Gustave Thibon, il filosofo–contadino Stampa E-mail

Maria Cristina Laurenti

Gustave Thibon, il filosofo–contadino

La Sapienza – Libreria Editrice Universitaria, pagg.104, € 11,50

 

laurenti thibon  IL LIBRO – Gustave Thibon è ricordato, nella storia del pensiero, con la suggestiva immagine del filosofo contadino, ossia dell'uomo che nella vita agreste vide quel senso di umano e di divino insieme facendo propria la frase che Edmund Burke aveva mutuata da Cicerone: «"Diis immortalibus sero", said an old Roman, when he held one handle of the plough, whilst Death held the other». Il mondo contadino quindi per Thibon non rappresentava solo un momento di altissima poesia: il suo valore oltrepassava i confini dell'estetica e si sospingeva nella direzione ove spazio e tempo perdono ogni riferimento e ogni valore umano.
  Gustave Thibon era nato a Saint-Marcel - d'Ardèche, piccolo comune francese situato nel dipartimento dell'Ardèche nella regione del Rodano-Alpi, il 2 settembre 1903, figlio e nipote di contadini. Ebbe così modo di vivere a contatto con i campi sin dalla prima infanzia e di legarsi alle tradizioni tipiche della vita campestre.
  Quella di Thibon fu una vita definibile come un lungo cammino. Morì, infatti, quasi centenario il 19 gennaio 2001 nel suo paese natale, legato, sino agli ultimi istanti, alla sua terra, al suo mondo agreste e contadino. Danièle Masson, curatore dell'opera forse più significativa di Thibon "Au soir de ma vie", così infatti sosteneva: «[...] uno dei migliori modi per conoscere Gustave Thibon è quello di conoscere la sua regione»."

  DAL TESTO – "Il contadino svolgeva quindi un lavoro onesto: in questo Thibon concordava pienamente con il pensiero di Virgilio. Per altro si trattava di un lavoro diverso da tutte le attività e professioni urbane, spesso umilianti, anche perché non doveva mai ricorrere all'astuzia. L'elenco dei mestieri cittadini descritti nell'opera virgiliana sono molti: il militare, il mercante, l'oratore, il politico, il cortigiano, il servitore, e molti altri ancora. Quasi nulla era cambiato all'epoca di Thibon: con nomi diversi si esprimevano le stesse realtà, alle quali, come già Virgilio, egli contrapponeva l'agricoltore che smuoveva la terra ricurvo sull'aratro. Il contadino manteneva così intatte le proprie radici e si sentiva appagato, sia pur con il lavoro e la fatica. Dunque la vita agreste, sorgente di tutte le pure e forti energie, risvegliava nel filosofo di Saint-Marcel il desiderio di armonia e di pace, quella stessa pace che secoli prima aveva cantato nella sua poesia Virgilio. E ciò perché la terra si lasciava coltivare volentieri, e, a conclusione del proprio lavoro l'agricoltore «coglie i frutti che i rami e i campi consenzienti gli producono spontaneamente»."

  L'AUTRICE – Maria Cristina Laurenti, formatasi all'Università degli Studi di Roma «La Sapienza» sotto la guida del filosofo Augusto Del Noce , ha poi trascorso un ampio periodo a Parigi presso l'École des hétudes historiques et politiques. Tornata in Italia ha insegnato Storia delle Dottrine Politiche (M-Z) e, successivamente, Storia del Pensiero Politico Contemporaneo presso l'Università «La Sapienza» di Roma. Tra le sue pubblicazioni recenti si ricordano: "Simone Weil tra politica filosofia e mistica", Roma, Anicia, 2007 (monografia); "Alain, filosofo della libertà", Roma, La Sapienza, 2010 (monografia); "Gustave Thibon, il filosofo-contadino", Roma, La Sapienza, 2011 (monografia); "Tra popolo e plebe. Il Settecento politico italiano", in "Il governo del popolo. Dall'Antico regime alla rivoluzione", a cura di R. Ruocco e L. Scuccimarra, Roma, Viella, 2011(saggio su rivista); "Emile - Auguste Chartier Gustave Thibon, la Ragione e l'Assoluto", Roma, La Sapienza, 2012 (monografia); "Simone Weil, o la ricerca della Verità", in "La Politica tra la Storia e il Diritto. Scritti in Memoria di Luigi Gambino", Milano, Franco Angeli, 2012 (saggio su rivista).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Capitolo I. Gustave Thibon, lettore di Virgilio - Capitolo II. Gustave Thibon, lettore di San Tommaso - Capitolo III. Gustave Thibon, lettore di Friedrich Nietzsche - Capitolo IV. Gustave Thibon e l'incontro con Simone Weil - Bibliografia