Memorie di guerra dall'Africa Orientale 1935-1936 Stampa

Luigi Bazzani

Memorie di guerra dall'Africa Orientale 1935-1936

Edizioni Artestampa, pagg.168, € 18,00

 

bazzani memorie  IL LIBRO – «Da oggi in poi, su questo quaderno, annoterò tutti quegli appunti sui fatti più importanti, che avverranno. E al ritorno, quando sarò nuovamente sulla nostra Terra, questi miei pensieri uniti al ricordo, mi faranno rivivere ciò che sarà passato, di questa vita che mi si apre ora davanti...» scrive nel suo diario Luigi Bazzani il 28 marzo 1935 mentre si trova a bordo della nave 'Vulcania' salpata dal porto di Napoli e diretta a Massaua in Eritrea. Richiamato dopo il servizio militare dal Regio Esercito, Luigi è uno dei 165.000 soldati nati nel 1911 destinati da Mussolini alla conquista dell'Etiopia. Ritornerà in Italia il 29 luglio 1936. In quaderni di piccolo formato per 16 mesi, con una sola interruzione di tre mesi, quotidianamente registra gli eventi da lui vissuti durante le diverse fasi di avanzata verso l'Abissinia.
  Questo diario africano va ben oltre la dimensione personale: è un illuminante spaccato della vita quotidiana militare, narrata con lucidità descrittiva da un soldato di fanteria con mansioni di radiotelegrafista. L'eccezionalità della documentazione è in parte dovuta a un repertorio di fotografie scattate nel Corno d'Africa, arricchite da annotazioni che ne permettono il riscontro con il testo scritto.
  A sedici anni dalla morte di Luigi Bazzani, la figlia Elisabetta ha deciso di rendere pubblica questa testimonianza autografa, augurandosi che possa aggiungere un ulteriore tassello alla ricostruzione storica di quella efferata campagna militare voluta dal regime fascista.
  Il diario inizia il 28 marzo 1935 e termina il giorno 18 giugno 1936, con una sola interruzione dal 7 ottobre al 31 dicembre 1935 per la perdita del secondo dei tre quaderni scritti da mio padre in territorio africano. L'apparato fotografico è costituito da fotografie familiari e a soggetto militare. In fondo al volume si trova l'itinerario bellico della 19a Divisione fanteria Gavinana con evidenziato il percorso dal porto di Massaua alle principali località in territorio eritreo ed etiope, sia nella fase di avanzata, contraddistinta da un tracciato di color seppia, sia in quella di ritorno, segnata in nero. Una tavola di raffronto tra le località, la datazione corrispondente ai tempi della campagna di guerra e le immagini fotografiche facilitano la lettura del diario.
  "Queste pagine di guerra italo-etiopica – scrive, nella Prefazione, Nicola Labanca - escono nel pieno del Centenario della prima guerra mondiale, guerra fatta da un'Italia liberale, in un Centenario che pare voler rilegittimare le scelte della classe dirigente liberale del tempo. Queste pagine africane, che raccontano come, anche da Sestola, vale a dire anche da uno dei settemila in gran parte piccoli comuni d'Italia, si andò e si guardò alla guerra d'Etiopia, possono insomma essere istruttive."

  DAL TESTO – "Il sole brucia, ma noi siamo troppo forti per preoccuparci delle contrarietà. Pure, da tre giorni non vediamo pane solo gallette, dormiamo vestiti sotto la tenda, per terra, senza nulla, ma la gioia della nostra vittoria, la certezza della grandezza dell'Italia, ci rende forti, rotti alle fatiche, siamo orgogliosi di potere dare all'Italia questa nuova terra, che già fu sua e che presto sarà più grande. Noi tireremo dritto, sbaragliando chi oserà tagliarci la strada. Perchè l'Italia sia sempre più forte, più grande, abbiamo vinto, Adua è nostra."

  L'AUTORE – Luigi Bazzani, classe 1911, è nato a Sestola, nell'Appennino modenese. Nel 1931 ha lasciato il suo paese d'origine per il servizio di leva nel Distretto di Modena. Richiamato dall'Esercito a Roma nel 1932 e assegnato al Reggimento Genio Radiotelegrafisti, ha mantenuto questo incarico anche durante la campagna di guerra nel Corno d'Africa (1935-1936) e nel corso dell'intervento bellico sul fronte greco-albanese (1941-1943). Rientrato a Sestola, nel 1945 si è iscritto al Partito d'Azione. Residente a Modena dal 1947 al 2002, anno della sua morte, ha lavorato fino al 1975 alle Poste e Telegrafi, conquistando sul campo un ruolo direttivo. Nelle ore serali ha svolto attività telegrafica presso la "Gazzetta di Modena".

  LA CURATRICE - Elisabetta Bazzani, dopo la laurea in storia dell'arte presso l'Università di Bologna con una tesi sui tessuti antichi, ha approfondito la sua conoscenza sulla tecnica tessile al Centre International d'Étude des Textiles Anciens di Lione (CIETA). Ha lavorato all'Istituto per i Beni Artistici Culturali Naturali della Regione Emilia-Romagna e all'Istituto Superiore d'Arte Venturi di Modena. È coautrice dei catologhi della Collezione tessile Gandini del Museo civico modenese.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Nicola Labanca – Premessa, di Francesca Piccinini - Il diario ritrovato, di Elisabetta Bazzani - Memorie di guerra dall'Africa Orientale 1935-1936, di Luigi Bazzani – Fotografie, di Luigi Bazzani - Itinerario di guerra