Troppe zeta nel cognome Stampa

Mario Luzzatto Fegiz

Troppe zeta nel cognome
Vizi pubblici e private virtù di un critico musicale
Prefazione di Pippo Baudo


Hoepli Editore, pagg.256, € 19,90

 

fegiz troppezeta  IL LIBRO – Che cosa prova prima di andare in scena Ornella Vanoni? È vero che "Il cielo in una stanza" di Paoli è nata in un bordello e che Sting è un grande amatore? Che cosa si nasconde dietro a uno scoop? E come interagisce un critico di un grande giornale con gli artisti? Come nasce una canzone? E una recensione? Come mai Pavarotti si è convertito al pop? Come si fa a incontrare Mina senza farsi cacciare? È davvero possibile essere obiettivi con l'artista che ti coinvolge nel suo processo creativo? O restare calmi quando squilla il telefono e all'altro capo ci sono Bob Dylan o Vasco Rossi? O quando una sera a cena da Gianni Versace i Take That cantano in coro con Elton John che si cimenta su una pianola giocattolo mentre Robbie Williams bacia sulla bocca a bruciapelo solo le signore più attempate?
  Il più noto e longevo critico musicale italiano vuota il sacco su 50 anni di musica, giornalismo, politica e cultura vissuti fra Rai e Corriere della Sera, svelando retroscena e dettagli di star italiane e straniere. Senza fare sconti a nessuno, soprattutto a se stesso, in un percorso musicale e spirituale dove succede un po' di tutto e in cui, alla fi ne, la fede e la musica vincono e convivono come valori assoluti.
  Un diario intenso in cui pubblico e privato si mescolano in un racconto avvincente nel quale emerge il complesso legame di amore-odio che spesso caratterizza i rapporti fra il critico e gli artisti.
  "Leggendo queste pagine – scrive Pippo Baudo nella Prefazione - mi sono reso conto che, insieme al caratteraccio, Fegiz ha anche un cuore, un'anima e perfino una certa competenza musicale."

  DAL TESTO – "Sì, da ragazzino sapevo che sarei prima o poi finito sotto i riflettori. Lo sentivo quando davanti all'albero di Natale nella villa di via Rossetti a Trieste, recitavo la poesia in tedesco. Mio padre, Pierpaolo Luzzatto Fegiz, professore universitario e presidente della Camera di Commercio, veniva fermato dalla gente per strada, per un saluto, un consiglio. Sentivo che sarebbe successo anche a me.
  "Questa certezza ha iniziato a farsi strada quando a dieci anni vidi Mike Bongiorno nel televisore in bianco e nero Admiral di casa nostra. Un giorno o l'altro anche io sarei stato lì, dentro un televisore.
  "Mike teneva una rubrica su "Topolino", io gli scrissi una lettera che non pubblicò, ma arrivò comunque un suo cortese riscontro.
  "Non era tanto la popolarità che cercavo. L'essere sotto i riflettori per me non significava ambizione, arrivismo o smania di protagonismo. Pensavo piuttosto a entrare fisicamente in quel giocattolo chiamato tv. Quello che sentivo, in realtà, era un vero e proprio amore per il mezzo di comunicazione che portava immagini attraverso onde invisibili."

  GLI AUTORI – Mario Luzzatto Fegiz, nato a Trieste il 12 gennaio 1947, per decenni critico musicale e inviato del "Corriere della Sera", con numerose esperienze radiofoniche (debuttò nel 1969 alla RAI con "Per voi giovani") e televisive (fra cui "Mister Fantasy", "Re per una notte", "Momenti di gloria", "Music Farm" e, come autore, "Emozioni" su Raidue). Autore di saggi e libri (il più noto "Morte di un cantautore", la prima ricostruzione della tragica fine di Tenco), è stato docente all'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano. Nelle vesti di attore ha portato in scena lo spettacolo teatrale "Io odio i talent show", scritto con Giulio Nannini e con la regia di Maurizio Colombi.
  Giulio Nannini, nato a Roma nel 1976 e laureato in Scienze politiche a Pisa, scrive come giornalista, saggista e traduttore per "La Nazione", "Jam" e "Rockol.it". Lavora al fianco di Fegiz da oltre 15 anni come regista e coautore del programma "Fegiz Files" e nella creazione di collane discografi che ed ebook pubblicati dal "Corriere" (Vasco Rossi, Lucio Dalla e Roberto Vecchioni). Per il teatro collabora agli spettacoli del regista Maurizio Colombi, tra i quali "Rapunzel - Il Musical".

  INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Prefazione, di Pippo Baudo - Presentazione. Being MLF, di Ranieri Polese - Capitolo 1. Io e Trieste - Capitolo 2. Sono stato un pariolino - Capitolo 3. La Rai - Capitolo 4. La folle gioia di premere Play - Capitolo 5. Le persone giuste - Capitolo 6. Da giornalista a personaggio - Capitolo 7. Da personaggio ad artista - Capitolo 8. Volevo di più. Volevo lo scoop - Capitolo 9. Gli artisti che perdiamo - Capitolo 10. A ruota libera - Capitolo 11. Derby rock: Vasco e Liga - Capitolo 12. Derby lirica: Pavarotti e Bocelli - Capitolo 13. Di galli, aironi, ubriaconi e altre amenità - Capitolo 14. Perché Sanremo è Sanremo - Capitolo 15. Due sorelle e una bambolina che fa no, no, no - Capitolo 16. Jannacci, Gaber e Faber - Capitolo 17. Un artista per amico - Capitolo 18. In viaggio con... - Capitolo 19. Bagni di folla - Capitolo 20. Vizi pubblici e private virtù - Appendice. Alla fiera dell'ego - Indice dei nomi