I Normanni del Mezzogiorno e il movimento crociato |
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Luigi Russo
DAL TESTO – "Alla luce delle nostre conoscenze odierne resta confermata la valutazione storiografica secondo cui la partecipazione normanna alla spedizione armata che avrebbe condotto alla conquista di Gerusalemme nel 1099 sia riconducibile a soggetti delle casate pugliesi e capuane politicamente meno radicati nel Mezzogiorno italico. Parimenti la documentazione a nostra disposizione conferma che al momento di progettare la propria spedizione, Boemondo non poté che trovare sostegno in quei cavalieri che la conquista normanna aveva lasciato ai margini della spartizione delle regioni del Mezzogiorno, e che non potendo fare alcun affidamento sul suo gruppo familiare si trovò, suo malgrado, in una situazione finanziaria particolarmente fragile che lo costrinse ad impegnarsi in una frenetica attività di reperimento di denaro. Tali problemi sono ben testimoniati dalla straordinaria pergamena - oggi esposta presso il Museo Nicolaiano di Bari - in cui il primogenito del Guiscardo alienava i propri possedimenti baresi per sovvenire alle necessità economiche connesse con il lungo pellegrinaggio armato che l'attendeva. Del resto il finanziamento crociato rappresenta uno degli aspetti maggiormente enfatizzati dalla storiografia degli ultimi anni, come appare chiaro dalla lettura della ponderosa sintesi di Christopher Tyerman (recentemente tradotta) che a più riprese sottolinea la centralità degli aspetti finanziari e le ripercussioni cui andarono incontro i pellegrini poco attenti ad essi. Gli eventi tuttavia avrebbero contribuito ad indirizzare la partecipazione normanna in direzioni inattese, con la conquista di Antiochia e l'instaurazione di un principato nel 1098 retto prima da Boemondo, poi dal cugino Tancredi. Al loro fianco sono infatti attestati un nucleo di fedeli di cui si circondarono i primi due principi sin dagli esordi; emerge con tutta evidenza che un buon numero di essi vantava una discendenza etnica normanna: su un totale di venticinque, abbiamo infatti nove normanni in senso lato, a fronte di cinque non-normanni, mentre undici casi non sono identificabili con certezza." L'AUTORE – Luigi Russo (Sorrento, 1971), Ricercatore di Storia Medievale presso l'Università Europea di Roma, si occupa di storia normanna e del movimento crociato. Componente del Consiglio d'Amministrazione del CESN (Centro Europeo di Studi Normanni, Ariano Irpino) e Membro associato dell'OUEN (Office universitaire d'Études normandes, Caen), è autore di numerosi saggi sulla storia delle crociate nei secoli XII-XV, alcuni dei quali pubblicati o in corso di stampa presso importanti sedi internazionali. Responsabile dal 2006 della voce "Le crociate" pubblicata su "Reti Medievali", è stato revisore scientifico dell'"Enciclopedia del Medioevo" (Milano, 2007), e autore del libro "Boemondo. Figlio del Guiscardo e principe di Antiochia" (Avellino, 2009). INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Ringraziamenti - I Normanni e il movimento crociato. Il problema storiografico - Boemondo d'Altavilla nella storiografia normanna - L'espansione normanna contro Bisanzio (secoli XI-XII) - Boemondo e la prima crociata - Il viaggio di Boemondo d'Altavilla in Francia (1106) - Il regno normanno del Mezzogiorno e Outremer - Il principato normanno di Antiochia (1098-1130) - Sedi originarie di pubblicazione - Indice degli studiosi moderni - Indice dei nomi antichi e medievali - Indice geografico |