La Costituzione più bella del mondo? Stampa E-mail

a cura di Giovanni Guzzetta e Antonio Pilati

La Costituzione più bella del mondo?
Argomenti verso il referendum


Il Canneto Editore, pagg.157, € 10,00

 

guzzetta costituzione  IL LIBRO – Il volume raccoglie gli atti del convegno "La Costituzione più bella del mondo?" che si è tenuto a Roma il 26 novembre 2015 per iniziativa dell'Associazione Culturale "Il Nuovo Stato". L'analisi ricostruisce il processo di formazione della nostra Costituzione nel contesto storico dell'incipiente guerra fredda, le strategie talvolta mutevoli dei principali partiti, i grandi nodi politici che sono rimasti irrisolti. Questo permette di guardare da una prospettiva più ricca e articolata il dibattito sull'attuale riforma della Costituzione e le questioni politiche che esso sottende.
  Siamo alla vigilia del referendum che dovrà confermare o respingere la riforma della seconda parte della Costituzione. È uno snodo politico essenziale che concerne la forma stessa del nostro Stato. Questo volume offre un contributo agile e stimolante alla comprensione di un passaggio istituzionale che tocca la vita di tutti noi. Chi volesse trovarvi un'indicazione di voto resterà quindi deluso, ma chi avesse il desiderio di conoscere meglio il contesto in cui la riforma si colloca e di scoprire quali sono alcuni dei nodi politici su cui essa ruota troverà, invece, punti di vista originali, condivisibili o meno ma certamente non scontati né affidati a luoghi comuni o alle parole d'ordine della rutilante propaganda.

  DAL TESTO – "[...] la nostra Costituzione è in larga misura una Costituzione europea, la quale viene interpretata da giudici europei e modificata secondo regole fissate nei trattati europei. Il Governo del Paese è in larga misura un Governo europeo. Disquisire lungamente e appassionatamente sul futuro del sistema parlamentare in Italia, sulla ipotesi di rafforzare il potere esecutivo ignorando il contesto europeo rende tali discussioni oggettivamente marginali (e comunque prive di un fondamento valoriale forte: si contesta drasticamente in Italia quel che è assolutamente normale in Europa) e comunque poco utili rispetto al tema di fondo: come si governano società evolute e complesse, fortemente dipendenti da sistemi trans-nazionali e internazionali, riuscendo a combinare in modo utile efficienza, rappresentatività, identità e condivisione."

  I CURATORI – Giovanni Guzzetta è professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università "Tor Vergata" di Roma e componente del Consiglio della giustizia amministrativa. Tra gli ultimi titoli pubblicati: "Italia. Ultima chiamata", "Lineamenti di diritto pubblico italiano ed europeo", "La contaminazione costituzionale del diritto europeo".
  Antonio Pilati è stato componente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dell'Autorità Antitrust. Tra gli ultimi titoli pubblicati: "Europa sovranità dimezzata", "La guerra dei trent'anni – Politica e televisione in Italia 1975-2008" (con Franco Debenedetti), "Il legame spezzato – Cittadini e politica: 30 anni di illusioni perdute".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Giorgio Mosci – Introduzione, di Giovanni Guzzetta - La Costituzione più bella del mondo? - La prospettiva storica – Relazioni - La riforma è cominciata il 1° gennaio 1948, di Carlo Fusaro - La maledizione del capo politico nella storia d'Italia, di Marco Gervasoni - Siamo tornati alla primavera 1947, di Stefano Ceccanti - Il metodo costituente, di Giovanni Guzzetta - Le retoriche costituzionali: una breve storia, di Giovanni Orsina – Il contesto europeo e trans-nazionale, di Vincenzo Zeno-Zencovich - Questioni attuali - Tavola rotonda – Il centralismo torna dominante, di Luca Antonini - Come rendere funzionali le Regioni, di Stefano Caldoro – L'azzeramento delle autonomie, di Stefano Bruno Galli - Ancora lungo il cammino delle riforme, di Luciano Violante – Verso il referendum - Opinioni a confronto - Giorgio Tonini: "Voto sì perché il Senato non è più un doppione" - Giancarlo Giorgetti: "Voto no perché la riforma mortifica le autonomie locali" – Il nuovo Stato – Il manifesto dell'associazione