Crisi economiche e mutamenti (geo)politici Stampa

Gianfranco La Grassa

Crisi economiche e mutamenti (geo)politici

Mimesis Edizioni, pagg.182, € 18,00

 

lagrassa crisi  IL LIBRO – Questo libro nasce dall'esigenza di chiarire alcuni aspetti fondamentali generalmente trascurati delle crisi economiche. Oltre il piano strettamente finanziario c'è quello (geo)politico, che segna i "veri" sviluppi di una crisi in una data fase storica. I crolli finanziari vanno trattati come fenomeni epidermici, generati da sconquassi che avvengono nelle profondità dei rapporti di forza tra aree di paesi, egemonizzate da poli di potenza in crescente attrito. Le cadute in borsa, la volatilità dei titoli azionari, lo scoppio delle bolle speculative e il successivo "decadere" dei fattori reali dell'economia (arretramento della produzione, crescita della disoccupazione, fallimento degli operatori industriali ecc.) indicano trasformazioni più vaste che modificano l'architettura (geo)politica del mondo. È, esattamente, quello che annuncia l'epoca in cui viviamo.
  "Ho suggerito – scrive, nell'Introduzione, Gianni Petrosillo - l'idea di questo testo a Gianfranco La Grassa proprio perché mi sembrava giunto il momento di una vera battaglia teoretica e culturale, finalizzata a rompere gli "schemi" di un'epoca che si annuncia pregna di cambiamenti, nella quale occorrerà imbracciare le armi della critica ma, soprattutto, come si sarebbe detto un tempo, la critica delle armi, per provare ad incidere sui prossimi inevitabili eventi. Si sente dire, dai sostenitori dello statu quo, che il capitalismo (definizione di comodo che non spiega il passaggio di questo "modo di ri-produzione sociale", dal modello inglese a quello americano), nella sua versione globalizzata, sia un orizzonte invalicabile della Storia (a dir il vero, il tiro è stato ultimamente corretto, allorché le ottimistiche previsioni di conciliazione mondiale, dopo l'implosione del blocco socialista, si sono scontrate con ulteriori sfide e conflitti che hanno inaugurato il III millennio). Si tratterebbe, al massimo, di migliorare le sue performance inficiate dal carattere degli attori sociali, non sempre razionali e piuttosto inclini al vizio o al cedimento morale. Questo traguardo giustifica, inoltre, l'esportazione, a suon di bombe, della democrazia, allo scopo di togliere di mezzo chi non accetta la libertà in tutte le sue forme, quella della circolazione dei capitali, delle idee, degli uomini, dei beni e delle conoscenze tutt'altro che neutrali."

  DAL TESTO – "La finanza è un "male necessario" del sistema capitalistico. Senza di essa non si ha sviluppo né innovazione e creatività. Tuttavia, essa non è esclusivamente funzionale allo sviluppo ma più spesso ancora alla politica che, con termine generale e onnicomprensivo (e intuitivo), definisco di potenza, di scontro per la supremazia. A causa della specifica conformazione e strutturazione (rete mercantile) della sfera economica del capitalismo, la cui parte finanziaria è affidata a speciali gruppi di agenti dominanti, è ovvio che questi ultimi svolgano i loro specifici giochi nello scontro in questione. Essi perseguono il fine generale di ogni settore capitalistico – arricchimento e aumento di potenza, la cui forma sociale moderna ha sue proprie peculiarità, ma risponde ad un principio assai più generale, che ha guidato la condotta degli individui o gruppi di individui in tutta la storia delle diversse formazioni sociali - e, perseguendolo, rompono in determinati periodi ogni rapporto di cosiddetta proporzionalità tra i vari settori economici con il prodursi della crisi, la cui manifestazione di "superficie", e più evidente, è l'anarchia e l'incapacità di controllo della stessa."

  L'AUTORE – Gianfranco La Grassa docente di Economia politica nelle Università di Pisa e Venezia; specializzatosi alla Svimez e alla EPHE di Parigi, è autore di oltre cinquanta volumi e centinaia di articoli. Con Mimesis ha pubblicato: "Tutto torna ma diverso", "L'altra strada", "Navigazione a vista". Nel 2016 e 2017: "Tarzan vs Robinson" e "In cammino. Verso una nuova epoca".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Gianni Petrosillo – Capitolo I. Elementi di teoria della crisi - Capitolo II. Crisi, sviluppo, trasformazione e trapasso d'epoca - Capitolo III. La crisi: si brancola nel buio (in primis gli esperti) - Capitolo IV. Riflessioni storico-teoriche sulla crisi - Capitolo V. Critica dell'economicismo – Appendice I. Un discorso "di fase" - Appendice II. Contro il neoromanticismo economico