Serbia medievale Stampa

Sima M. Ćirković

Serbia medievale

Jaca Book, pagg.271, € 18,00

 

cirkovic serbia  IL LIBRO – I mille anni del processo di cristianizzazione serba sono un capitolo significativo nella storia dell'evangelizzazione degli slavi. In particolar modo il Medioevo ha rappresentato il momento in cui l'identità serba ha sviluppato i suoi fondamenti politici, sociali, filosofici e artistici. Fondamenti che non hanno perso forza anche dopo la conquista ottomana della fine del XIV secolo e che hanno nutrito nei secoli la coscienza collettiva del popolo serbo e la lotta per una cultura serba indipendente. I grandi monasteri, i dipinti, le miniature nati in questo periodo, che si collegano allo sviluppo del linguaggio, della letteratura e delle arti minori, sono tra gli esempi più vivi e tangibili dell'impronta di societas cristiana lasciata sull'Europa dall'Adriatico fino agli Urali.

  DAL TESTO – "L'imperodi Dušan non è pensabile senza la suggestione di Bisanzio che rese possibile accogliere l'idea dell'imperoe il suo patrimonio di valori. Una volta costituito, per quanto fragile ed effimero, questo impero aprì le antiche terre serbe a una nuova fase di bizantinizzazione. Il ruolo di anello di congiunzione, che era stato a lungo esclusivamente di Chilandari, fu allora assunto dalle terre bizantine conquistate, compreso l'intero Monte Athos. Il conflitto col Patriarcato di Costantinopoli, a quanto è dato vedere, non interruppe i rapporti né arrestò la circolazione di monaci, sacerdoti, appartenenti alla gerarchia, tra le regioni bizantine eleantiche regioni serbe. Quando i legami politici si indebolirono a seguito degli avvenimenti a noi noti, cessò lo scontro col Patriarcato di Costantinopoli (1368, 1371, 1375), e il crescente pericolo turco indusse i cristiani alla collaborazione e all'aiuto reciproco.
  "Il periodo del rafforzamento dei rapporti bizantino-serbi coincise col trionfo dell'«esicasmo», sicché questo movimento monastico con le sue concezioni teologiche e la sua prassi ascetica improntò di sé la vita religiosa e culturale. Un importante ruolo nella diffusione delle idee esicastiche ebbero i cosiddetti «sinaiti», che giunsero in Serbia negli anni Settanta del XIV secolo, fondando nel territorio del principe Lazzaro comunità monastiche che irradiarono la rinnovata spiritualità esicasta (bezmlvije), il perfezionamento incessante, l'apirazione a sperimentare l'energia divina. Da queste comunità monastiche giunsero i maggiori impulsi a una rigorosa «vita comune» (cenobio) e alla autonomia della vita dei monasteri. Alcuni «sinaiti» giunti in Serbia ebbero proprie vite e culto locale, prova della grande influenza esercitata. C'erano «sinaiti» di origine greca, bulgara, serba e furono loro, insieme con gli altri monaci esicasti, a contribuire alla formazione di una unità cristiana, superando le divisioni etniche."

  L'AUTORE – Sima M. Ćirković (1929-2009) è stato professore di Storia medievale all'Università di Belgrado ed è membro dell'Accademia Serba delle Arti e delle Scienze. Il ricco novero delle sue pubblicazioni sulla storia dei Balcani medievali include, fra le altre, "I serbi nel Medioevo" (1992), tradotto in italiano, inglese, francese e russo; Ćirković è inoltre coautore della monumentale "Storia della Jugoslavia" (1974).

  INDICE DELL'OPERA - I Serbi nei Balcani - La svolta della cristianizzazione - Scontri e adattamenti - Stato autonomo e chiesa autocefala - Arricchimento e rafforzamento - Conquiste e ampliamenti - L'antica biblioteca serba - Valori duraturi e valori effimeri - Con l'impero contro l'impero - Il ritorno alle origini - La società incompiuta - La cultura nel segno della continuità - Maestri, opere, stili – Epilogo – Bibliografia - Indice analitico - Fonti fotografiche e iconografiche