Quando la storia diventa storie Stampa

Marco Bernardi

Quando la storia diventa storie
La società italiana e la comunicazione di fascismo e Resistenza
tra gli anni Settanta e gli anni Duemila


Le Monnier, pagg.VIII-472, € 34,00

 

bernardi storie  IL LIBRO – Questo volume analizza l'uso pubblico di fascismo e antifascismo negli ultimi quarant'anni, indagando i modi in cui la narrazione pubblica ha manipolato la percezione della Resistenza. Il libro mette assieme due prospettive, intrecciandole: public history e analisi del linguaggio. L'uso pubblico della storia ci mostra non solo cosa e come una società ricorda ma anche, e soprattutto, quali sono i suoi valori attuali, in quanto il racconto del passato è fatto dai contemporanei per i contemporanei. Inoltre, va ricordato che ogni racconto storico è in primis un racconto, e quindi la comprensione della lotta tra narrazioni che cercano di diventare egemoni all'interno di una società deve passare anche attraverso lo studio degli strumenti retorici impiegati dai vari contendenti. In questo libro trova così spazio una particolare descrizione della società italiana attraverso anni di profondi cambiamenti.
  Il libro si compone di cinque parti che analizzano il tema in senso cronologico, mentre l'ultima parte è una sorta di appendice sul periodo a noi più prossimo, in cui il quadro è ancora in evoluzione e altamente incerto. Il periodo preso in considerazione nelle prime cinque parti va dall'inizio degli anni Settanta all'inizio degli anni Duemila, in quanto in questo lasso di tempo si sono consumate due cesure. Da una parte, l'identità antifascista ha dovuto affrontare una gravissima crisi di consenso a livello sociale e mediatico, e numerose sono state le contestazioni al suo ruolo di identità fondativa della Repubblica. Ciò è stato parte di una più vasta crisi della storia in un po' tutto l'Occidente, dove vi sono stati fenomeni simili che hanno determinato una sistematica critica (spesso una critica per la critica) di consolidate narrazioni storiche riguardanti passati traumatici, per lo più legati o alle esperienze totalitarie del Novecento ovvero alle esperienze rivoluzionarie del secolo precedente.

  DAL TESTO – "La crisi dell'antifascismo a livello politico appariva ancor più chiaramente all'interno del dibattito pubblico. Nei primi anni Novanta l'identità antifascista venne messa in discussione e finanche contestata esplicitamente da più parti. La Resistenza venne attaccata sia perché accusata di essere non democratica sia perché sanguinaria. Fu in questi anni che esplosero sia la questione delle violenze partigiane postbelliche ai danni di fascisti o presunti tali sia attacchi espliciti al leader comunista Palmiro Togliatti. Un secondo gruppo di attacchi all'antifascismo si concentrava sul valore fondativo della Resistenza. Soprattutto in coincidenza con il quarantesimo anniversario della caduta del fascismo e dell'inizio della guerra partigiana, si moltiplicarono le polemiche sulla «morte della patria». Lo scopo di questi attacchi era immediatamente politico, in quanto mirava a delegittimare il sistema di potere dei partiti che aveva governato la prima Repubblica. Un terzo gruppo di narrazioni aveva come obiettivo quello di rivalutare il fascismo e alcuni suoi membri. A differenza di quanto avvenuto nei decenni precedenti, questi tentativi trovarono appoggi anche a livello istituzionale. Infine, il periodo fu caratterizzato da numerosi appelli alla pacificazione e alla parificazione, che in molti casi si tradussero in nient'altro che in un rifiuto dell'antifascismo in favore di posizione afasciste o addirittura anti-antifasciste. Come nel caso precedente e in modo ancor più marcato, molto importante fu il contributo delle iniziative a livello istituzionale, significativamente quasi sempre in modo bipartisan."

  L'AUTORE – Marco Bernardi (Cuneo, 1989) ha studiato storia a Torino e ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Scuola superiore di studi storici di San Marino. Collabora con l'Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo, ed è autore di alcuni studi di carattere interdisciplinare sulla società italiana recente e sull'uso pubblico del passato. Lavora come insegnante di scuola superiore. "Quando la storia diventa storie" è il suo primo libro.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. 1973-1976. Preistoria dell'anti-antifascismo – Introduzione - 1. Fascismo e antifascismo nel discorso pubblico (Alcune premesse: nascita e costruzione del consenso intorno all'antifascismo (1960-1969) - L'antifascismo ufficiale: identità forte per la nazione - L'antifascismo esistenziale: contro il ritorno del fascismo) - 2. Il contesto mediatico. Nuove forme e retoriche per il racconto della storia in televisione (L'avvento della neotelevisione - La neotelevisione e la storia: un incontro rivoluzionario) - 3. L'inizio degli attacchi contro l'identità antifascista (Il caso De Felice - Un acceso dibattito - Giorgio Amendola: in difesa di De Felice e contro l'identità antifascista) - Parte seconda. 1977-1982. La storia emozionale – Introduzione - 1. Il riflusso (La parola agli esperti: le impressioni dei contemporanei su una società in mutamento - Crisi dell'attivismo politico in fabbrica e a scuola - Il riflusso nei media e nel costume) - 2. L'anti-antifascismo: una nuova stagione (Storia, che passione! - Gli italiani e la richiesta di divulgazione sul passato - Esiste una cultura fascista? - Tutti gli uomini del duce e Claretta: la storia emozionale - La morte 'misteriosa' di Mussolini: l'alba della storia sensazionalistica - Salò: la RSI tra tentativi di riabilitazione e ritorno del nazionalismo) - Parte terza. 1983-1988. Fascismo buono e buoni fascisti – Introduzione - 1. I ruggenti anni Ottanta (Crisi delle ideologie, culto del capo e ritorno del nazionalismo - L'età doro della neotelevisione: talk show, soap opera, quiz e pornografia) - 2. Rivalutazioni e attacchi alla Resistenza (Rivalutando - All'attacco della Resistenza: il caso Reder e le interviste di De Felice) - Parte quarta. 1989-1995. L'anti-antifascismo all'attacco – Introduzione - 1. La fine della prima Repubblica (La sinistra in crisi - La destra anti-antifascista) - 2. L'antifascismo sotto attacco (Contro la Resistenza - Rivalutazioni del fascismo - La memoria condivisa) - Parte quinta. 1996-2013. Assalto al potere – Introduzione - 1. Crisi della storia e ca~ciata degli storici (Crisi di competenze storiche - Marginalizzazione degli storici. Due casi di studio: i gas d'Etiopia e l'attentato di via Rasella) - 2. Revisionismo e attacchi alla Resistenza (La ribalta mediatica degli attacchi contro la Resistenza - Revisionismo istituzionale) - Parte sesta. Il Settantesimo. Fin de partie? – Introduzione - 1. Revival dell'antifascismo - 2. Il successo della legge sulla Giornata del ricordo: Il cuore nel pozzo e Magazzino 18 - 3. L'indifferentismo parificante di Lega e Movimento cinque stelle - 4. L'antifascismo debole – Conclusioni – Ringraziamenti – Note - Bibliografia e fonti - Indice dei nomi