La guerra dopo la guerra Stampa

Lisa Bregantin - Bruno Brienza

La guerra dopo la guerra
Sistemazione e tutela delle salme dei caduti dai cimiteri al fronte ai sacrari monumentali


Il Poligrafo, pagg.172, € 23,00

 

bregantin guerradopo  IL LIBRO – In quale modo la società italiana ha celebrato e celebra tuttora il culto dei Caduti della Grande Guerra? La presente indagine, compiuta da due studiosi con competenze simili ed esperienze diverse, intende ricostruire le vicende del Commissariato per le Onoranze ai Caduti in Guerra, con particolare riferimento ai morti del Primo Conflitto mondiale, dalla sua istituzione ad oggi. Lo sguardo adottato è duplice e riflette la molteplicità dei saperi e degli approcci che contraddistinguono la ricerca. Da un lato viene presa in esame la storia giuridica e amministrativa, dalle prime leggi per la salvaguardia delle sepolture promulgate già durante la guerra - quando il Commissariato ancora non esisteva - a quelle attuali, atte a tutelarne il patrimonio come bene culturale del Paese. Dall'altro lato viene tracciato un percorso incentrato sui risvolti emotivi, che mette in evidenza come il culto dei Caduti, nel corso degli anni, sia andato incontro a una serie di mutamenti nella sensibilità collettiva. Un volume che, prendendo le mosse da una tematica molto dibattuta, stimola la comunità scientifica ad affrontare una questione finora poco indagata, ma soprattutto tratteggia una pagina della nostra storia che merita di essere riletta.

  DAL TESTO – "L'importanza che rivestiva nella memoria collettiva il tema dei caduti nella Grande Guerra è testimoniata dal primo intervento legislativo in materia di tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale. Il regio decreto-legge n. 1386 del 29 ottobre 1922 stabiliva che a consacrazione nei secoli della gratitudine della patria verso coloro che per la sua grandezza combatterono epiche lotte nella guerra di redenzione 1915-1918, venivano designati il monte Pasubio, il monte Grappa, il monte Sabotino e il monte San Michele come le zone più legate a immortali fasti di gloria e, nel contempo, essi erano formalmente dichiarati "zone monumentali". Queste zone vennero delimitate con estrema precisione: il Pasubio, con la sommità dello stesso che si eleva sulla curva di livello di 2.200 metri e comprendente il Dente Italiano, la cima Palòn e il cocuzzolo immediatamente a sud della cima stessa; il Grappa, con la sommità del monte al di sopra della quota di 1.700 metri, con lo sprone della Nave, la galleria Vittorio Emanuele e la caserma Milano, esclusa la parte meridionale su cui sorgono la Madonnina e il rifugio del Club alpino; il Sabotino, con la sommità del monte al di sopra della curva di livello di 520 metri dal Sasso Spaccato a ovest, ai ruderi della chiesa di San Valentino esclusi a est; il San Michele, infine, con la sommità del monte al di sopra della curva di livello di 250 metri con le cime 1, 2, 3 e 4 e il monumento commemorativo della brigata "Ferrara" a sud-est della cima 4."

  GLI AUTORI – Lisa Bregantin, laureatasi in Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia, dove ha conseguito anche il dottorato, svolge attività di ricerca presso gli Istituti per la Storia della Resistenza di Venezia e Treviso e l'ANCR di Padova. Collabora inoltre con l'Associazione Nazionale Divisione Acqui e con Onorcaduti. È autrice di numerosi contributi relativi ai due conflitti mondiali e alla guerra di Libia. Ha pubblicato: "Per non morire mai. La percezione della morte in guerra e il culto dei caduti nel primo conflitto mondiale" (Il Poligrafo, Padova 2010); "Caduti nell'oblio. I soldati di Pontelongo scomparsi nella Grande Guerra" (Nuova Dimensione, Portogruaro 2003).
  Bruno Brienza, laureatosi in Materie Letterarie con indirizzo filologico-moderno all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e specializzatosi alla Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell'Archivio di Stato di Roma, è Ufficiale Superiore delle Forze Armate in servizio presso il Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti. Svolge attività di studio e ricerca storico-istituzionale sulle Forze Armate e di ricognizione, riordinamento, conservazione e valorizzazione degli archivi e delle raccolte documentarie del Ministero della Difesa.

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, del Gen. Rosano Aiosa – Prefazione, del Gen. Giuseppe D'Accolti - I. La questione dei cimiteri di guerra (Le sepolture dei caduti nella Prima Guerra mondiale - La Commissione nazionale per le onoranze ai militari d'Italia - Una istituzione per i caduti: l'Ufficio centrale per la cura e le onoranze alle salme dei caduti in guerra - Gli scomparsi di guerra e la dichiarazione di morte presunta - Il recupero e il trasporto delle salme dei caduti in guerra) - II. Il tributo della nazione (Le zone sacre. L'invenzione e il senso - Le zone monumentali della Grande Guerra. La storia e il percorso legislativo - Giovanni Faracovi e il Programma generale per la sistemazione definitiva delle sepolture militari italiane - La sistemazione definitiva delle salme dei caduti in guerra: la legge 12 giugno 1931, n. 877 - Dal commissario del governo al commissario generale straordinario: il regio decreto-legge 31 maggio 1935 / XIII, n. 752 - Le leggi del ricordo - Il commissario generale straordinario: l'opera di Ugo Cei - L'ultimo commissario del regime: l'attività amministrativa del generale Augusto Grassi) - III. Il distacco. Gli anni 1950-1970 (La legge del 9 gennaio 1951, n. 204 "Onoranze ai caduti in guerra" - La riorganizzazione del commissariato generale e l'attività amministrativa per la sistemazione delle salme dei caduti della Prima Guerra mondiale in Italia e all'estero - La normazione interna per la raccolta e la sistemazione delle salme dei caduti in guerra - La normativa edilizia e i criteri per la progettazione dei lavori - Come una foto stinta dal tempo) – IV. Dalla passione alla storia. Il commissariato generale e la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale (I primi tentativi di tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale - Lo strumento legislativo quadro: la legge 7 marzo 2001, n. 78 - La Prima Guerra mondiale e il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 - Beni culturali e ordinamento militare: il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 - Memoria e turismo. La conservazione dei siti della Grande Guerra) – V. Dalla Prima Guerra mondiale all'impegno italiano nelle missioni di pace (Il nuovo contesto internazionale e il ruolo dell'Italia - La linea della memoria: dai caduti della Grande Guerra alla Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace - Tra vecchi e "nuovi" caduti: il Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra e la restituzione delle salme ai congiunti - Lo Stato italiano tra conservazione della memoria e custodia perpetua - Di fronte a Redipuglia) - Appendice fotografica - Indice dei nomi