Silla Stampa

Giovanni Brizzi

Silla

il Mulino, pagg.168, € 13,00

 

brizzi silla  IL LIBRO – Figura maggiore dell'età repubblicana, come politico Lucio Cornelio Silla (138-78 a.C.) difese strenuamente l'assetto tradizionale dello Stato romano, anche attraverso una sanguinosissima guerra civile. Uscitone vincitore, attuò una dura repressione con migliaia di vittime; ma conservò il potere potenzialmente assoluto solo per il tempo necessario a riordinare le istituzioni in senso oligarchico. Il libro ne restituisce un ritratto in chiaroscuro, da cui emerge, oltre al sommo generale, il paladino della conservazione ma anche il moralizzatore della vita pubblica e il democratizzatore degli apparati statali.

  DAL TESTO – "Uomo grande e per molti versi singolare grazie alle doti, molteplici e importanti, che possedeva, Lucio Cornelio Silla assurse assai presto, quando ancora era in vita, al valore di simbolo. Ma se per i contemporanei, a seconda della fazione cui appartenevano, fossero eroe conservatori o populares, 'popolari', egli incarnò sia l'ideale difensore dei valori tradizionali, che cercava in ogni modo di ripristinare perché riteneva che avessero fatto in passato la fortuna di Roma, sia il prototipo del tiranno sanguinario e crudele, è questa seconda l'immagine di lui che ha finito decisamente col prevalere e col giungere, quasi indiscussa, fino a noi.
  "Certo, le mani di Silla si macchiarono spesso di sangue; certo, egli esercitò spesso la violenza, ma non fu il primo, e non fu probabilmente nemmeno il peggiore tra quanti vi fecero allora ricorso. Nell'età sua - siamo nel periodo a cavallo tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. - l'abitudine a impiegare la forza per dirimere le contese civili si era infatti già molto diffusa; ed egli fu costretto talvolta a servirsene non solo per mandare a compimento i suoi piani, ma anche per difendere i suoi diritti e per salvare la sua stessa vita. [...]
  "È da subito evidente, tuttavia, che la sua fu una personalità estremamente complessa e che, come molti uomini grandi, egli fu connotato da un singolare impasto di contraddizioni, tanto sotto il profilo personale quanto sotto quello politico; così che offrire di lui un profilo coerente riuscirà possibile, forse, solo al termine di una disamina che ripercorra la sua intera esistenza."

  L'AUTORE – Giovanni Brizzi, professore di Storia romana nell'Università di Bologna, con il Mulino ha pubblicato «Il guerriero, l'oplita, il legionario. L'esercito nel mondo antico» (nuova ed. 2013), «Annibale» (2014), «Canne. La sconfitta che fece vincere Roma» (2016) e «Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia» (2017).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - I. L'uomo - II. Gli antenati e le origini, la famiglia e l'educazione - III. La giovinezza e gli inizi della carriera - IV. La situazione a Roma - V. La guerra contro Giugurta - VI. Cimbri e Teutoni - VII. Verso la svolta: l'eclisse di Mario - VIII. Verso la svolta: l'ascesa di Silla - IX. La guerra sociale - X. Mitridate - XI. La marcia su Roma - XII. La guerra contro Mitridate: la prima fase - XIII. La rivincita dei populares: le prime atrocità civili - XIV. La guerra mitridatica: la seconda fase - XV. La vicende in Asia, in Grecia, in Italia - XVI. La guerra civile: la prima fase - XVII. Guerra a morte - XVIII. Le proscrizioni - XIX. La dittatura, le riforme, la morte - XX. Il mito di Silla - XXI. Ai posteri... - Riferimenti bibliografici