I muri che dividono il mondo Stampa

Tim Marshall

I muri che dividono il mondo

Garzanti, pagg.288, € 19,00

 

marshall muri  IL LIBRO – Siamo tornati a costruire muri. Sono infatti oltre 6000 i chilometri di barriere innalzati nel mondo negli ultimi dieci anni. Le nazioni europee avranno ben presto più sbarramenti ai loro confini di quanti non ce ne fossero durante la guerra fredda. Il mondo a cui eravamo abituati sta per diventare solo un vecchio ricordo: dalle recinzioni elettrificate costruite tra Botswana e Zimbabwe a quelle nate dopo gli scontri del 2015 tra Arabia Saudita e Yemen, dalla barriera in Cisgiordania fino al mai abbandonato progetto del presidente Donald Trump al confine tra Stati Uniti e Messico. Non appena una nazione si appresta a far nascere un nuovo muro, subito i paesi confinanti decidono di imitarla: quello tra Grecia e Macedonia ne ha generato uno tra Macedonia e Serbia, e poi subito un altro si è alzato tra Serbia e Ungheria. Innumerevoli sono le ragioni alla base di queste decisioni spesso dettate da paura, disuguaglianze economiche, scontri religiosi. Appassionante reportage e accorata denuncia, questo libro diventa quindi una preziosa ed essenziale bussola per comprendere le ragioni storiche di quello che sta accadendo oggi con la rinascita di forti sentimenti sovranisti e nazionalisti, nella speranza che questa drammatica tendenza si inverta al più presto.

  DAL TESTO – "Spostarsi tra Israele e Gaza è un'esperienza sconcertante: si ha la sensazione di trovarsi a metà strada tra un incubo fantascientifico e un esperimento di laboratorio. Per entrare a Gaza da Israele, bisogna superare due posti di blocco israeliani. Guardie armate vi osservano dietro vetri a prova di proiettile. I vostri bagagli vengono ispezionati accuratamente. Alla fine di un lungo corridoio premete un cicalino; la telecamera appesa al muro si sofferma a lungo su di voi prima che si apra la porta. Una volta fuori, vi ritrovate a Gaza. Ma qui non c'è nessuno; siete in un corridoio recintato, situato in una terra desolata larga circa 1000 metri (anche di più, in alcuni tratti). Alla fine uscite nel sole, in una zona coperta di arbusti che resistono alla siccità. Dopo alcune centinaia di metri vi attende un posto di blocco palestinese, dove però le ispezioni sono meno accurate. Il viaggio di ritorno comporta controlli molto più severi sul lato israeliano: guardie di confine tengono d'occhio le videocamere di sicurezza dietro vetri oscurati; sensori acustici e tattili sono disposti lungo il muro; si usano scanner integrali, come quelli che si vedono oggi negli aeroporti; i bagagli vengono setacciati alla ricerca di esplosivi."

  L'AUTORE – Tim Marshall è stato per trent'anni corrispondente estero di BBC e Sky News, inviato di guerra in Croazia, Bosnia, Macedonia, Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libano, Siria, Israele. I suoi articoli sono apparsi sul "Times", il "Sunday Times", il "Guardian", l'"Independent". È fondatore e direttore del sito di analisi politica internazionale 'thewhatandthewhy.com'.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Cina - 2. Stati Uniti d'America - 3. Israele e Palestina - 4. Medio Oriente - 5. Il subcontinente indiano - 6. Africa - 7. Europa - 8. Regno Unito – Conclusione – Bibliografia – Ringraziamenti - Indice dei nomi