La Cina di Mao, l'Italia e l'Europa Stampa E-mail

a cura di Carla Meneguzzi Rostagni e Guido Samarani

La Cina di Mao, l'Italia e l'Europa
negli anni della Guerra fredda


il Mulino, pagg.360, € 27,00

 

meneguzzi cinadimao  IL LIBRO – La Cina è oggi il secondo partner commerciale dell'Unione europea dopo gli Stati Uniti. Ma quando sono cominciate le relazioni tra l'Europa e la Repubblica Popolare Cinese? Se ufficialmente la data d'inizio è il 1975, questo volume, intrecciando ricerche e approcci metodologici diversi, dimostra come sin dagli anni Cinquanta la Cina di Mao fosse legata da interessi economici, culturali e politici ai principali Stati europei. Aggirando i veti americani, iniziative private di operatori economici, missioni culturali, delegazioni politiche provenienti dall'Italia, dalla Francia, dalla Gran Bretagna e dalla Germania, intessevano relazioni con Pechino, talvolta senza il consenso governativo, ponendo le basi e le premesse per i successivi rapporti e i futuri scambi. Accanto ai percorsi seguiti da alcuni paesi europei per riconoscere la Rpc, è analizzato, sotto più aspetti, il caso italiano. Emerge allora la dialettica tra le pressioni degli ambienti intellettuali di sinistra, impegnati a diffondere un'immagine della Cina diversa da quella ufficiale, quelle dei settori imprenditoriali, intenzionati a favorire l'apertura di relazioni bilaterali con Pechino, e la cautela della politica ufficiale.

  DAL TESTO – "A metà degli anni Cinquanta la Rpc estese all'Europa occidentale l'intensa attività di scambi culturali che, sul modello sovietico, aveva dapprima rivolto al blocco socialista e agli altri paesi asiatici; la collaborazione culturale destinata a diffondere un'immagine positiva della Cina comunista si incrociò con l'attenzione di importanti esponenti della cultura e dell'arte italiana, delegazioni di intellettuali si recarono a Pechino, delegazioni cinesi arrivarono in Italia, e non solo, anche l'Opera e il Circo cinesi furono tramite di conoscenza del paese asiatico.
  "L'interesse più propriamente politico-ideologico per la Cina trovò spazio, nei primi anni Sessanta, nel quadro dei contrasti fra partiti comunisti, quello sino-sovietico e quello italo-cinese. La Cina diventò punto di riferimento per quella parte della sinistra italiana insofferente del moderatismo togliattiano, piu legata agli ideali del marxismo-leninismo. [...] quanti volevano distinguersi dal Centro Cina troppo elitario e diffondere la conoscenza dell'esperienza cinese tra le masse operaie, si staccarono, fondando gruppi che ebbero alterne vicende, dal padovano Viva il leninismo alla più strutturata Associazione per l'amicizia Italia-Cina sviluppatasi a Perugia.
  "I gruppi trovarono la politica cinese cauta e non troppo propensa ad appoggiarli sia per le difficoltà ideologiche interne, sia perché attenta a non compromettere l'evoluzione italiana nei loro confronti, in corso in quegli anni.
  "Ancor più che in Italia, nei più importanti stati europei ambienti economici e politici guardavano con interesse alla nuova Cina. A differenza di Roma, la Francia vantava importanti relazioni culturali sin dal Settecento, arricchite nell'Ottocento dall'influenza esercitata nel sud della Cina e dalla concessione a Shanghai; questi antecedenti avevano permesso il mito della relazione privilegiata, mito raccolto da de Gaulle che, attraverso il riconoscimento, aveva inteso di dare l'esempio al mondo."

  I CURATORI – Carla Meneguzzi Rostagni ha insegnato Storia diplomatica nell'Università di Padova. Tra le sue ultime pubblicazioni: «La Cina luci e ombre. Evoluzione politica e relazioni esterne dopo Mao» (a cura di, Franco Angeli, 2010).
  Guido Samarani insegna Storia della Cina e Storia e istituzioni dell'Asia nell'Università Ca' Foscari di Venezia. Tra le sue ultime pubblicazioni: «Cina, Ventunesimo secolo» (Einaudi, 2010); «Lontane vicine. Le relazioni fra Cina e Italia nel Novecento» (con L. De Giorgi, Carocci, 2011).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Carla Meneguzzi Rostagni e Guido Samarani - Parte prima. Italia e Cina - Diplomazia a più voci. La questione cinese nella politica estera italiana (1949-1971), di Carla Meneguzzi Rostagni - Enrico Mattei a Pechino: diplomazia parallela e interessi economici in un mondo che cambia, di Camilla Rocca - Roma e Pechino negli anni della Guerra fredda: il ruolo del Centro studi per le relazioni economiche e culturali con la Cina, di Guido Samarani - Alle radici della diplomazia culturale cinese: l'interesse per l'Europa occidentale negli anni Cinquanta, di Laura De Giorgi - L'interesse politico-ideologico per la Cina di Mao sulla scia del contrasto sino-sovietico: alcune considerazioni sulla nascita dell'Associazione Italia-Cina (1962-1963), di Sofia Graziani - Parte seconda. Europa e Cina - Diplomazia commerciale come preparazione al riconoscimento della Rpc. La Francia tra missioni commerciali, concorrenza europea e vincoli transatlantici (1953-1964), di Angela Romano - Politica con altri mezzi: le istituzioni economiche della Repubblica Federale Tedesca e l'apertura alla Cina, 1953-1964, di Giovanni Bernardini - Le relazioni finanziarie tra il Regno Unito e la Repubblica Popolare Cinese, 1949-1974, di Roberto Peruzzi - Il commercio tra Cina e Europa negli anni della Guerra fredda: strategie e obiettivi, di Valeria Zanier - Fonti e bibliografia - Indice dei nomi - Gli autori