| Io mi chiamo Joseph |
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Silvana De Mari
DAL TESTO – "Joseph guarda la croce al collo del fratellino nella foto e finalmente realizza che è Natale. Natale. Panettone, regali, prosecco, vacanze. Nello strano mondo dove è finito nessuno va a Messa, Natale è una parola. Nel mondo da cui proviene la gente va alla morte per festeggiare il Natale. Natale è il giorno in cui comincia la Storia. Joseph guarda la croce, cerca di ricordarsi il Padre Nostro, ma si ferma al pane quotidiano. Riesce a ricostruire l'Ave Maria che è più facile e poi era la preghiera preferita del catechismo, è sopravvissuta a tutti i suoi naufragi. L'AUTRICE – Silvana De Mari, medico, con oltre seicentomila copie vendute, si sta imponendo come l'autrice fantasy più apprezzata in Italia. Tra i suoi molti romanzi di successo ricordiamo: "L'ultimo elfo" (Salani), "L'ultimo orco" (Salani), "L'ultima profezia del mondo degli uomini" (Fanucci), "Gli ultimi incantesimi" (Salani), "Io mi chiamo Yorsh" (Fanucci), "Hania. Il Regno delle Tigri bianche" (Giunti), "Hania. I cavalieri della luce" (Giunti), "Hania. La strega Muta" (Giunti). INDICE DELL'OPERA - Capitolo 1. Colore nero Africa - Capitolo 2. Una buona giornata - Capitolo 3. Una bicicletta blu lavanda - Capitolo 4. Una questione di percentuali - Capitolo 5. Un giorno diverso - Capitolo 6. Maglietta a righe verdi e blu. Pantaloncini gialli - Capitolo 7. Un'idea assolutamente geniale, probabilmente la più idiota della sua vita - Capitolo 8. Blu cobalto e verde menta - Capitolo 9. Anatre, carpe e pesci di mare - Capitolo 10. Anitre, pesci, riserve e parchi nazionali - Capitolo 11. Padri: vivi, morti, malati, scappati, assenti ma comunque meglio di niente - Capitolo 12. L'idea più idiota della sua vita. Probabilmente - Capitolo 13. Giornata grigio acciaio - Capitolo 14. Giornata del cavolo - Capitolo 15. Giornata veramente del cavolo - Capitolo 16. Giornata che definire del cavolo è un eufemismo - Capitolo 17. Per un pugno di dollari - Capitolo 18. Amici? - Capitolo 19. Goal! - Capitolo 20. Caldarroste - Capitolo 21. Profumo di terra bagnata - Capitolo 22. Il giustiziere. Meglio tardi che mai - Capitolo 23. Fine dei giochi - Capitolo 24. Amici - Capitolo 25. Affari propri e altrui - Capitolo 26. Vivo. Miracolosamente vivo - Capitolo 27. Invictus, non vinto - Indice |
IL LIBRO – Joseph è per metà senegalese e per metà nigeriano, tecnicamente un minore non accompagnato, un quattordicenne che sopravvive di piccoli furti. È arrivato in Italia nel 2011, passando dalla ex Iugoslavia, via preferenziale in quel periodo. Un veterinario di buon cuore, un gruppo di carabinieri e un'assistente sociale pieni di buona volontà si chinano con tenerezza su di lui, giovane virgulto di piccola criminalità che si può ancora fermare. In realtà Joseph è l'unico sopravvissuto al massacro di Dogo Nahava, ha visto la sua famiglia sterminata, vive col cuore straziato dalla nostalgia e dal senso di colpa di essere sopravvissuto, rinchiuso nella solitudine dei suoi ricordi e dei suoi incubi. La presenza di coetanei, il calcio, sembrano fare il miracolo di riportare Joseph verso la vita, lontano dai suoi fantasmi. Attraverso i film di Clint Eastwood il veterinario ricostruisce linee etiche infrante, e Joseph si schiera per la giustizia: denuncia e fa arrestare la banda di sfruttatori di bambini mendicanti che lo ha portato in Italia. Un cavillo burocratico però porta alla scarcerazione dei due più pericolosi. C'è quindi un'ultima scena drammatica. Joseph è disposto a sacrificare la sua vita per il loro arresto, come il protagonista del film Gran Torino. Ma il suo destino è un altro...