Lo Stato Islamico Stampa E-mail

Antonio Albanese, Graziella Giangiulio, Eric Molle, Ricardo Baretzky, Goran Balkan, Edoardo Valdenassi

Lo Stato Islamico
Chi sono - Da dove vengono - Quanti sono - Quali obiettivi


Agc Communication, pagg.141, € 12,00

 

agc statoislamico  IL LIBRO – AGC Communication è un'agenzia giornalistica che lavora su fonti aperte, monitorando da ormai tre anni la stampa estera con uno sguardo particolare sul Medio Oriente, Centro Asia e Caucaso. A partire dal 2013 ha cominciato a monitorare quello che ora è lo Stato Islamico. Dopo dodici mesi, è giunto il momento di raccogliere il frutto del lavoro e dare vita a un testo che, pur non avendo la pretesa di essere esaustivo sullo Stato Islamico, possa sostenere la ricerca del lettore per arrivare a una corretta conoscenza di un fenomeno che è alle porte del nostro paese e che lo investe direttamente. L'Italia è obiettivo primario perché una parte del suo territorio faceva parte delle terre sotto dominio musulmano, e perché Roma è il simbolo dell'antagonista storico dell'Islam: Roma come incarnazione dell'idea dell'impero romano-bizantino e Roma come sede del Cristianesimo di cui il Vaticano è la culla. Il Papa in altre parole è un antagonista del Califfo in quanto, unico al mondo, è capo spirituale, religioso, politico ed economico di uno Stato con "eserciti di fedeli" in tutto il globo.
  Nel volume, sono stati inclusi anche due capitoli dedicati all'Africa, l'esperimento "numero 2" del Califfato.
  In quest'ultimo anno, Isis è diventata Is ed è "uno stato nascente" a tutti gli effetti con cui l'Occidente dovrà fare i conti. Dal punto di vista della storia delle dottrine politiche è "l'unica novità" politica di questo Millennio da poco apertosi. Ha obiettivi chiari: gasdotti, oleodotti, dighe, centrali elettriche, gli hub commerciali, aree agricole fertili. Ha uomini ben armati e addestrati. Ha consenso popolare, un organo legislativo e un tribunale, batte moneta, riscuote le tasse, educa i suoi cittadini.
  È il risveglio islamico post-Mustafa Kemal; Isis sta cercando di attirare tutti coloro che sono alla ricerca dell'unica Ummah, una comunità che non ha confini, che non fa distinzione di razza, che offre opportunità di lavoro e di fare carriera senza dimenticare gli orfani, i poveri, gli anziani e soprattutto dove il leader non è importante quanto lo è la "Ummah". Se dovesse morire Abu Bakr al-Baghdadi, il consiglio della Shura, insieme ai capi tribù, eleggerà un successore. Lo Stato Islamico ha saputo unire il "tradizionale" con l'osservanza del Corano, della Sunnah, dei testi del Medio Evo, e ha innestato su questo impianto socio-culturale il nuovo: l'uso dei social media, la comunicazione massmediatica, l'informazione, la disinformazione, ha dato vita a case di produzione cinematografiche.
  Il lettore non troverà in queste pagine particolari raccapriccianti, dichiarazioni ostentate, né prese di posizioni particolari. Questo lavoro è una raccolta di "news" dal mondo islamico, mediorientale e orientale, dello Stato Islamico che ci permette di entrare nel "loro mondo", mappa la geografia degli jihadisti, le loro abitudini, il loro numero, i loro obiettivi. Tutte queste informazioni servono a cercare di capire come fermarli. Si tratta di una domanda cui sono deputati a rispondere i governi, ma alla quale, si cerca di dare qui qualche spunto di riflessione.

  DAL TESTO – "Il jihadista di Isis di Isis è un giovane tra i 18 e i 24 anni, per l'Italia si arriva fino ai 35 (tenendo conto dei laureandi fuori corso), è istruito parla almeno due lingue e tende a specializzarsi in materie quali: ingegneria, medicina, chimica, agricoltura, scienze politiche, lingue.
  "Sono, come tutti i giovani, sognatori che però una volta affacciati nel mondo del lavoro vengono respinti da più parti, non perché non trovino lavoro ma perché in quello non riescono a realizzarsi. Hanno bisogno dì qualcosa di più. Altra caratteristica europea del jihadista di Isis è di non avere una identità prima dell'arruolamento. Sono giovani che hanno soldi da spendere ma non sono i loro, hanno frequentato le scuole migliori, hanno amici in tutto il mondo, viaggiano, fanno uso di droghe leggere e frequentano i locali notturni, ma non sono mai "felici". Fino a quando incontrano l'Islam e poi la sua lettura che ne dà Isis. Il Califfo ha promesso loro: cittadinanza, lavoro, condivisione delle scelte politiche, combattere per una giusta causa. Sono reperibili on line interviste delle tv irachene in cui i cittadini del Califfato esprimono il loro consenso in quanto nel Califfato «la luce non si paga, così come l'acqua, la sanità e il petrolio». Un metodo questo che ricorda molto le promesse di al-Qaeda e ancora prima i regimi socialisti e comunisti"

  INDICE DELL'OPERA – Perché un libro sullo Stato Islamico? – Introduzione - Perché Isis?, di Antonio Albanese (Le origini del nome - Cosa è il Califfato di ISIS - Breve storia dello Stato Islamico di Iraq e Sham - Open source insurgency (ossia la Strategia di Isis) - Le armi di Isis - La macchina da guerra dello Stato Islamico - Il Complesso Militare-industriale del Califfato - Aspetti Strategici della Difesa del Califfato - Il Califfato vuole tornare a Baghdad) – L'Amministrazione dello Stato Islamico, di Graziella Giangiulio e Antonio Albanese (Vita a Raqqa e a Ninive, Deir al Zor - Auto di lusso, turismo e viaggi di nozze nel Califfato) - La comunicazione per sconfiggere l'Occidente, di Graziella Giangiulio, con la collaborazione di Goran Balkan ed Edoardo Valdenassi (Comunicazione Globale digitale - Internazionalizzazione e quadri militari sul campo - I punti di forza della comunicazione di IS - Gli strumenti per la comunicazione) - Rebuilding the Islamic Khilafah (Le fonti di finanziamento), di Graziella Giangiulio (Le fonti economiche dello Stato Islamico - La Zakat e le imposte dello Stato Islamico – La Jizya - Traffico illegale di petrolio e gas - I rapimenti - Le rapine in banca - I saccheggi – Donazioni - Il fascino dei Ceceni – Hizb ut-Tahrir – Caucaso del Nord – Elementi in comune con lo Stato islamico odierno – Il nuovo frizzante equilibrio mediorientale) – Lo Stato Islamico come Disneyland?, di Antonio Albanese e Graziella Giangiulio (Gli ultimi significativi giuramenti di fedeltà – Da dove vengono i jihadisti del Califfato?) – Gli Shebab somali, di Eric Molle (Storia - Gli Shebab - Reclutamento e rapporti con i gruppi locali - Fonti economiche - Conclusioni e misure di contrasto) – Isis in Africa, di Riccardo Baretzky – Gli obiettivi, di Antonio Albanese e Graziella Giangiulio - Ringraziamenti