Gli Argonauti a Roma Stampa E-mail

Maria Fiammetta Iovine

Gli Argonauti a Roma
Alchimia, ermetismo e storia inedita del Seicento
nei Dialoghi Eruditi di Giuseppe Giusto Guaccimanni


La Lepre Edizioni, pagg.208, € 14,00

 

iovine argonauti  IL LIBRO – Gli Argonauti sbarcano nella Roma del Seicento, tornati dalla spedizione in Colchide con un vello d'oro che stavolta è la Pietra Filosofale. E intorno a loro prende forma un incredibile circuito di nomi, volti, saperi, intuizioni alchemiche e filosofiche in grado di riscrivere le nostre conoscenze sulle cerchie ermetiche del XVII secolo. L'epopea dei nuovi Argonauti è tutta nei quarantadue "Dialoghi Eruditi" di Giuseppe Giusto Guaccimanni, monumentale opera scritta tra il 1698 e il 1705 e suddivisa in quattro tomi, che per tre secoli è rimasta misconosciuta benché sotto gli occhi di tutti.
  Alla scrittrice e libera ricercatrice Maria Fiammetta Iovine va il merito di averne intuito l'enorme potenziale: nasce così, da una sua scoperta ormai inattesa e quindi tanto più clamorosa, "Gli Argonauti a Roma", il saggio che fa riemergere finalmente dall'oblio la testimonianza diretta di Guaccimanni e chiarisce circostanze storiche che finora erano state solo oggetto di ipotesi, a cominciare dal ruolo svolto nel panorama culturale italiano ed europeo dall'Accademia degli Umoristi.
  Il nuovo libro di Maria Fiammetta Iovine ci introduce come ospiti o discepoli di riguardo nell'eccezionale parterre degli Argonauti seicenteschi, uomini e donne tutti in viaggio verso le "colonne d'Ercole" della conoscenza. Guaccimanni, Argonauta egli stesso, si ispira alle conversazioni accademiche alle quali ha assistito, e che forse in qualche caso trascrive, e sembra così di ascoltare le voci di Cristina di Svezia, Francesco Maria Santinelli, Athanasius Kircher e Robert Boyle, insieme a quelle dei principali esponenti della nobiltà romana (Acciaioli, Albani, Aldobrandini, Altemps, Cesarini, Colonna, Massimo, Orsini, Ottoboni, Pamphilj, Sforza...).
  Nei "Dialoghi" si disquisisce con disarmante naturalezza di atomismo e trasmutazioni, o delle vicende di Federico Gualdi e dei Rosacroce, di Sendivogio e di Filalete. Abbiamo perfino il privilegio di visitare gli horti di Villa Palombara nell'anno 1701, per guardare da vicino geroglifici e figure della Porta Magica: si tratta della prima, inedita testimonianza del celebre monumento alchemico, finora documentato solo a partire dai primi dell'Ottocento. "Gli Argonauti a Roma", prima sintesi commentata dei "Dialoghi Eruditi" di Guaccimanni, è anche la testimonianza di un ritrovamento straordinario, che apre nuovi orizzonti agli storici e agli studiosi di esoterismo: grazie a Maria Fiammetta Iovine d'ora in poi la "Roma segreta" del Seicento ci sarà senza dubbio più familiare.

  DAL TESTO – "L'Esquilino è [...] rappresentato come una meta ermetica riconosciuta quale luogo di eccellenza dagli amanti dell'Arte già alla fine del Seicento. Numerosissimi sono i riferimenti alla Porta (senza pleonastici e fuorvianti aggettivi), che con le sue iscrizioni e i suoi simboli appare essa stessa una Tavola d'Ermete. Il silenzio che l'ha circondata sembra quindi appartenere al genere che ammicca agli iniziati, piuttosto che a quello che si accompagna all'oblio; e certamente, ora lo sappiamo, non è la prova dell'assenza della Porta stessa in posizione visibile prima del XIX secolo.
  "Sull'occasione della misteriosa e discreta presenza del marchese Palombara in tanta parte dei Dialoghi, vale notare che l'opera di Guaccimanni costituisce un fondamentale contributo anche per la ricostruzione della storia della ricerca alchemica in Italia. Il nutrito stuolo di ricercatori che alle soglie del Settecento dialoga di alchimia, con sorprendente perizia, conferma che l'eclissarsi di questa disciplina dai salotti delle élites, nonché dal dibattito filosofico-scientifico, avvenne solo più tardi, in concomitanza con il progressivo inaridirsi della funzione di selezione per merito e di coesione della classe dirigente svolta dalle Accademie, talora anche attraverso la trasmissione del sapere ermetico, come nella tradizione neoplatonica rinascimentale."

  L'AUTRICE – Maria Fiammetta Iovine è una libera ricercatrice nei campi dell'alchimia, dell'ermetismo e del Rosacrocianesimo. Ha al suo attivo importanti ricerche su Massimiliano Palombara (1614-1685) e sulla cerchia alchemica della Roma seicentesca, che ebbe tra i suoi protagonisti la regina Cristina di Svezia, Athanasius Kircher, Francesco Maria Santinelli. Alla vita di Massimiliano Palombara è ispirato anche "La bugia dell'alchimista" (La Lepre Edizioni, 2013) pubblicato da Maria Fiammetta Iovine con lo pseudonimo di Jason d'Argot.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione – Introduzione (Per veder passare in istoria la favola del Secol d'Oro - L'autore: Giuseppe Giusto Guaccimanni (1652-1705) - I manoscritti dei Dialoghi Eruditi) - L'Accademia degli Umoristi (Gli Umoristi, storia inedita degli Argonauti - Tra Umoristi e Arcadi: Cigno non fu mai Pica Arrogante - I Romani Accademici: cavalieri, letterati e sacerdoti? - L'impresa degli Umoristi, tra atomismo e alchimia - Il Cannocchiale di Galilei e la lettera di Mezachab: Alessandro VII e Clemente IX tra alchimia, scienza e Sacre Scritture - L'alchimia tra Umoristi e Arcadia: don Virginio Cesarini, il conte Fulvio Testi e un ciceroncin pastorello - Consalvo di Cordova (Tasso redivivo) e Mercurio Vanelmonte: un duello a tutto sangue - Gli Umoristi oltre l'Arcadia, verso l'avvento della Monarchia Boreale) - Cristina di Svezia (Basilissa et in Arcadia? - La quiete, il vuoto e le Piramidi: Robert Boyle, Athanasius Kircher, Elena Piscopia Cornaro - Gli specchi, la Setta Italica Pitagorica e l'anima del mondo - Gli atomi e il Libro della Genesi: la luce, il fuoco e il moto architettonico del Creato - La Colonna d'Ermete, dolcissima occupazione in questo stato di quiete) - Il catalogo degli argonauti - Francesco Maria Santinelli, la Rosacroce e Federico Gualdi (Francesco Maria Santinelli, insigne Filosofo dell'Egizia Menfi - La Rosacroce e gli Argonauti a Villa Palombara - Federico Gualdi: un'altra storia possibile?) - Massimiliano Palombara (Tra gli Argonauti, Ceneo: Massimiliano Palombara, la sua villa all'Esquilino e la Porta Magica) – Conclusioni (Cristina di Svezia a Roma: una scelta "originale" - Cristina, Mazzarino e la corona di Napoli: un progetto da Umoristi? - Borri e la rissa di Villa Palombara: un bisticcio accademico? - Giovanni Francesco Albani, tra Umoristi e Arcadia: un equilibrio alchemico impossibile - La Lux obnubilata di Santinelli e La Bugia di Palombara: due imprese da Umoristi? - Gli Argonauti, muratori e scalpellini - La Porta e la Grotta: la continuità di una tradizione tra Roma e Potsdam?) – Appendice (Guaccimanni e la Tavola d'Ermete - Ergino Argonauta e il Testamentum di Arnaldo di Villanova - La medaglia alchemica di Tommaso Rangoni spiegata da Francesco Crotta)