La guerra di Libia e l'azione del Generale De Chaurand Stampa

Leonardo Malatesta

La guerra di Libia e l'azione del Generale De Chaurand

Pietro Macchione Editore, pagg.320, € 35,00

 

malatesta libia  IL LIBRO – Ottobre 1912: inizia la guerra italo-turca. Agli ordini del generale Caneva, le truppe sbarcano a Tripoli per occupare la Libia. Anche l'Italia, in ritardo, rispetto alle altre potenze coloniali dell'epoca, può avere la "quarta sponda". Nel corso del mese successivo, dopo i primi scontri, arriva il generale Felice De Chaurand, per comandante la 3ª divisione speciale. L'alto ufficiale si era già distinto per i suoi studi di tattica e strategia ed anche per essere stato uno dei fondatori dei servizi segreti. Durante la sua permanenza in Africa settentrionale, fu sempre vicino ai suoi uomini, andando quasi giornalmente in prima linea, fornendo aiuto morale e materiale ai combattenti. Durante le battaglie dell'Oasi di Zanzur del maggio del 1912 e di Sidi Bilal del settembre successivo, furono evidenziate le sue capacità di comandante che gli vennero riconosciute con una menzione speciale dallo Stato Maggiore e con la concessione della Croce di Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia.
  Il libro inizia con il racconto della vita del generale De Chaurand dalla nascita all'ingresso all'Accademia militare e i primi anni della carriera militare, dove si distinse non solamente per la sua preparazione militare ma anche per i vari studi teorici di tattica e di ordinamento editi nelle riviste militari, le conferenze tenute nei vari presidi e lo studio della crittografia militare. Poi si passa alle vicende belliche della guerra in Africa settentrionale, mettendo in evidenza giornalmente l'attività dell'alto ufficiale nel periodo di comando della divisione: novembre 1911-maggio 1913. Il volume si conclude con un bilancio dell'attività del generale in colonia e con una bibliografia ragionata sulla storia militare coloniale.
  L'opera è dedicata alla famiglia Poletti De Chaurand che preserva con cura amorevole il patrimonio culturale dei loro avi che furono protagonisti delle vicende della storia d'Italia dell'800 e del secolo successivo.
  "Leonardo Malatesta – scrive, nella Prefazione, Eugenio Poletti de Chaurand (Presidente dell'Associazione "Archivio e Biblioteca Dall'Ovo-ONLUS") - completa questa testimonianza con uno studio puntuale dei documenti ufficiali che hanno permesso alla fìne di dare defìnitivo ordine agli avvenimenti e alle vicende libiche che ebbero come protagonista mio bisnonno."
  "Il volume – osserva Gian Carlo Stella (Titolare della Biblioteca-Archivio "Africana") nell'Introduzione - ha una caratteristica raramente riscontrabile nei testi riguardanti la storia episodica o generale del colonialismo italiano. Nello specifico, scriverne - dalla metà degli anni '70 dello scorso secolo ad oggi-, non è facile, per il pregiudizio generale degli ambienti cosiddetti "accademici" e "culturali", convinti assertori e propagatori del carattere prevaricatore, discriminatorio, arrogante e soprattutto criminale - senza sconti -, dell'italiano in Africa. Un fenomeno solo nostrano, inesistente negli altri Paesi con trascorsi coloniali. Il dott. Malatesta esce da questo schema generale, anzi nemmeno ci è mai entrato, avendo come punto di riferimento la sola riproposizione di un passato storico, con una elevata competenza storica ed una serenità che gli fa onore, sgombro da pregiudizi e soprattutto da interpretazioni manichee."

  DAL TESTO – "Il generale De Chaurand, nel corso del conflitto, attraverso l'analisi del suo archivio privato, fu molto efficiente. Si recò giornalmente al fronte, per tenere sotto controllo la situazione delle difese, ma anche del morale dei suoi uomini e delle loro condizioni di vita interessandosi, ad esempio della razione giornaliera di alimenti.
  "Mantenne sempre alto l'addestramento dei suoi uomini con esercitazioni tendenti alla massima realtà del territorio libico. Anche nei suoi scritti, si potè notare l'attenzione che diede a questi aspetti.
  "L'efficacia di tali insegnamenti, oltre alla sua azione di comando, si evidenziarono nella 2a battaglia di Zanzur, del settembre 1912, quando la divisione fu impegnata come unità principale nello scontro, riuscendo ad avere la meglio sugli avversari. Nelle 12 ore di lotta, tutti i reparti della grande unità, si sacrificarono con tutti gli uomini per raggiungere l'obiettivo e pur con le varie difficoltà di comunicazione che ci furono, De Chaurand, riuscì a sapere in tempo reale i fatti così da poter variare lo schieramento.
  "I meriti dell'alto ufficiale, furono anche sanciti da attestazioni di merito provenienti dagli alti comandi."

  L'AUTORE – Nato nel 1978, Leonardo Malatesta è Dottore in Storia. Direttore dell'Istituto Internazionale di Studi Storico Militare Divisione Pasubio, Consigliere Scientifico dell'Istituto Italiano dei Castelli, membro del Comitato Scientifico dell'Associazione Bunker Soratte, del Consiglio del Comitato di Treviso dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, consulente storico per il Comune di Enego per i lavori di restauro di forte Lisser e collaboratore dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito e del Comune di Valdisotto. Studia la storia militare italiana ed europea dal 1848 ai giorni nostri. Collabora ed è socio con istituzioni culturali come l'Associazione Archivio Biblioteca Dall'Ovo - Onlus, il Centro Internazionale di Studi Risorgimentali - Garibaldini di Marsala, l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Eugenio Poletti De Chaurand – Introduzione, di Gian Carlo Stella – Premessa, di Leonardo Malatesta - Il generale Felice De Chaurand dalla nascita allo scoppio della guerra - Lo scoppio della guerra in Africa Settentrionale. Il generale De Chaurand al Comando della 3a divisione speciale - Le prime azioni offensive in Libia: Sciara Sciat, Ain Zara e Bir Tobras - La battaglia all'oasi di Zanzur - La battaglia di Sidi Bilal - Gli ultimi mesi di permanenza in colonia di De Chaurand - Il ruolo del generale De Chaurand nel conflitto libico – Immagini – Bibliografia - Leonardo Malatesta