Fascismo. Breve storia per giovani ignari e adulti disinformati Stampa

Furio Gubetti

Fascismo
Breve storia per giovani ignari e adulti disinformati


Casa editrice Pagine / I libri del Borghese, pagg.120, € 15,00

 

gubetti fascismo  IL LIBRO – Per parlare del fascismo dovremmo prima di tutto definirlo.
  Dopo quasi un secolo dalla sua nascita e migliaia di libri dedicati a questo tema, il problema appare ancora irrisolto. Di esso si è detto tutto e il contrario di tutto, cioè niente di definitivo. Spesso è diventato una pura parola da usare come insulto contro gli avversari, come dimostra Claudio Quarantotto nella sua divertente antologia di citazioni, "Tutti fascisti".
  Come afferma Emilio Gentile , nei suoi fondamentali scritti sul tema, molti storici, in maggioranza marxisti, sono giunti a negare l'essenza stessa del fascismo come realtà autonoma con una sua ideologia, una sua cultura, un suo sistema politico, posseduti invece dal liberalismo e dal comunismo. Per loro il fascismo fu soltanto un "epifenomeno" della reazione antiproletaria della borghesia, oppure una malattia morale, o una degenerazione della società di massa, o, infine, un'incapacità storica di gestire una democrazia liberale da parte di alcuni popoli immaturi.
  "[...] questo breve ma intensissimo libro di Furio Gubetti - scrive Paolo Guzzanti nella Prefazione - colma una lacuna: la mancanza di uno strumento breve, chiaro e onesto, con cui rivolgersi sia ai più giovani che non sanno, che ai meno giovani imbottiti di propaganda di sinistra e di destra. Ecco dunque il materiale di base per sistemare nei cassetti della memoria pezzi della nostra storia che sono anche pezzi della nostra identità".

  DAL TESTO – "Ancor oggi gli storici sono divisi sulle responsabilità dirette di Mussolini. La ricostruzione dei fatti che forse si avvicina di più al vero è che, infuriato da uno dei discorsi del coraggioso deputato, abbia esclamato: "Quello si meriterebbe una lezione!". E che qualcuno a lui vicino, prendendo le sue parole alla lettera, abbia ordinato di rapire Matteotti per sottoporlo a una bastonatura, sfociata poi in un omicidio preterintenzionale. Questa, per quel tanto o poco che valgano le verità processuali, fu anche la conclusione del Tribunale che, mesi dopo, condannò gli esecutori materiali del delitto.
  "È comunque difficile credere che Mussolini, che si era mosso fino a quel momento con prudente astuzia politica e non aveva più davanti a sé alcun vero ostacolo, se ne sia creato volontariamente uno così pericoloso ordinando un crimine di tanta stupida ferocia. Perché le conseguenze politiche furono, come era facilmente prevedibile, molto gravi per il governo. L'opposizione trovò finalmente una sua unità, abbandonando per protesta il parlamento – "ritirandosi sull'Aventino" – e Salandra e Orlando uscirono dalla maggioranza."

  L'AUTORE – Furio Gubetti è nato a Livorno nel 1939, ma è torinese di adozione. Medico specialista in Neuropsichiatria, in Psicologia, in Criminologia, primario ospedaliero, docente, nel 1994 è stato eletto deputato nelle file della Lega Nord da convinto federalista. Quando Bossi fece il ribaltone, Gubetti lasciò la Lega e divenne Presidente del gruppo dei Federalisti Liberal-democratici. Fallito il progetto di Miglio, che aveva appoggiato, di unire tutti i federalisti, entrò in Forza Italia come Segretario della Provincia di Torino. Nel 2001, con il centrodestra nuovamente unito, fu eletto Senatore. Fece parte dell'Assemblea Nato, con l'incarico finale di Vicepresidente della Commissione Difesa. Come Segretario della Commissione Giustizia del Senato propose e fece approvare, nel 2006, la legge sulla legittima difesa, attualmente vigente, nonostante i tentativi di insabbiamento, non solo della sinistra. Anche per il carente sostegno a questa e ad altre sue proposte, altrettanto significative, decise di non ricandidarsi. Oltre a diversi lavori scientifici, ha pubblicato i libri "Per uno Stato nuovo" (Volpe, 1971) e "Introduzione alla Musica classica del '900" (Cartman, 2010).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Paolo Guzzanti – La lettera aperta di Aldo Chiarle – Risposta dell'autore alla lettera di Aldo Chiarle – Capitolo I. Fascismo: le origini – Capitolo II. Dal governo al regime – Capitolo III. 1927-1935: gli anni del consenso – Capitolo IV. L'impero fascista – Capitolo V. 1940-1943. L'Italia in guerra – Capitolo VI. 8 settembre 1943, la morte della patria – Capitolo VII. Il ritorno alle origini e la fine – Immagini - Bibliografia