Tutti a scuola! L’istruzione nell’Italia del Novecento Stampa

Monica Galfré

Tutti a scuola!
L'istruzione nell'Italia del Novecento


Carocci Editore, pagg.332, € 25,00

 

galfre scuola  IL LIBRO – La scuola italiana è profondamente cambiata nel tempo, ma non ha smesso di occupare un posto decisivo nel destino degli italiani. Nel momento in cui si parla di fallimento e di svuotamento del suo ruolo, il libro ricostruisce le politiche e le dinamiche dell'istruzione nel corso del Novecento, all'interno di una società sempre più complessa: dall'età giolittiana, in cui si gettano i presupposti della riforma Gentile, alla definitiva eclissi del modello politico e culturale cui essa è legata. Al centro c'è il mito della riforma organica della scuola, che in Italia (e non solo) si esaurisce con la fine della guerra fredda e del sistema dei partiti, quando entra in crisi anche l'idea di Stato nazionale e di sistema scolastico accentrato. Riflesso di una nazionalizzazione fragile e imperfetta, la via italiana alla scolarità si rivela più accidentata che in altri paesi europei e restituisce luci e ombre della modernizzazione. Attraverso l'osservatorio della scuola e grazie all'intreccio di fonti diverse, edite e inedite, si aprono scorci suggestivi sui problemi più generali della storia d'Italia lungo il secolo breve, dal fascismo alla democrazia repubblicana, dal boom economico al Sessantotto, dalla crisi degli anni Settanta al neoliberismo degli anni Ottanta.

  DAL TESTO – "L'applicazione della riforma del 1923 coincide di fatto con la fascistizzazione della scuola, cui offre strumenti così efficaci da non dover quasi mai essere modificati nel corso del ventennio. Il recupero della tradizione classica e la divisione in percorsi di non pari dignità operati da Gentile, comuni ai progetti scolastici approvati tra il 1920 e il 1925 in Francia e in Germania, appaiono in qualche modo legati a quella che Charles Maier, sottolineandone il carattere autoritario, ha chiamato la «rifondazione dell'Europa borghese». Le pressioni della piccola borghesia, base del consenso al fascismo, forzano subito il carattere elitario dell'istruzione secondaria gentiliana, ma le modifiche successive non demoliscono del tutto l'impalcatura della riforma e non ne livellano le gerarchie, anche se ne erodono progressivamente l'organicità.
  "Nonostante scontri e divergenze, Gentile continua a occupare posizioni di primo piano all'interno del regime, a conferma di una sintonia di fondo. Questo non significa che si possa parlare di perfetta corrispondenza tra il suo progetto scolastico e le realizzazioni del fascismo, perché su un punto essi rimangono divisi da una distanza incolmabile: il sistema della Pubblica istruzione è reso da Gentile ancora più autonomo all'interno dell'organizzazione statale, ma essa non diventa la più alta istituzione del paese, com'è nei voti del filosofo e, al di là della propaganda, continua a occupare un ruolo marginale nell'amministrazione e nel bilancio dello Stato."

  L'AUTRICE – Monica Galfré è professore associato di Storia contemporanea all'Università di Firenze. Si è a lungo occupata, oltre che di storia della scuola e dell'editoria scolastica, della violenza politica e dei fenomeni eversivi di sinistra negli anni Settanta e Ottanta. Tra le sue pubblicazioni, "Una riforma alla prova. La scuola media di Gentile e il fascismo" (FrancoAngeli, 2000), "Il regime degli editori. Libri, scuola e fascismo" (Laterza, 2005) e "La guerra è finita. L'Italia e l'uscita dal terrorismo 1980-1987" (Laterza, 2014).

  INDICE DELL'OPERA – Abbreviazioni - Premessa. Quel che resta della scuola - Parte prima. A ciascuno la sua scuola - 1. Parabola di un secolo (Periodizzare/Una questione nazionale/Molti oneri, pochi onori/Stato e Chiesa, scontro-incontro/Dalla scuola legale alla scuola reale/Il protagonismo degli insegnanti) - 2. La riforma Gentile nell'Italia fascista (Al centro, la scuola media/Riformare per restaurare/I limiti dello Stato educatore/Autoritarismo dello Stato e miserie provinciali/Una rivoluzione culturale) - 3. Al culmine del consenso (Dal centro... /... alle periferie/La disciplina della libertà/Sul piano dell'Impero/Giuseppe Bottai e la costruzione dell'uomo nuovo/La scuola razzista/Il richiamo del presente) - 4. La tormentata transizione alla Repubblica (I 45 giorni/Epurazione e defascistizzazione/Principi generali e governo dell'istruzione) - 5. L'egemonia cattolica (La "costituente" del ministro Gonella/Libertà della scuola, libertà nella scuola/Fallimento della riforma/Insegnamento, società e guerra fredda) - Parte seconda. La scuola di tutti - 6. Miracoli all'italiana (Scuola e progresso/Ritardi nostrani /Cattolici e sinistra a una svolta/La scuola media unica: una cesura/Materna di Stato/Eredità e problemi aperti) - 7. Gli anni Settanta e la grande trasformazione (E niente fu più come prima/«Mi diletto, mi trastullo / tanto c'è l'esame Sullo»/Una conflittualità permanente/Anno scolastico 1971-72, la punta dell'iceberg) - 8. A un passo dalla riforma (Prove generali/Speranze e vittorie della sinistra/I partiti di fronte alla scuola/Un movimento di strani studenti/Ora o mai più/I libri di testo sul banco degli accusati) - 9. Al bivio degli anni Ottanta («Senza più santi né eroi»/Un nuovo modello di istruzione pubblica/Crisi della scuola?/La via amministrativa alle riforme/Verso il nuovo millennio) - Indice dei nomi