Le 10 mappe che spiegano il mondo Stampa

Tim Marshall

Le 10 mappe che spiegano il mondo

Garzanti, pagg.313, € 19,00

 

marshall mappe  IL LIBRO – Per comprendere quel che accade nel mondo abbiamo sempre studiato la politica, l'economia, i trattati internazionali. Ma senza geografia, suggerisce Tim Marshall, non avremo mai il quadro complessivo degli eventi: ogni volta che i leader del mondo prendono decisioni operative, infatti, devono fare i conti con la presenza di mari e fiumi, di catene montuose e deserti. Perché il potere della Cina continua ad aumentare? Perché l'Europa non sarà mai veramente unita? Perché Putin sembra ossessionato dalla Crimea? Perché gli Stati Uniti erano destinati a diventare una superpotenza mondiale? Le risposte a queste domande, e a molte altre, risiedono nelle dieci fondamentali mappe scelte per questo libro, che descrivono il mondo dalla Russia all'America Latina, dal Medio Oriente all'Africa, dall'Europa alla Corea. Con uno stile chiaro e una prosa appassionante, Marshall racconta in che modo le caratteristiche geografiche di un paese hanno condizionato la sua forza e la sua debolezza nel corso della storia e, così facendo, prova a immaginare il futuro delle zone più calde del pianeta.
  Scrive, nella Prefazione, Sir John Scarlett (direttore del Secret Intelligence Service (MI6), 2004-2009) "questo libro è pieno di intuizioni lucide e di rilevanza immediata per la nostra sicurezza e per il nostro benessere."

  DAL TESTO – "La geografia è sempre stata una specie di prigione – una prigione che definisce ciò che è o può essere una nazione, e da cui i leader mondiali hanno spesso faticato a evadere.
  "La Russia è probabilmente l'esempio più evidente, in quanto si è espansa naturalmente dalla piccola regione pianeggiante che controllava all'inizio fino a occupare uno spazio immenso circondato quasi esclusivamente dalle montagne e dal mare - con un solo punto vulnerabile, al di là della pianura nordeuropea. Se i leader russi volevano creare un grande paese, e ci sono riusciti, non avevano scelta su cosa fare di quel punto debole. Analogamente, in Europa non è stata presa nessuna decisione deliberata su come farla diventare una vastissima zona commerciale; le lunghe reti di fiumi navigabili l'hanno reso possibile, e in qualche misura inevitabile, nel corso dei millenni.
  "Con l'avanzare del XXI secolo, i fattori geografici che hanno contribuito a determinare la nostra storia continueranno in larga misura a determinare anche il nostro futuro: tra un secolo, la Russia guarderà ancora ansiosamente verso ovest, al di là di quella che rimarrà una pianura. India e Cina saranno ancora separate dalla catena dell'Himalaia. Forse alla fine entreranno in conflitto tra di loro, ma in questo caso sarà la geografia a determinare la natura dei combattimenti: dovranno sviluppare tecnologia in grado di consentire a una forza militare ingente di scavalcare le montagne oppure, se questo resterà impossibile e nessuna delle due parti vorrà scatenare una guerra nucleare, dovranno confrontarsi sul mare. La Florida continuerà a «vigilare» sul Golfo del Messico. Ciò che conta è l'ubicazione del Golfo, non chi lo controlla. Per fare un'ipotesi estrema e improbabile, immaginate che una Florida a maggioranza ispanica si stacchi dagli Stati Uniti per allearsi con Cuba e con il Messico. Ciò modificherebbe solo l'identità di chi controlla il Golfo, non l'importanza della sua posizione geografica."

  L'AUTORE – Tim Marshall è stato per trent'anni corrispondente estero di BBC e Sky News, inviato di guerra in Croazia, Bosnia, Macedonia, Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libano, Siria, Israele. I suoi articoli sono apparsi sul Times, il Sunday Times, il Guardian, l'Independent. È fondatore e direttore del sito di analisi politica internazionale thewhatandthewhy.com.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Sir John Scarlett KCMG OBE (direttore del Secret Intelligence Service (MI6), 2004-2009) – Introduzione - 1. Russia - 2. Cina - 3. Stati Uniti - 4. Europa occidentale - 5. Africa - 6. Medio Oriente - 7. India e Pakistan - 8. Corea e Giappone - 9. America Latina - 10. Artide – Conclusione – Bibliografia - Ringraziamenti - Indice dei nomi - L'autore