Antonio Gramsci. La passione di essere nel mondo Stampa

Diego Fusaro

Antonio Gramsci
La passione di essere nel mondo


Feltrinelli, pagg.174, € 14,00

 

fusaro gramsci  IL LIBRO – Antonio Gramsci è, più di ogni altro, autore fecondamente "inattuale", dissonante rispetto allo spirito del nostro presente. A caratterizzare il rapporto che l'odierno tempo del fanatismo dell'economia intrattiene con Gramsci è, infatti, la volontà di rimuoverne la passione rivoluzionaria, l'ideale della creazione di una "città futura" sottratta all'incubo del capitalismo e della sua mercificazione universale. Risiede soprattutto nell'attuale inattualità della sua figura la difficoltà di ogni prospettiva che aspiri oggi a ereditare Gramsci e ad assimilare il suo messaggio: ossia ad assumere come orientamento del pensiero e dell'azione la sua indocilità ragionata, fondata sulla filosofia della praxis dei Quaderni. Essa trova la sua espressione più magnifica nella condotta di vita gramsciana, nel suo impegno e nella sua coerenza – pagata con la vita – nella "lotta per una nuova cultura, cioè per un nuovo umanesimo". Critica glaciale delle contraddizioni che innervano il presente e ricerca appassionata di un'ulteriorità nobilitante costituiscono la cifra del messaggio dell'intellettuale sardo: l'ha condensato lui stesso nel noto binomio del "pessimismo dell'intelligenza" e dell'"ottimismo della volontà". Ereditare Gramsci significa, di conseguenza, metabolizzare la sua coscienza infelice e non conciliata, la passione durevole della ricerca di una felicità più grande di quella disponibile. Vuol dire, in definitiva, farsi carico della forza appassionata del perseguimento di un futuro più giusto, in cui tutti siano ugualmente liberi.

  DAL TESTO – "I Quaderni sono certo costellati da prese di posizione, talvolta anche alquanto severe, contro la dialettica attualistica. Così, ad esempio, "l'alambiccato attualismo" (Q, X, 11, 1249) di Gentile, eroicamente avversato da Croce, esprime solo una "condizione di ben misera subalternità intellettuale" (Q, X, 14, 1251), in cui la prassi si esprime in formule astratte senza mai determinarsi concretamente. Per questo, "la formuletta del Gentile della 'filosofia che non si enunzia in formule ma si afferma nell'azione'" (Q, I, 92, 91) è solo la prova della "rozzezza incondita del pensiero gentiliano" (Q, VIII, 175, 1047), del suo "gladiatorismo gaglioffo" (Q, I, 92, 91 A), che cambia soltanto i nomi lasciando le cose come sono.
  "Eppure, al di là di queste accuse e di queste dichiarazioni di intenti, il Marx italiano non scrive un Anti-Gentile e la stessa filosofia della praxis dei Quaderni rivela un'incancellabile matrice attualistica e un "gentilianesimo inconscio", soprattutto per quel che concerne la lettura tanto di Hegel quanto di Marx come attualisti che deducono l'essente dal porre soggettivo. Se, per ammissione dello stesso Gramsci, il neoidealismo italiano è - come si è visto - riforma di Hegel mediata dalla praxis marxiana e, insieme, privata dell'equilibrio tra spiritualismo e materialismo (con conseguente valorizzazione esclusiva del primo momento), la filosofia della praxis gramsciana, dal canto suo, mira a favorire un ritorno alla "vera" dialettica hegelo-marxiana: e tuttavia - questo il punto – lo fa tornando a una dialettica hegelo-marxiana fortemente condizionata dalla "filosofia ultraspeculativa" (Q, X, 7, 1223) dell'attualismo gentiliano, che pure dell'hegelismo costituisce "una riforma 'reazionaria'" (Q, X, 41, 1317)."

  L'AUTORE – Diego Fusaro (Torino, 1983) insegna Storia della filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È attento studioso della "filosofia della storia" e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx, Gentile e Gramsci, per la "storia dei concetti" (Begriffsgeschichte) tedesca e per la storia del marxismo. Ha curato l'edizione bilingue di diverse opere di Marx, tra cui l'"Ideologia tedesca" e il "Manifesto del partito comunista". Tra i suoi studi più recenti, si segnalano: "Bentornato Marx!" (Bompiani, 2009), "Essere senza tempo. Accelerazione della storia e della vita" (Bompiani, 2010), "Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo" (Bompiani, 2012), "L'orizzonte in movimento. Modernità e futuro in Reinhart Koselleck" (il Mulino, 2012), "Idealismo e prassi. Fichte, Marx e Gentile" (Il Nuovo Melangolo, 2013), "Il futuro è nostro" (Bompiani, 2014). Dal 2006 dirige la collana filosofica "I Cento Talleri" della casa editrice "Il Prato" di Padova. È il curatore del progetto internet "La filosofia e i suoi eroi" (www.filosofico.net). Per Feltrinelli ha pubblicato "Antonio Gramsci. La passione di essere nel mondo" (2015).

  INDICE DELL'OPERA – 1. Un'eredità difficile - 2. Un eroe italiano: il coraggio della dissidenza - 3. Il peso morto della storia: contro l'indifferenza e il fatalismo - 4. Genesi e struttura dei Quaderni - 5. Filosofia della praxis e lotta contro il determinismo - 6. L'Anti-Croce e il confronto con Hegel - 7. Gramsci attualista rivoluzionario? - 8. Ideologia e lotta per l'egemonia - 9. Senso comune e cultura nazionale-popolare - 10. La "quistione" degli intellettuali e la politica - 11. Ripartire da Gramsci – Note - Bibliografia essenziale