Nel nome di Allah Stampa E-mail

Boualem Sansal

Nel nome di Allah
Origine e storia del totalitarismo islamista


Neri Pozza, pagg.144, € 15,00

 

sansal nelnome  IL LIBRO – Questo libro tratta dell'ascesa dell'islamismo nel mondo arabo. Non è, però, un trattato accademico né un'inchiesta giornalistica, ma una ricostruzione narrativa basata sulla testimonianza di uno scrittore il cui paese, l'Algeria, già dai primi anni Sessanta si è dovuto misurare con tale fenomeno.
  I primi predicatori religiosi islamisti, per lo più membri dei Fratelli musulmani, fecero infatti la loro comparsa in Algeria all'indomani della guerra di liberazione dalla colonizzazione francese (1954-1962). Arrivavano tutti dai paesi del Medio Oriente, dove venivano puntualmente perseguitati dai regimi e dalle tirannie al potere.
  L'Algeria era in quegli anni «la Mecca dei rivoluzionari», un paese socialista, terzomondista, profondamente laico, guardato con ammirazione in tutto il mondo progressista. Algeri era una città dove accorrevano Che Guevara, Castro, Mandela, il generale Giap e altri celebrati «eroi» delle guerre di liberazione dell'epoca. Agli occhi della società progressista algerina i predicatori islamisti apparivano perciò come individui bizzarri dall'abbigliamento e dal vocabolario così stravaganti da suscitare simpatia. Anni dopo quella stessa società scoprì, dapprima con sommo stupore e poi con somma impotenza, che quell'islamismo così misero e insignificante si era talmente diffuso in tutto il paese, attraverso la rete delle moschee e dei suk, da mobilitare folle immense, organizzare milizie capaci di imporre l'ordine islamista nelle strade, sviluppare un'economia cosiddetta islamica, accaparrarsi in modo massiccio le attività caritatevoli, estirpare la delinquenza nei quartieri sotto il suo controllo, sfidare ogni giorno lo Stato, infiltrarsi nelle rivolte popolari, installarsi in Occidente e attaccare la democrazia utilizzando la democrazia stessa con abilità e astuzia.
  "Nel nome di Allah" è un'agile storia delle varie correnti, scuole e movimenti dell'islamismo, e del suo rapporto con la cultura «araba», che getta luce su un fenomeno che, benché abbia offuscato l'immagine dell'Islam, trasformandosi in un fascismo assassino che obbedisce solo alla volontà di potenza, continua a piantare radici nel mondo musulmano.

  DAL TESTO – "Fra tutte le proposte di rinnovamento attraverso l'Islam, quella degli islamisti era la più credibile, la più esaltante. Era globale, religiosa, politica, sociale. E poi, dare la vita per l'Islam è il sogno di ogni musulmano. I popoli vi hanno aderito, e in modo tanto più convinto in quanto coloro che li governavano erano stranieri, infedeli sfruttatori e arroganti, mentre quelli che hanno preso il loro posto dopo l'indipendenza si sono rivelati miscredenti dispotici e corrotti. Quale altra scelta avevano? La democrazia sul modello occidentale esigeva una rivoluzione delle idee che nell'Islam era irrealizzabile, perché radicalmente contrapposta alle sue leggi fondamentali. Il fatto è questo: in quattordici secoli, nell'universo musulmano non ha potuto emergere e prendere corpo alcun tentativo di rivoluzione delle idee simile a quella dell'Illuminismo. Se ne sono esistiti, sono rimasti confinati in ambienti chiusi o sono stati rapidamente soffocati allo stato embrionale."

  L'AUTORE – Boualem Sansal è nato nel 1949 in Algeria e vive a Boumerdès, nei pressi di Algeri. Alto funzionario del ministero dell'Industria algerino fino al 2003 (incarico da cui fu allontanato per i suoi scritti e le sue prese di posizione politica), ha vinto il Prix du premier Roman e il Prix Tropiques 1999 con il suo primo romanzo "Le serment des barbares", il Grand Prix RTL-Lire 2008 con "Le Village de l'Allemand", e il Grand Prix du roman 2015 de l'Académie française con "2084. La fine del mondo" (Neri Pozza, 2016).

  INDICE DELL'OPERA – I. Una testimonianza come introduzione: l'Algeria, dal colonialismo all'islamismo – II. Islam e mondo musulmano: un quadro d'insieme (1. Coercizione e ambito d'applicazione della shari'a - 2. Le scuole islamiche - 3. La libertà nell'Islam) – III. L'islamismo nel mondo: constatazioni e interrogativi – IV. I vettori dell'islamismo (1. Le correnti religiose radicali - 2. Gli Stati musulmani - 3. Le élite intellettuali e le università - 4. I media - 5. La "piazza araba" - 6. L'emigrazione, ovvero il fallimento delle politiche di integrazione) – V. Il mondo arabo: un mondo virtuale alla ricerca di un'identità e di un futuro (1. Un'identità che ne cancella un'altra - 2. Un'identità unica per meglio dividersi - 3. Un'evoluzione lenta e desideri troppo grandi - 4. La voce del rigorismo e del nazionalismo più stretto - 5. Gli arabi, eterni califfi e missionari di Allah e del Profeta - 6. I giovani e le donne, perpetui ostaggi del sistema religioso) – VI. La politica occidentale dell'islamismo – VII. Conclusioni – Appendici - Appendice 1. Correnti, scuole e movimenti dell'Islam - Appendice 2. Ripartizione dei musulmani per regioni e paesi - Appendice 3. Piccola monografia del mondo arabo - Appendice 4. Passi dalla Muqaddima (Prolegomeni) di Ibn Khaldun sugli arabi