Guerra di propaganda Stampa

a cura di Claudio Melchior e Antonella Pocecco

Guerra di propaganda
Semiotica e comunicazione nei teatri di crisi


Forum Editrice Universitaria Udinese, pagg.256, € 16,50

 

melchior propaganda  IL LIBRO – La propaganda violenta dello Stato Islamico, o Daesh, la 'guerra di significati' della crisi ucraina, l'attuale war reporting: gli scenari dei conflitti contemporanei sono sempre più mediatizzati. La comunicazione è diventata elemento essenziale e complementare alle operazioni svolte sul campo, e la gestione del consenso e delle percezioni delle opinioni pubbliche ne costituisce parte integrante. Le tecniche di propaganda, sempre più complesse, riguadagnano oggi ampio spazio nei budget dei governi, nel dibattito pubblico, nelle scelte strategiche di ogni tipo di combattimento.
  Questo volume nasce nell'ambito delle attività dell'unità di ricerca Comunicazione e conflitti, attiva presso l'Università di Udine dal 2014. Il focus delle ricerche dell'unità, in stretto collegamento con i corsi di Relazioni pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni, attivi presso la sede di Gorizia dell'Ateneo friulano, riguarda lo studio della comunicazione, intesa in modo multidimensionale, nei suoi vari aspetti relazionali, culturali, psicologici, sociali, e la sua applicazione pratica in situazioni di conflitto, sia armato che di altro genere (investigando perciò ambiti come dinamiche geopolitiche, informazione e disinformazione, conflitti ideologici o politico-sociali).
  Il volume rappresenta l'incontro proficuo fra esperienze professionali diverse, raccogliendo pertanto contributi di taglio analitico differente. Il punto di vista dei professionisti dell'informazione, impegnati a vario titolo sul campo - direttamente come giornalisti, reporters o fotografi di guerra, o indirettamente come analisti ed esperti di geopolitica -, è affiancato da saggi di stampo accademico, volti a illustrare il concetto di propaganda sotto un profilo storico e sociale, gli aspetti teorici di analisi della comunicazione specifici per i contesti di conflitto comunicativo, gli stereotipi e i meccanismi culturali di lettura dell'alterità, lo status iconico-culturale delle immagini.
  Il risultato è una narrazione plurale che coinvolge e contrappone punti di vista differenti, al fine di realizzare un quadro interpretativo che mette in evidenza le caratteristiche principali delle attività di propaganda in questa fase storica caratterizzata da grandi cambiamenti informativi e sociali, e nella quale i conflitti di vario genere, e l'utilizzo della comunicazione all'interno degli stessi, sono destinati a crescere in pervasività, intensità ed efficacia.

  DAL TESTO – "La recente guerra in Ucraina ha riproposto tutti gli scherni classici della propaganda, ma addirittura della propaganda del periodo bellico della Seconda guerra mondiale, rispolverando quelli scherni ideologici presenti nella grande lotta patriottica sovietica contro il mostro nazista, funzionale alla rimozione del fatto che tale conflitto inizia con l'alleanza tedesco-sovietica che si spartisce la Polonia e finisce con l'Armata rossa che entra a Berlino. Nella crisi ucraina si rivedono tutte queste cose: da una parte movimenti di estrema destra dichiaratamente neo-nazisti il cui ruolo viene enfatizzato dalla propaganda e dalla narrativa russa, mentre dall'altra si cerca di enfatizzare il ruolo di neo-comunisti degli indipendentisti."

  I CURATORI – Claudio Melchior e Antonella Pocecco si occupano di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università di Udine. I loro interessi di ricerca vertono sugli aspetti relazionali e negoziali delle interazioni umane, a livello individuale e sociale. Insieme dirigono l'unità di ricerca 'Comunicazione e conflitti', attiva dal 2014 nella sede goriziana dell'Ateneo udinese.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Propaganda, informazione e disinformazione nelle società occidentali, di Claudio Melchior e Antonella Pocecco - Propaganda, disinformazione e info-ops nelle crisi dei nostri giorni, di Gianandrea Gaiani - La guerra non lineare, il paradigma del caos, di Andrea Romoli - Guerra dell'informazione dalla Libia all'Ucraina fino alle bandiere nere e i tabù delle nostre missioni all'estero, di Fausto Biloslavo - Professione inviato: conflitti e narrazioni. Intervista a Barbara Gruden (di Paola Pellegrino) - Comunicazione a-consapevole e propaganda di guerra, di Claudio Melchior - Nuovi orientalismi nelle narrazioni mediatiche contemporanee, di Antonella Pocecco - Le icone di guerra come monumento visuale, di Paolo Parmeggiani - Propaganda e coscienza critica. Intervista ad Alberto Alpozzi - Proselitismo, immagini e mancanza d'informazione. Intervista a Giulio Magnifico - Tra fragilità occidentale e fanatismo messianico, di Gad Lerner - Gli Autori