Relazioni 1980-81 Stampa

Arrigo Cervetto

Opere. Volume 18
Relazioni 1980-81


Edizioni Lotta comunista, pagg.768, € 30,00

 

cervetto relazioni1980-81  IL LIBRO – Questo diciottesimo volume delle Opere di Arrigo Cervetto raccoglie i materiali per le relazioni del biennio 1980-1981. Presenta "dal vivo" l'analisi dell'imperialismo unitario all'avvio della «nuova contesa». Nel maggio 1980 Cervetto valuta che «con l'espansione russa nell'Asia centrale e con la tensione nel Golfo siamo entrati in una fase storica che definiamo "la nuova contesa dell'imperialismo unitario"», ma specifica che nella storia delle lotte delle classi non ci sono date precise che segnano delle svolte, ma momenti «nei quali l'accumulo di fattori determina un nuovo periodo». La fase precedente della «distensione» si incrina già a fine anni '60 con la crisi inglese e francese, l'ascesa tedesca e giapponese, l'apice della guerra in Vietnam e la crisi politica USA. L'URSS reagisce all'intrusione della Germania a Est con l'invasione di Praga e il congelamento dell'Europa orientale, a cui seguono l'Ostpolitik tedesca e il negoziato sulle armi strategiche. Negli anni '70 la crisi di ristrutturazione, il riemergere di vecchie potenze e l'emergeme di nuove in Asia, modifica le basi strutturali del bipolarismo. Nel 1978, con il trattato di pace sino-giapponese e la fondazione del Sistema Monetario Europeo, si esaurisce la "distensione" e nel 1980 arriva la conferma con la «nuova contesa». In agosto, Cervetto ne trae le conclusioni in un articolo su lotta comunista: «L'assetto economico di Yalta è seppellito. Si è aperta la lotta per la fine dell'assetto politico. È una lotta sorda, aspra, aperta a molti imprevisti perché chi conta economicamente finirà con il contare politicamente. [... ] Segnerà gli anni' 80 e il destino di un mondo caotico».
  La "dinamica di potenza" è una costante dell'analisi di Cervetto. Nel 1968 le tesi sulla «vera spartizione tra URSS e USA» segnano una scoperta scientifica su quel terreno; non sorprende che i primi anni Ottanta, incrinandosi quell'assetto di Yalta, siano occasione per una nuova puntualizzazione della concezione dialettica della relazione tra rapporti di potenza economici e bilancia delle potenze. Nel gennaio 1980 Cervetto parla di «rottura degli equilibri parziali», e a marzo torna sul "sistema di Stati" nella formulazione di Lenin e sull'uso del concetto di "equilibrio" in Marx ed Engels, richiamando la critica di Lenin a Struve e le tesi del partito nel 1968 sull'«oggettivismo» di Bordiga. A fine maggio prevede effetti «sconvolgenti» dalla «nuova contesa» e a luglio ne analizza la «reazione a catena»: gli scontri di frontiera tra Iran e Iraq, il colpo di Stato in Turchia e le tensioni in Polonia, Etiopia, Somalia, India, Pakistan e Cina.
  Nel novembre 1980, nell'elezione del nuovo presidente americano Ronald Reagan, Cervetto ravvisa lo spostamento degli equilibri rispetto alle amministrazioni Roosevelt, Kennedy e Carter, e analizza le diverse linee di politica estera in USA. Il nuovo segretario di Stato Alexander Haig punta sul "linkage": la correlazione delle contraddizioni delle altre potenze sui diversi scacchieri per condizionarle. Uno dei primi "inconvenienti" è il gasdotto siberiano, che Bonn negozia con Mosca, un affare miliardario per un consorzio guidato dalla Deutsche Bank e che coinvolge le grandi società impiantistiche tedesche, francesi e italiane. Il progetto è osteggiato da Washington, e lo stallo del 1981 è in apparenza il «maggior successo» del "linkage" e una sconfitta per l'Ostpolitik. Ma è solo una «altalena»: a fine 1981 i contratti di fornitura sono completati.
  Nella costante analisi del ciclo economico, Cervetto ragiona su un ritmo mondiale medio del 4-5% che dura da un terzo di secolo e su uno sviluppo del Pacifico che marcia a velocità doppia dell'Atlantico. Ne conclude che «un ritmo di quella portata doveva per forza provocare grandi effetti». Anche nel 1979, quinto anno di ripresa, il ritmo era stato forte, e per Giappone e Italia anche eccezionale, ma nel 1980 la ristrutturazione provoca un rallentamento e il calo delle importazioni, dei prezzi delle materie prime e del petrolio.
  Sono numerose, nelle relazioni, le occasioni di approfondimento del metodo, della teoria dell'imperialismo, della teoria politica, del mutamento sociale. La nuova fase politica, con l'avvio della «nuova contesa» e del ciclo del «liberismo imperialista», chiede una riflessione anche sullo sviluppo del partito, e molte relazioni del 1980-1981 toccano la questione. Oltre a rafforzare la scelta dei circoli territoriali, per Cervetto servono un aumento della produttività politica e un «partito piano», che rinsaldi, estenda e approfondisca la sfera di influenza.
  Nel biennio di relazioni raccolte in questo volume, Cervetto torna più volte sull'importanza del lento lavoro di educazione e di organizzazione del proletariato, e costante è la riflessione sulla «questione dei tempi»: «Non bisogna farsi illusioni. C'è da lavorare duro e per anni. [...] Se ce la faremo avremo costruito uno strumento indistruttibile». Sono due anni chiave nella battaglia per insediare in Italia un'organizzazione sul modello del partito bolscevico.

  DAL TESTO – "[...] nella zona Iran-Iraq (dove è coinvolta anche la Turchia) si è arrivati alla guerra. I motivi sono molteplici. L'analisi deve individuare le cause fondamentali, che sono individuabili nella lotta per il petrolio e per le aree petrolifere molto concentrate; aree formalmente in possesso dell'Iran però, ultimamente, con un forte calo di produzione per l'incapacità del NIOC riguardo agli investimenti, alle tecnologie, alla commercializzazione. L'Iran negli ultimi anni si era retto molto sull'investimento giapponese, ma ultimamente aveva chiesto aumenti dei prezzi che il Giappone non aveva accettato, ritirandosi quindi dall'Iran e sviluppando investimenti in Arabia Saudita. Era dunque inevitabile che il capitalismo iraniano subisse una forte degradazione economica, che porta a una crisi politica osservabile da tutti: pluralismo di potere, clericali al governo, esercito indebolito e disgregato.
  "L'Iran ha forti minoranze, e quindi può anche frantumarsi. La zona petrolifera è abitata da arabi, non da iraniani: un fine dell'Iraq è quello di focalizzare questa crisi politica.
  "Ma le cose non sono così semplici. Intanto c'è il Kuwait, una grossa potenza petrolifera ma un piccolissimo Stato, che l'Iraq ha più volte rivendicato. È possibile dunque un gioco a cui possono partecipare le grandi potenze che non sarebbero d'accordo sulla formazione di un grande Iraq. C'è poi un motivo politico per questa guerra: l'influenza sul Golfo Persico. In precedenza tale influenza era stata tentata dall'Iran, tentativo non riuscito; era un tentati•vo della borghesia industriale iraniana, espressa nella monarchia, di fare del paese una media potenza, dando origine a una crisi sociale e politica.
  "Ma l'Occidente insegna che non basta una industrializzazione per creare delle forme politche, perché esse si formano tra lotte incessanti e a più lunga scadenza. Quella che poteva sembrare una crisi di transizione è diventata una crisi economica fortissima. L'Iraq approfitta di questo."

  L'AUTORE – "Arrigo Cervetto era nato il 16 aprile 1927 a Buenos Aires, dove i genitori erano emigrati dalla Liguria. Giovane operaio dell'Ilva di Savona, dopo la crisi politico-militare del fascismo, l'8 settembre 1943, Cervetto partecipa con coraggio alla guerra civile contro il nazifascismo nella Langa piemontese, tanto da guadagnarsi la Croce al Merito. Ben presto la rottura con lo stalinismo e le lotte operaie durante la ricostruzione capitalista spingono Cervetto al "lavoro militante", nello sforzo di ricollegarsi al patrimonio marxista, la cui trasmissione alle giovani generazioni è stata bloccata dalla mancanza di un partito rivoluzionario in Italia. Inizia una lunga stagione di lotta politica e teorica che si concretizza, agli inizi, nella collaborazione al giornale "Il Libertario" di Milano (1950-51) e a "L'Impulso" (1950-57) con l'approfondimento dei temi sull'imperialismo unitario. L'attività politica e sindacale di Cervetto non è mai disgiunta dallo sforzo di coagulare un nucleo di quadri operai attorno al principio dell'omogeneità teorica come "presupposto indispensabile per la ricostruzione del partito di classe in Italia". La collaborazione alla rivista "Prometeo", nuova serie (1954, 1959 e 1960), e al giornale "Azione Comunista" (1957-64), come momenti della lotta politico-teorica durante lo scatenarsi delle prime crisi dello stalinismo in Europa e in Italia, si sommano alla ricerca storica delle origini di quella coscienza di classe nel proletariato, in cui Cervetto ha mosso i primi passi. Nell'estate 1954 pubblica sulla rivista "Movimento operaio" lo studio "Le lotte operaie alla Siderurgica di Savona, 1861-1913", in cui lo sviluppo della coscienza di classe è analizzato nel complesso dei rapporti capitale-lavoro, ritmato dal procedere delle lotte politico-sindacali del proletariato di fabbrica. Una ricerca storica proseguita con il lavoro "La crisi del movimento operaio savonese e l'attività di G. M. Serrati nel 1912", pubblicato nell'estate 1957 sulla rivista "Movimento operaio e contadino in Liguria". Una ricerca che porta alla luce aspetti della vita politica di Giacinto Menotti Serrati all'epoca ancora inesplorati: la riorganizzazione del movimento operaio in Liguria e la collaborazione al periodico socialista savonese "Il Diritto". Infine, l'ampio studio sul "Dopoguerra rosso e avvento del fascismo a Savona", pubblicato nell'inverno 1958 sulla "Rivista storica del socialismo". L'analisi dell'avvento del fascismo come "dittatura terroristica del capitalismo" e delle lotte operaie del primo dopoguerra, studiate sia coi freddi strumenti della scienza (movimento dei prezzi e dei salari, statistica degli scioperi) che con la lettura attenta delle cronache dell'epoca, riporta in superficie la viva voce dei vecchi militanti operai, grazie ad una serie di relazioni verbali e scritte che Cervetto avrebbe voluto utilizzare per un lavoro sulla Resistenza savonese, rimasto inedito. Questa lunga storia di lotta politica e teorica si conclude con "l'affermazione di "Lotta Comunista" (dicembre 1965) come organizzatore collettivo dei gruppi leninisti", inaugurando, contemporaneamente, un'altra stagione di preparazione e organizzazione del Partito di classe in Italia, al fine di agganciare la generazione operaia del dopoguerra alle nuove generazioni. L'approfondimento della strategia leninista del ruolo della Rivoluzione d'Ottobre come acceleratore dello sviluppo capitalistico in Asia permette di fissare alcuni cardini dell'analisi politica. La battaglia contro l'influenza dell'ideologia maoista in Italia, lo studio anticipatore del ruolo della Cina nelle lotte interimperialistiche, insieme all'approfondimento della politica del Comintern sulla questione "nazionale e coloniale" sono i temi delle prime pubblicazioni di Cervetto in questa seconda stagione: "Lenin e la rivoluzione cinese", pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1962, e stampato a Roma nel 1966 come opuscolo nelle Edizioni di Lotta Comunista; "La controrivoluzione indonesiana" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1969), pubblicato originariamente sul nostro giornale nel 1966; "La teoria maoista del fronte unito" del 1969, stampato in forma d'opuscolo nel 1972. Nello stesso tempo vede la luce lo studio sulla concezione leninista dell'azione politica come fondamento scientifico della soluzione "ai problemi lasciati insoluti dall'inclinazione oggettivista di Bordiga e da quella soggettivista di Trotsky": si tratta di "Lotte di classe e partito rivoluzionario" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1966) originariamente pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1964. Nella prefazione alla quinta edizione del 1988 si dice, richiamando Engels, che il partito deve condurre "gradualmente" il movimento della classe operaia al "livello teorico", alla coscienza di sé attraverso la conoscenza pratico-politica dei rapporti reciproci di tutte le classi della società, facendo risultare come ogni sbaglio e ogni sconfitta sia una conseguenza necessaria di errori d'ordine teorico. Solo la riflessione sulla sconfitta può alzare il "livello teorico", e uno dei compiti del partito marxista è quello di portare la coscienza dall'esterno. "Il partito rivoluzionario che non agisce a fondo in questa direzione rinuncia a utilizzare possibilità di sviluppo e di rafforzamento" e non collauda i suoi quadri come elementi di avanguardia: "invece di essere teso allo spronare si allenta nel consolare". Lo strumento Partito "si sviluppa con il lavoro quotidiano di organizzazione e di educazione del proletariato e non si affida alle ondate di spontaneità e alla aspettativa di combinazioni multiformi ed eccezionali". Il consolidamento e lo sviluppo del Partito leninista in Italia permetterà a Cervetto d'iniziare un lungo lavoro di sistemazione della sua cinquantennale attività teorica, al fine di pubblicare in forma organica i principali temi della sua analisi. "L'Imperialismo unitario", in cui organicamente è raccolto il materiale d'analisi del corso dell'imperialismo mondiale dagli anni '50 fino al 1980, esce nelle Edizioni Lotta Comunista a Milano nel 1981. "La contesa mondiale" (Milano, 1990), dove la contesa imperialista degli anni '80 è considerata come una "prima conclusione di una guerra di capitali in corso da cinquant'anni": sul fronte orientale la Russia ha perso e la Germania ha vinto, mentre sul fronte occidentale l'esito è ancora aperto. "Il ciclo politico del capitalismo di Stato, 1950-1967" (Milano, 1989): la tendenza alla formazione del capitalismo di Stato viene individuata nello sviluppo della produzione capitalistica, e lo stalinismo considerato come movimento politico sostenitore di quella forma giuridica di proprietà. "L'ineguale sviluppo politico, 1968-1979" (Milano, 1991): un bilancio dello sviluppo del capitalismo italiano negli anni '70 e l'analisi del profondo squilibrio fra il movimento dell'economia ed il movimento della sovrastruttura politica. "La difficile questione dei tempi" (Milano, 1990), dove Cervetto interviene nel dibattito sui tempi della rivoluzione fra Stalin, Trotsky e Bordiga: mentre è possibile scientificamente individuare la tendenza generale, o evoluzione come la chiama Lenin, del capitalismo e prevedere l'inevitabilità dei suoi sbocchi o risultati, è impossibile prevedere le sue scadenze, ove entra come fattore attivo il Partito. Infine, la riflessione sulla concezione materialistica della politica, iniziata a metà degli anni '70, l'analisi della "testa politica" affrontata col metodo di studio del "corpo sociale", viene pubblicata ne "L'involucro politico", quasi un anno fa, nel febbraio 1994. Molti lavori sono rimasti inediti, ma quest'opera conclude il lungo "lavoro militante" di Arrigo Cervetto, esponente della scuola marxista e dirigente del movimento rivoluzionario." (da "Lotta comunista", marzo 1995)

  INDICE DELL'OPERA - Nota redazionale – Presentazione - Relazioni 1980-81 – 1980 - L'espansione russa nell'Asia centrale, 4 gennaio - Relazione: campagna internazionalista, 18 gennaio - Centro Nazionale Allargato, 22 marzo (Ciclo mondiale del capitalismo, 5° anno di ripresa - Battaglia generale produttività - Movimento nei rapporti tra le potenze – Ciclo italiano e scontro tra schieramenti compositi ed eterogenei e tra grandi gruppi - I riflessi politici dello scontro nell'attuale sviluppo della metropoli tra le frazioni borghesi in Italia e lo sviluppo del partito leninista) - Golfo Persico, battaglie economiche in Italia (Schema di relazione), 9 maggio - I fattori della campagna elettorale, 30 maggio - Centro Nazionale Allargato: l'azione del partito leninista nella iniziante nuova contesa imperialistica, 20 giugno (Il ciclo mondiale: rallentamento metropoli, continuità forte ritmo PVS - Il ciclo italiano: record banche e produzione industriale - Il voto regionale come campo di analisi della concezione materialistica della politica - Astensione e astensionismo di classe - Il fallimento della linea Berlinguer - La metropoli italiana nella nuova contesa imperialista - I compiti del partito leninista - Elezioni regionali. Risultati - Verbale della relazione) - Relazione di aggiornamento, 4 luglio - Centro Nazionale Allargato, 19 settembre (Ciclo mondiale, rallentamento del ritmo - Battaglia generale per la produttività - La reazione a catena della Nuova Contesa – Ciclo italiano - La battaglia generale della produttività nella metropoli italiana - Lo scontro Iiberisti-dirigisti e l'azione delle lobby - I sindacati impigliati nella trappola produttivistica - I compiti del partito – Conclusioni) - Un momento guerreggiato nella nuova contesa, 26 settembre (La nuova contesa nel Golfo Persico - La battaglia mondiale dell'auto – Verbale) - La guerra Iran-Iraq e la caduta del governo Cossiga-Craxi, 3 ottobre (Scontri intrecciati su molteplici terreni) - Il Quadri-Pentapartito e la sconfitta del Pci alla Fiat, 17 ottobre (Nostre precedenti valutazioni CNA 19 settembre e CE Genova 3 ottobre - Cronologia: da fine 1979 ad oggi - Le tre giornate di Torino contro il PCI e lo sviluppo silenzioso del Pentapartito) - Un nuovo presidente Usa per la nuova contesa imperlalistica, 7 novembre (Gli uomini di Reagan - Posizioni dei grandi gruppi – Riflessi mternazionali dell'elezione di Reagan) – Convegno Provinciale Genova (Conclusioni), 21-22 novembre – Terremoto geologico, sociale, politico, 28 novembre (Un esempio di assoluto determinismo, anche se a scale diverse - II terremoto sociale, il terremoto politico - Engels e la "Dialettica della Natura") – Convegno Nazionale, 19-20 dicembre (Il ciclo mondiale del capitalismo - Un anno di Nuova Contesa Irnperialistica - L'anticiclo italiano - Lo scontro sulle Ppss - La svolta di "Alternattva Democratica" del Pci - Il governo dei tecnici - Bilancio di attività e prospettive del partito – Materiali – Conclusioni - Verbale della relazione introduttiva e conclusioni – Note) – 1981 - Le dibattute linee di politica estera Usa e dei rapporti tra le grandi potenze nella nuova contesa imperlalistica, 2 gennaio - Sul "fattore morale" nella scienza politica marxista basata sulla concezione materialistica della politica, 15 gennaio (Marx, Lenin - La storia italiana è un magazzino di materiale - Caso D'Urso) - Linee di politica estera nella nuova contesa imperialistica, 30 gennaio (Linee USA - Linee JAP - Linee RFT - Linee Francia - Linee Italia - Linee USA sulla sovversione russa e il terrorismo internazionale) - La ridefinizione dei rapporti tra le grandi potenze nel corso attuale della ristrutturazione, 20 febbraio (La linea Reagan e i riflessi in Germania - Le misure Reagan – Linea deflazionista-espansionista anti-keynesiana - Le conseguenze in Italia - Il liberismo imperialistico) – Centro Nazionale Allargato: la lotta sulla produttività e sul welfare nella nuova contesa imperialistica, 27 marzo (Il ciclo mondiale: rallentamento e differenziazione metropoli - La battaglia generale della produttività – Welfare - Nota sulla teoria keynesiana dell'ammortizzatore sociale - La battaglia della svalutazione 1978-1980 - La stratificazione della maturità imperialistica nella metropoli italiana, tesi strategiche del Partito 1960-1962, 1969 e 1975-1976 - La nostra tattica sui referendum) - Il linkage europeo, 17 aprile (Il linkage sulla Polonia- Il linkage sul gasdotto - Il linkage franco-tedesco - Il linkage asiatico - Il linkage italiano) - I primi risultati di un semestre di linkage, 8 maggio (Scontro tra linea Haig e linea Weinberger - I primi risultati in Italia di un semestre di linkage) - L'elezione di Mitterrand in Francia / Attentato a Wojtyla, 15 maggio (L'elezione di Mitterrand e la lotta politica tra le frazioni in Francia - L'attivismo protagonistico della Chiesa, l'attentato a Wojtyla - La teoria di Marx-Engels sui "Somari e pazzi") - Il referendum sulla legge regolante l'aborto, 22 maggio (Risultati sulla iniziativa del movimento cattolico - Un problema strategico. La tendenza demografica - L'attacco al Banco Ambrosiano, alla nuova alleanza attorno a Mediobanca - Referendum aborto) – Centro Nazionale Allargato: relazione e conclusioni, 19 giugno (Il ciclo mondiale: rallentamento, ritmo sostenuto Pvs, Cina, Asean - I primi risultati degli effetti del linkage - La metropoli italiana sempre più soggetta alle tensioni internazionali - La dichiarata impotenza del sindacato - Le prospettive del Partito leninista) - I rapporti interimperialistici e l'indebolimento dell'Europa, 10 luglio (I rapporti tra le potenze alla vigilia del Vertice di Ottawa) - Il verticedi Ottawa, 24 luglio - La corsa americana al riarmo, 5 settembre – Centro Nazionale Allargato: relazione e conclusioni- 25 settembre 1981 (Il ciclo mondiale: ritmo lento o secolare dopo un trentennio eccezionale - La battaglia mondiale monetaria - La nuova contesa imperialista ad una prima scadenza dopo 2 anni - Il "Time" e l'Italia "Terra dei miracoli" - L'evoluzione politica della metropoli italiana - Lo scontro politico sulla spesa pubblica - La crisi del sindacato - Il terrorismo piccolo-borghese intellettuale nelle fabbriche - L'uso socialimperialistico fatto da Berlinguer di un principio del comunismo – Materiali) - La prima scadenza della nuova contesa, 9-16 ottobre - L'iniziativa della potenza americana in Europa, nel Medio Oriente-Golfo e nel Nord-Sud, 30 ottobre (Linea Reagan sulla guerra nucleare limitata in Europa - Dottrina della "risposta flessibile", p. 505 - Iniziativa su Nord-Sud, Medio Oriente, Golfo e Mediterraneo) – Convegno Provinciale Genova: conclusioni, 20-21 novembre (Il problema del reclutamento, tempi lunghi, investimento, selezione e formazione) - La trattativa di Ginevra tra le due superpotenze e il terzo incomodo tedesco, 4 dicembre – Convegno Nazionale: relazione e conclusioni, 19 dicembre (Tendenze liberistiche del Bacino del Pacifico - Rallentamento del ciclo mondiale provoca calo import e prezzi materie prime e petrolio – Rapporto quadripolare (o pentapolare, o esapolare) di potenze - La crisi economica e politica in Polonia e il golpe militare - La linea della FIAT - PCI e sindacati di fronte alle tendenze mondiali – Mutamenti nel mercato della forza-lavoro e delle figure sociali - Il PCI e l'intervento dei militari in Polonia - L'attività del partito nella prossima fase dei tempi lunghi - Verbale della relazione e delle conclusioni – Note) – Cronologia - Repertorio delle fonti bibliografiche - Profili biografici - Elenco delle sigle e delle abbreviazioni - Indice analitico