata) - 8. Tra sinistra imperiale e sinistra populista e anarcoide. La situazione in Occidente (Cinici e anime belle: una divisione del lavoro conflittuale/Terrorismo dell'indignazione e capitolazione della sinistra/Dal «cristianesimo imperiale» alla sinistra imperiale/L'egemonia esercitata dalla sinistra imperiale/«Miseria socializzata» o Stato sociale? Harvey e la Cina di Deng/La sinistra radicale, Žižek e la delegittimazione dello Stato sociale/Latouche e la delegittimazione della lotta contro neoliberismo e imperialismo/Sulle orme di Hayek: Foucault e la sinistra/Movimento reale e teoria: un divorzio rovinoso) – Conclusione - Il nuovo quadro mondiale, i crescenti pericoli di guerra e la dispersa sinistra occidentale - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi