Fra i dannati della terra Stampa E-mail

Gianni Oliva

Fra i dannati della terra
Storia della Legione Straniera


Mondadori, pagg.257, € 22,00

 

oliva dannati  IL LIBRO – Idealisti usciti sconfitti da una rivoluzione fallita, romantici perduti dietro un amore impossibile, balordi in fuga dalla giustizia, affamati in cerca di un lavoro e di uno stipendio: la Legione straniera è tutto questo, un miscuglio di uomini diversi per motivazioni e provenienze, ma tutti ugualmente irrequieti, malinconici, feroci. Sin da quando venne costituita nel 1831 da re Luigi Filippo «Égalité», la Legione è stata lo specchio delle turbolenze del mondo: un reparto di volontari sradicati dalle proprie origini, senza famiglia e senza patria. Non dei semplici mercenari, ma soldati che nella mistica combattentistica e nello spirito di corpo ritrovano un'identità. Impiegati nelle «guerre sporche» dell'impero coloniale francese, dall'Algeria al Marocco, al Madagascar, all'Indocina, i legionari hanno scritto pagine drammatiche di storia militare, dove la violenza inflitta o subita ha assunto toni esasperati: quella di Algeri non è che la più nota di molte battaglie condotte senza pietà e senza tregua. Dietro le rappresaglie brutali ci sono però storie insospettabili di uomini sconfitti alla ricerca di riscatto. Gianni Oliva ne ripercorre le tracce, e ricostruisce le loro vicende come in un grande romanzo epico. Sono storie di barricate e di passione, come quella risorgimentale di Carlo Pisacane, l'eroe biondo della spedizione di Sapri; di vitalismo irrequieto, come quella del veneziano Francesco Zola, futuro padre di Émile, ingegnere in cerca di nuove sfide professionali e ladro per amore, e di Curzio Malaparte, eclettico intellettuale, che partì volontario nel 1914. E ancora storie di ribellione, come quella del principe reale Aage, che lascia la corte di Copenaghen per combattere con il képi bianco in Marocco; di fuga, come quella di Giuseppe Bottai, per vent'anni deputato e ministro fascista, e dopo il 1943 soldato semplice protetto dall'anonimato della Legione; di sfida e redenzione, come quella di Simon Murray, prima volontario in Algeria, poi finanziere ai vertici di una multinazionale. Il legionario dannato, infelice e generoso, impersonato da celebri attori come Jean Gabin e Gary Cooper, ritrova in questo saggio i contorni storici entro i quali è maturata un'esperienza militare unica nel suo genere. Oggi, chiusa l'epoca dell'impero coloniale francese, della Legione straniera, sotto il profilo militare, rimane ben poco: i suoi 7200 volontari operano come soldati professionali, impegnati nelle missioni multinazionali di peace enforcing e di peace keeping. A spingerli all'arruolamento, forse ancora una volta l'immagine-simbolo del legionario in marcia sotto il sole del deserto, sferzato dal vento che leviga le rocce e i ricordi.

  DAL TESTO – "Uomini di una generazione effervescente, che oscilla tra la voglia di agire e la frustrazione della storia; carbonari irrimediabilmente schedati nei propri Paesi d'origine; insorti che sono sfuggiti al carcere con fughe romanzesche; esuli partiti alla ricerca di un orizzonte. A Langres e negli altri centri di reclutamento affluisce l'umanità romantica del primo Ottocento, quella che in patria ha fallito l'appuntamento con la rivoluzione e che cerca un nuovo presente. Non a caso il numero maggiore di volontari italiani arriva dal Mezzogiorno, dove l'esperienza del 1820 ha «bruciato» un'intera generazione; e non a caso l'altra grande area di provenienza è la Polonia, dove l'insurrezione di Varsavia del novembre 1830 contro la dominazione russa è stata repressa nel sangue dallo zar Alessandro I e chi è riuscito a evitare l'esecuzione o la prigione ha dovuto riparare all'estero.
  "Si tratta di uomini mediamente colti, spesso con esperienze militari pregresse, facili da inserire in un corpo dell'esercito perché consapevoli di che cosa significhi combattere e di quali regole comporti l'appartenenza a un'unità operativa. Alcuni di loro vengono infatti cooptati nei ranghi degli ufficiali: le disposizioni del maresciallo Soult prevedono che a comandare i legionari siano ufficiali francesi, ma sin dall'inizio una quota di stranieri (poi fissata nel 10 per cento) viene ammessa a ruoli di responsabilità."

  L'AUTORE – Gianni Oliva, studioso del Novecento, da anni si occupa degli argomenti meno indagati della storia nazionale recente. Da Mondadori ha pubblicato, fra gli altri, "La resa dei conti", "Umberto II", "Foibe", "Storia dei carabinieri", "Duchi d'Aosta", "Le tre Italie del 1943", "L'alibi delle Resistenza", "Profughi", la nuova edizione di "Storia degli Alpini", "«Si ammazza troppo poco»", "Soldati e ufficiali", "Esuli", "Un regno che è stato grande".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – I. Alle origini della Legione (Luglio 1830, la conquista di Algeri - Raffaele Poerio e gli sconfitti del '31 - Legionari, non mercenari - Il battesimo del fuoco contro le tribù arabe) – II. Dalle barricate all'Algeria (In Spagna tra carlisti e legittimisti - Il legionario senza nome dell'Atlante sahariano - Carlo Pisacane legionario per amore) – III. La mistica del combattentismo (Crimea e Magenta, le prime autorappresentazioni - In Messico nel nome dell'arciduca Massimiliano - La hacienda di Santa Isabel, 30 aprile 1863 - Come nasce il mito di Camerone) – IV. Alla conquista dell'impero coloniale (Tra le risaie del Tonchino - Dahomey 1892: la Legione penetra nell'Africa nera - La «strada della morte» del Madagascar - La «ferocia» del legionario) – V. Dalle trincee delle Argonne alle montagne del Marocco (Gli assalti della Prima guerra mondiale - Curzio Malaparte e la legione garibaldina - La «pacifìcazione» in Marocco tra l'Atlante e il Rif - La Legione al cinema: Jean Gabin e Gary Cooper - Il rivoluzionario russo e il nobile georgiano – Il principe Aage di Danimarca, legionario di sangue reale – In Siria contro i drusi) – VI. Una nuova ondata di reclute: la Seconda guerra mondiale (Il reggimento di marcia dei volontari stranieri - Al Circolo polare artico, tra i fiordi della Norvegia - Contro Rommel nell'avamposto di Bir Hakeim - Giuseppe Bottai, il ministro fascista diventato legionario - La Legione di Sidi-bel-Abbès - Tra alcol e bordelli) – VII. L'inferno di Dien Bien Phu (Il nuovo Vietnam di Ho Chi Minh - La sale guerre – La battaglia finale nel Tonchino) – VIII. La guerra d'Algeria (Il Fronte di liberazione nazionale - I legionari nella battaglia di Algeri - Verso l'ammutinamento - Il putsch dei generali Salan e Massu - Simon Murray, dalla Legione ai vertici della finanza) – IX. Con le missioni multinazionali (La forza di rapido intervento - Dal Ciad allo Zaire, dal Gabon al Mali - La Legione straniera oggi) – Appendice - Note